|
sabato
28 giugno 2014
da largo di palazzo a largo del castello
dalla chiesa di san ferdinando alla chiesa
dell’incoronata, recentemente riaperta
La visita partirà
della seicentesca
Chiesa di San Ferdinando,
luogo di culto caro ai napoletani e agli artisti e scrittori della
città, sede di una antica confraternita di cui furono membri i re di
Napoli a cominciare da Carlo di Borbone, le regine, alcuni pontefici, e
dopo l'unità d'Italia, i re sabaudi fino ad Umberto II. La chiesa,
realizzata su progetto del Fanzago, nasce come tempio gesuita
dedicato a San Francesco Saverio, celebrato, insieme ad altri santi
dell’ordine, nell’ affresco del soffitto dal pittore Francesco de
Mura. Quando nel 1767 i
Gesuiti furono espulsi dal Regno
di Napoli e la chiesa passò ai Cavalieri
costantiniani, che la
dedicarono al sovrano.
Da Piazza Trieste e Trento ci
sposteremo a via Medina dove visiteremo un’altra testimonianza della
Napoli angioina: la chiesa di Santa Maria Incoronata, riaperta
recentemente dopo un lungo periodo chiusura per restauro. La Chiesa
è tra le più significative testimonianze del periodo tardo-medioevale
presenti a Napoli e documenta le complesse stratificazioni urbanistiche,
architettoniche e artistiche intervenute in questa parte della città.
Edificata nel 1364, risulta interrata rispetto al piano stradale in
quanto, in epoca posteriore, l'area fu colmata da sterri utilizzati per
sistemare il fossato di Castel Nuovo. |
|
|
Il tempio era destinato ad ospitare una
preziosa reliquia, una spina della corona di Cristo. L’edificazione di
questa particolare "cappella palatina" esterna al Castello, subito dopo
la morte del marito della Regina, doveva avere la funzione di
rivendicare davanti al popolo napoletano la legittima sovranità di
Giovanna.
Gli affreschi conservati all’interno, opera di Roberto
Oderisio e di altri artisti di scuola
giottesca, tra cui il Maestro di San Ladislao,
sono ancora visibili nelle arcate delle prime campate della navata
maggiore, mentre le sinopie recuperate nel citato intervento di strappo
sono collocate nell’abside della navata minore, ad eccezione di quattro
scene esposte su pannelli.
- 10:00
Appuntamento con gli operatori Sire Coop presso
l’ingresso della chiesa di San Ferdinando
E’ previsto un
contributo organizzativo.
Si ricorda che la prenotazione è obbligatoria e va
effettuata entro il giorno precedente la visita
info e prenotazioni
392 2863436
-
www.sirecoop.it-
cultura@sirecoop.it
------------------ |
sabato
28 giugno 2014
il
santo e il pittore maledetto
visita
alla chiesa di san francesco di paola e al palazzo zevallos di stigliano
con il
nuovo allestimento della collezione d’arte di intesa san paolo
Il pomeriggio si aprirà con la visita alla Chiesa di
San Francesco di Paola, voluta dal re Ferdinando I come
ringraziamento a San Francesco di Paola per la riconquista del Regno. La
chiesa è situata al centro del lato curvo di piazza del Plebiscito
davanti al Palazzo Reale e
ricorda il Pantheon di Roma.
Successiva tappa del nostro percorso sarà Palazzo Zevallos di
Stigliano, oggi sede di Banca Intesa Sanpaolo. Costruito per
volontà di Giovanni Zevallos nei primi decenni del Seicento su
progetto del celebre Cosimo Fanzago, esso rappresenta non solo
una fondamentale opera di architettura seicentesca, una parte della
storia della città a causa dei numerosi passaggi di proprietà e delle
progressive trasformazioni architettoniche, ma anche un importante
scrigno di ricchezze. Qui, infatti, è custodita una delle ultime
opere di Caravaggio, il Martirio di Sant’Orsola, dipinta
qualche mese prima della sua morte. |
|
I
visitatori incontreranno inoltre, lungo il percorso fra i magnifici saloni del
palazzo, le opere della collezione Intesa San Paolo, che da dicembre 2013, in
un nuovo allestimento, arricchiscono i saloni del primo piano del Palazzo .
17:00
- Raduno presso piazza Trieste e Trento, angolo Palazzo Reale – Napoli
E’ previsto
un contributo organizzativo.
Si ricorda
che la prenotazione è obbligatoria e va effettuata entro il giorno precedente la
visita
Info e prenotazioni:
392 2863436
-
cultura@sirecoop.it-
www.sirecoop.it
|
|