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sabato
11 gennaio 2014
piazza mercato: tra fede e rivoluzione
basilica del carmine maggiore
Sabato 11 gennaio Sire Coop invita tutti a
partecipare all’itinerario “Piazza mercato tra fede e rivoluzione -
Basilica del Carmine Maggiore”
La visita partirà da Piazza
Mercato che, per secoli, è stata al centro della storia e della vita
popolare di Napoli: proprio tra le mura di questi antichi palazzi, la
chiesa e il mercato, il pescatore Tommaso D'Amalfi, che tutti chiamavano
Masaniello, chiamò a raccolta i suoi lazzari e scatenò la rivolta
del 1647. E' sempre qui, poi, che fu sedata nel sangue un'altra celebre
rivoluzione napoletana: quella della Repubblica Partenopea del
1799.
Sulla scia di questo eventi tanto
importanti per la storia della città si svolgerà la visita della piazza
e di una sua splendida chiesa: la Basilica del Carmine
Maggiore, una delle più grandi e belle della città, risalente al
XIII secolo e oggi straordinario esempio del Barocco napoletano- con
opere, tra le altre, di Luca Giordano, Paolo De Matteis, Francesco
Solimena -che si erge oggi nell’adiacente piazza del Carmine, che un
tempo formava un tutt' uno con piazza Mercato. |
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Ore 11:15
Appuntamento con gli operatori SIRE Coop presso
l’ingresso della Basilica del Carmine Maggiore, Napoli
La prenotazione è obbligatoria.
E’ previsto un contributo
organizzativo.
info e prenotazioni
081/6336763 –
392/2863436 -
cultura@sirecoop.it,
www.sirecoop.it
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passeggiando per toledo
visita
alla chiesa di san nicola alla carita’ e a palazzo zevallos di stigliano
Il
pomeriggio si aprirà con la visita alla Chiesa barocca di San Nicola
alla Carità realizzata su progetto di Onofrio Antonio
Gisolfi e conclusa nel 1682 da Cosimo Fanzago. La chiesa
racchiude opere di artisti come Solimena e De Mura..
Successiva tappa del nostro percorso sarà Palazzo Zevallos di
Stigliano, oggi sede di Banca Intesa Sanpaolo. Costruito per
volontà di Giovanni Zevallos nei primi decenni del Seicento su
progetto del celebre Cosimo Fanzago, esso rappresenta non solo
una fondamentale opera di architettura seicentesca, una parte della
storia della città a causa dei numerosi passaggi di proprietà e delle
progressive trasformazioni architettoniche, ma anche un importante
scrigno di ricchezze. |
Qui, infatti, è custodita una delle ultime opere di Caravaggio,
il Martirio di Sant’Orsola, dipinta qualche mese prima della sua
morte. I visitatori incontreranno inoltre, lungo il percorso fra i
magnifici saloni del palazzo, le opere della collezione Intesa San
Paolo.
Incontro con i partecipanti
all’ingresso davanti alla chiesa di San Nicola alla Carità, in via
Toledo
La prenotazione è obbligatoria.
La visita prevede un contributo organizzativo.
INFO E
PRENOTAZIONI:
081/6336763 - 392
2863436 -
cultura@sirecoop.it –
www.sirecoop.it
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domenica 12 gennaio 2014
stupori d’arte: le chiese di donnaregina vecchia e nuova
L’
itinerario di visita ripercorrerà quattro secoli di storia e di storia
dell’arte portando i visitatori alla scoperta delle chiese di
Donnaregina Nuova, da qualche anno del Museo Diocesano, e la
chiesa trecentesca alle sue spalle, Donnaregina Vecchia, che si
trova alle sue spalle.
La
chiesa di Donnaregina Vecchia fa parte di un antico complesso
conventuale fondato dagli Svevi nel XIII secolo e quindi ampliato e
ricostruito nel 1325 dalla Regina Maria d’Ungheria, moglie
di Carlo II d’Angiò, della quale conserva il celebre monumento
funerario realizzato dallo scultore senese Tino di Camaino.
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Progettata
da un anonimo architetto angioino, forse identificato nel senese Lando di
Pietro, la chiesa gotica è concepita, secondo il sistema francescano, come una
semplice aula a capriate, sulla quale s’innesta, a conclusione dello svolgimento
longitudinale, una zona absidale a pianta pentagonale, con vetrate ogivali e
volta a crociera costolonata.
Al suo
interno si conservano affreschi d’importanza fondamentale per la storia della
pittura del Trecento a Napoli. Il coro delle clarisse - che sull’esempio dei
matronei e delle tribune palatine è un volume sopraelevato ricavato da una
tripartizione della sala unica - conserva il più vasto ciclo di affreschi del
XIV secolo rimasto a Napoli, già attribuito a Pietro Cavallini e Filippo
Rusuti. A questo si aggiungono gli affreschi della Cappella Loffredo, ancora
incerti come datazione e attribuzione.
La
visita proseguirà nel Museo Diocesano, collocato all’interno
della chiesa barocca di Donnaregina Nuova, costruita a partire dal 1617
per volontà delle monache
clarisse che vollero in questo modo adeguarsi al nuovo stile del tempo. L’interno
del nuovo tempio fu splendidamente decorato da artisti del calibro di Giordano,
Stanzione e Solimena e si presenta dunque ricco di opere d’arte
di pittura, scultura e arti decorative, mentre nella zona della sagrestia e del
comunichino, oltre che al primo piano del Museo, è
esposto una parte consistente del vasto patrimonio di storia religiosa e d’arte proveniente
da molte chiese della città chiuse al culto o destinate ad altri scopi.
Appuntamento ore 10:30
presso Largo Donnaregina –
Napoli
La prenotazione è obbligatoria.
La visita prevede un contributo organizzativo.
INFO E PRENOTAZIONI:
081/6336763 - 392 2863436 -
cultura@sirecoop.it –
www.sirecoop.it
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