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Mostra Fotografica
L’Energia del Lavoro
Uomini e donne in Aem tra Milano e la
Valtellina
Dal 23 ottobre 2014 al 23 dicembre 2014 e
dal 7 gennaio 2015 al 30 gennaio 2015
Casa dell’Energia e dell’Ambiente, piazza
Po 3, Milano
Inaugurazione: mercoledì 22 ottobre 2014,
ore 18.00
A cura di Fabrizio Trisoglio
Uomini sospesi a un filo tra le nuvole,
arrampicati sui tralicci in costruzione, figure minuscole che quasi si
perdono in tubi giganteschi e muraglie di cemento infinite. Sono
immagini di grandi lavoratori, dediti a un non comune impegno
quotidiano, talvolta costretti al rischio, orgogliosi della
consapevolezza di partecipare alla costruzione di una nazione.
Protagonisti a volte anonimi della Mostra “L’energia del lavoro.
Uomini e donne in Aem tra Milano e la Valtellina”, sono ritratti
inconsueti dell’Italia che cresce socialmente con il lavoro in ufficio
e sui grandi cantieri, scoprendo le colonie estive e gli sport
invernali, conquistando l’autonomia delle giovani donne grazie al
lavoro, vivendo la vita corale all’interno dell’azienda, con le sue
regole e i suoi ritmi. |
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Non sono solo scatti di grandi firme della
fotografia italiana (Antonio Paoletti, Francesco Radino, Gianni Berengo
Gardin), ma veri e propri reportage aziendali, foto-ricordi che lasciano
il segno per la loro verità storica e sociale.
Ancora una volta le iniziative della
Fondazione Aem sono indirizzate alla valorizzazione dei preziosi
materiali fotografici conservati nei propri archivi, immagini
dell’azienda, dei suoi lavoratori e del territorio lombardo, in
particolare milanese e valtellinese (in tutto 200.000 immagini).
Dopo il successo nel 2013 della mostra
‘Luci nella città’, oggi la Fondazione Aem – Gruppo A2A traendo la
storia dai propri archivi regala alla città ricordi collettivi, aneddoti
e ritratti.
La mostra “L’Energia del lavoro”
rappresenta un secolo di imprese, progresso, passione professionale tra
Milano e la Valtellina negli stabilimenti, nei cantieri e negli uffici
dove si produce, si orienta, si trasmette, si misura la luce.
Alberto Martinelli, Presidente della
Fondazione Aem, descrive “un’epoca epica, nella quale una pluralità
impressionante di lavoratori ha contribuito con sacrificio e dedizione
alla crescita e all’industrializzazione del nostro territorio; dove è
anche opportuno scorgere in controluce il doloroso prezzo del progresso
richiesto dalle grandi opere elettriche, sia tra le montagne
valtellinesi sia nel capoluogo milanese, in termini di vite umane e
sofferenza”. Parlando dei lavoratori: “Una comunità solidale di
uomini e donne, di operai, tecnici, impiegati e dirigenti, che ben
testimonia la sua importanza nel territorio anche in termini numerici:
dagli iniziali 400 addetti del 1910 i lavoratori Aem salirono a 1.226
nel 1938, per raggiungere quota 2.337 nel 1958. |
Nel 1981, con l’annessione del servizio
gas e la trasformazione in azienda “energetica”, in Aem si sfiorarono i
4.000 dipendenti, senza considerare il vasto indotto dell’impresa tra
Milano e la Valtellina. Con gli anni Ottanta termina il nostro racconto
ma non la storia dell’azienda, destinata a diventare un grande gruppo
multiservizi con la fusione tra Aem e Asm.”
Le sezioni della mostra
Un’impresa di uomini
Una selezione di fotografie inedite
che documentano il lavoro, la filiera produttiva attraverso le categorie
di lavoratori:
operai, minatori, impiegati, elettricisti, tecnici,
ingegneri, tutti protagonisti a vari livelli, da Milano all’Alta
Valtellina. Le immagini abbracciano un arco temporale compreso tra la
fondazione della municipalizzata Aem e la sua trasformazione, negli anni
Ottanta, in azienda energetica. Restituiscono l’idea del mutare delle
tecniche, del tempo e dei costumi, ma anche di come è stata percepita la
presenza umana negli ambienti lavorativi: da semplice figurante e
testimone dell’evoluzione della tecnica a vero protagonista della
documentazione visiva.
Tra terra e cielo
La costruzione e la messa in opera delle
linee di trasmissione ha rappresentato fin dalle prime applicazioni lo
strumento per portare energia a lunghe distanze, un elemento di
progresso e modernità, un atto di conquista dell’uomo sulla natura, in
particolare montana. |
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Queste immagini ripercorrono una breve storia
delle linee di trasmissione progettate da Aem nel corso del Novecento, dalla
prima linea pionieristica Grosotto-Milano (150 km, 65 kV) alla Grosio-Milano
(130 km, 220 kV), allora la linea a doppia terna più alta al mondo (2.610 m).
La “famiglia Aem”
Dopo la fase del paternalismo di fabbrica di fine
Ottocento, nel XX secolo il welfare aziendale conosce in Italia due fasi di
forte crescita, durante il fascismo e negli anni del “miracolo economico”,
quando le opere sociali hanno la funzione di attenuare la conflittualità e le
conseguenze del fordismo, e per aumentare la produttività, con forme di consenso
e di collaborazione che rimandano al mito della “famiglia aziendale”. Negli anni
del secondo dopoguerra l’azione sociale degli imprenditori conosce altri
orizzonti. Nel secondo dopoguerra l’Aem dà un forte impulso al suo welfare
aziendale, quando è presidente Roberto Tremelloni. Nella sua prospettiva
un’azienda moderna, soprattutto se pubblica, deve sempre contemplare degli
interventi volti a migliorare le condizioni di vita dei lavoratori.
Le donne di Aem
Una serie di fotografie per rendere il giusto
omaggio al ruolo avuto delle donne in azienda: impiegate, centraliniste, cuoche,
dattilografe e segretarie. La compagine femminile in Aem, cresciuta
progressivamente fino a raggiungere il 10% del totale dei dipendenti negli anni
Ottanta, è presente addirittura prima della fondazione della municipalizzata,
come testimonia l’assunzione nel 1908 nell’ufficio dell’impianto elettrico del
Comune di Milano di Itala Aghemo Chilo, prima donna impiegata dell’azienda.
Ritenute indispensabili nei periodi di guerra,
quando furono reclutate in massa con la formula di “personale femminile in
sostituzione di personale maschile richiamato alle armi”, nel secondo dopoguerra
le lavoratrici progressivamente si specializzano, assumendo nuove mansioni
operative.
La Fondazione Aem – Gruppo A2A
Costituita nel 2007, Fondazione Aem – Gruppo A2A
ha tra i suoi scopi statutari «la salvaguardia e la valorizzazione della
storia e della cultura aziendale di Aem», impegno fondamentale cui
l’istituzione ha costantemente adempiuto attraverso interventi di riordino,
mostre e pubblicazioni, e che continua ad assolvere con nuovi progetti di tutela
e di promozione.
L’energia del lavoro. Uomini e donne in Aem tra
Milano e la Valtellina
Casa dell’Energia e dell’Ambiente, Piazza Po 3,
Milano
Dal 23 ottobre al 23 dicembre 2014 – dal 7 gennaio
al 30 gennaio 2015
Da lunedì a venerdì, dalle 9.30 alle 17.30
fondazioneaem@a2a.eu;
www.fondazioneaem.it
tel 02 77 20 39 35
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