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Ma l’artista, per la verità mai domo, è
convinto della sua forza pittorica che affida alle sue opere perché
prendano la parola per lui affinché, attraverso il colore, possano
arrivare alle persone.
Scrive Vinny Scorsone nel suo testo: “… Ho
aspettato a lungo e la morte mi ha raggiunto ma non mi ha colpito. Con
lei gioco quotidianamente la mia personalissima partita a scacchi. Ora è
mia compagna, non più nemica.” Lucio Zinna, nel suo scritto, trova
nell’assenza intuita della figura umana nell’opera di Denaro “… la
drammaticità dei problemi che attraversano l’uomo contemporaneo.” Di
altra natura è il testo di Santina Grasso che entra nel merito di ogni
opera scrivendo: “… Nella tela relativa al centro lombare, una
spazialità più rarefatta e geometrica, meno corposa, si anima di toni
freddi o dorati che cominciano a prevalere su quelli caldi. Le linee
sembrano emergere dalla corposità del magma primordiale, e cominciano a
comporre forme, ordine, intelligenza, significato.” Infine Tommaso
Romano, che ha curato la presentazione del volume, scrive: “…
Sensibilità ed espressività cromatica si coniugano in Angelo Denaro in
fasi complementari per una ricerca anche ideologica ma che è
sopra ogni altra cosa coscienziale intrisa di una profonda meditazione
il cui esito è il segno, il simbolo, la luce che illumina la profonda
oscurità di un tempo in crisi come il nostro.”
La mostra, visitabile tutti i giorni al
Monastero dei Benedettini c/o Antivilla Comunale Piazza Guglielmo II
Monreale dalle ore 9 alle 13 e dalle 15 alle 18 escluso i festivi, è
corredata dalla monografia (ed. ISSPE Istituto Siciliano Studi Politici
ed Economici, Palermo) con testi di Lucio Zinna, Santina Grasso e Vinny
Scorsone con una presentazione di Tommaso Romano. |