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E tra loro si chiamano
non “compagni” ma “colleghi” in quanto si ritengono dei filosofi. Le
loro attività, aventi come scopo l'emancipazione e l'elevazione degli
uomini, sono assorbite per lo più dalle riunioni della Commissione dei
pensieri che seleziona, classifica, giudica e pubblica su una apposita
bacheca i pensieri migliori che le vengono sottoposti da iscritti e
simpatizzanti.
Il protagonista del
libro, nonché fondatore e animatore della Quarta Sezione, è il geometra
Calogero Vinci, uomo di grande cultura e rettitudine, scevro da ogni
forma di amor proprio, che a un certo punto della vicenda rimane
impigliato in un processo che lo vede imputato per falsa testimonianza,
ordito ad arte da oscuri manovratori. Guadagnino racconta l'intrecciarsi
di storie di militanza e d'amore in una cittadina corrosa dalle
maldicenze e dall'arretratezza, sullo sfondo di vicende politiche ed
elettorali, tra mafia e appalti, scandali e processi nella Sicilia degli
anni Ottanta. Un libro godibilissimo, pervaso da una fine ironia e da
una straordinaria capacità di penetrazione psicologica, che è stato
considerato dalla critica una felice eccezione nel grigio panorama della
narrativa nostrana, sia per la notevole capacità inventiva dell'autore
sia per la "sintassi geometrica" in cui i periodi si susseguono con
stringente consecutività logica. |