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STORIA DI
UNA FIAMMA CHE BRUCIA ANCORA: NARTEA RICORDA GIORDANO BRUNO A NAPOLI
Nel maggio del
1592 scatta l’arresto di Giordano Bruno, uomo e filosofo di notevole
valore nel panorama nazionale: sabato 17 maggio 2014 (inizio ore 20:00)
l’Associazione Culturale NarteA riporta alla memoria la figura del
filosofo ‘eretico’ attraverso un suggestivo itinerario teatralizzato “Fiamme
e Ragione” in scena all’interno del Complesso di San Domenico
Maggiore. Realizzato con il patrocinio morale del Comune di Napoli,
nell’ambito di Maggio dei Monumenti 2014, in collaborazione con
l'Associazione Pietrasanta Polo culturale e Neartpolis, gli ospiti
potranno ammirare, durante l’iniziativa, anche le riproduzioni esposte
nelle sale per la “Mostra Impossibile”. Per partecipare è obbligatorio
prenotarsi ai numeri 339.7020849 - 334.6227785. La quota di
partecipazione è di € 15,00 per gli adulti.
Nel mese di maggio del 1592
parte il mandato di arresto, che porterà al rogo, Giordano Bruno.
Invitato a rientrare in Italia da Giovanni Mocenigo, il quale non era
soddisfatto del profitto che ricavava dagli insegnamenti di Bruno, forse
perché pensava che questi non volesse renderlo partecipe delle sue
conoscenze, il filosofo nolano decise di non trattenersi in patria e di
ripartire per Francoforte. Durante la notte non ebbe però scampo: il
padrone di casa ordinò di rinchiudere Bruno in un solaio, mettendo per
iscritto una denuncia contro Giordano Bruno, che fu consegnato poi alla
Santa Inquisizione in Venezia. |
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Dopo una seconda denuncia di Mocenigo, che
non aggiunse in sostanza nulla di nuovo, Giordano Bruno inizia a narrare
della sua vita, ricordando come fosse stato ordinato frate domenicano
presso il Complesso di San Domenico Maggiore di Napoli, quello stesso
luogo in cui fu anche processato due volte dall'Ordine. Quel processo
finale condannò l’autore del Candelaio alla morte, risolvendosi in una
fiamma che da allora continua a commuovere, ma anche a riscaldare i
cuori e le menti di generazioni di uomini che si battono perché le
ceneri dell’oscurantismo dogmatico non soffochino la libertà di pensiero
e di ricerca. In occasione del Maggio dei Monumenti 2014, l’Associazione
Culturale NarteA ricorda la storia di un uomo che resta sempre
attuale e arde ancora nella memoria: sabato 17 maggio 2014 (inizio
alle ore 20:00) riflettori accesi per “Fiamme e Ragione”,
un suggestivo itinerario teatralizzato che alzerà il sipario
nello scenario naturale del Complesso di San Domenico Maggiore.
Tra le riproduzioni di Leonardo, Raffaello, Caravaggio in esposizione
per una “Mostra Impossibile” di Renato Parascandolo, i
partecipanti vivranno un vero e proprio viaggio nell’appassionante
esistenza del filosofo italiano Giordano Bruno. Patrocinata
dall'Assessorato alla Cultura e al Turismo del Comune di Napoli, in
collaborazione con l'Associazione Pietrasanta Polo culturale e
Neartpolis, l’iniziativa illustrerà la storia del luogo attraverso
la vita di uno dei protagonisti di quella rivoluzione culturale che
divampò nel '600. Giordano Bruno aveva aperto nuove frontiere del
pensiero in tutta Europa, nutrendo e ispirando con le sue idee, il suo
pensiero e la sua fede. |
Una mente libera che metteva a repentaglio
il controllo delle coscienze che la Chiesa pretendeva di monopolizzare.
Giordano Bruno morì proprio per questo: la sua libertà faceva paura,
mostrava la fallacità della Chiesa – quella che ancora negava Copernico
e la sfericità della Terra – ed estendeva gli orizzonti alla ragione
umana, alla scienza al di là degli angusti vincoli dogmatici imposti
all’epoca nella società. Nove mesi dopo quel maggio, esattamente il 17
febbraio del 1600, si consuma uno degli episodi più drammatici
dell'epoca: Giordano Bruno diventò una “stella”, un emblema di quella
rivoluzione culturale, sanato solo dal gesto di Papa Giovanni Paolo II
nel Concilio Vaticano, tramite una lettera inviata ad un convegno che si
svolse a Napoli, in cui espresse profondo rammarico per la morte atroce
del filosofo Bruno.
Al pubblico sarà mostrato quel mare di
attimi più significativi in cui navigò l’esistenza di Giordano Bruno: un
excursus per scoprire il sito partenopeo, dove il giovane nolano entrò
all'età di diciassette anni per diventare un sacerdote dell'Ordine
Domenicano, cambiando il nome da Filippo a Giordano, in onore di
Giordano Crispo, e le vicende che volsero al drammatico episodio
avvenuto in Campo de’ Fiori. Attraverso la voce-guida di Gianfranco
Russo e all’interpretazione degli attori professionisti Peppe
Romano, Antimo Casertano, Antonio Perna e Sergio
Del Prete, si riporteranno in vita le testimonianze autentiche di un
tempo andato, ma che resta sempre attuale. |
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Per partecipare è obbligatorio prenotarsi
ai numeri 339.7020849 - 334.6227785. La quota di partecipazione ad evento è di €
15,00 per gli adulti.
Sito web:
www.nartea.com Email:
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Tel: 339.7020849 - 334.6227785
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