Tramandate di generazione in
generazione, le fiabe di Hans Christian Andersen sono storie vere e inventate di
uomini, cose e animali, che hanno un'impronta indefinibile di ironia e ingenua
finezza popolana. Un mondo spesso spietato, a volte generoso che esprime le
paure, le speranze, le difficoltà della vita. Cosa ci lasciano queste fiabe e
perché non riusciamo a scordarle?.
Tra critica e fascinazione,
tra politica e fantasia, ANDERSEN 2014 ruota intorno al racconto d’infanzia e
l’impatto duro e crudo dell’era contemporonea, della realtà italiana che offusca
la creatività e l’immaginazione. ANDERSEN 2014 è prima di tutto un viaggio
all'interno di un mondo, il nostro, quello dei sempre più poveri e dei sempre
più ricchi, quello del materialismo e della televisione che annienta gli ideali,
la conoscenza e il libero pensiero.
La scelta della Compagnia KAOS
cade su Andersen, poeta danese che ci ha donato un tipo di fiaba utile alla
formazione della mente, di una mente aperta in tutte le direzioni: una leva
fondamentale per l'educazione dell’uomo, che non è solo un esecutore ordinato e
limitato, un consumatore facilmente plasmabile, un subalterno. Le fiabe di
Andersen sono storie inventate, basate sulla fantasia dell’autore e soprattutto
basate sulla realtà sociale del suo tempo. Eppure queste storie non son
cambiate. Chi è oggi il piccolo anatroccolo o la piccola fiammiferaia?
Mescolando linguaggi diversi,
suoni, suggestioni e silenzi, con la musica originale di Teho Teardo, i temi
fondamentali della fiaba emergono - la vita, la morte, la rinascita, la
diversità, l’apparenza e il potere– e i personaggi come ombre escono dal libro
per calarsi nella realtà contraddittoria di oggi, come dei fantasmi persi e in
cerca di verità. Dal mito al consumismo, dagli eroi alla perdita d’identità.
Dopo “Sogno (ma forse no)” di
Pirandello e “La più Forte” di Strindberg con la regia di Emanuela Ponzano, Il
progetto di spettacolo “Andersen 2014” che la Compagnia KAOS propone, continua
il confronto tra realtà e finzione e vuole mettere l’accento sulla riscrittura
attuale di alcune fiabe di Andersen per affrontare le tematiche di oggi tra
incomunicabilità , solitudine, povertà e speranza in una messa in scena
che ricorderebbe oggi il cinema di Tim Burton. Tutto questo nelle più intime
sfaccettature dell’universo di Andersen grazie a marionette, luci e ombre,
disegni di carta tra ironia, crudeltà, verità e poesia.
Emanuela Ponzano
Link utili:
https://www.compagniakaos.com/
https://www.emanuelaponzano.com/
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