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La Galleria Gruppo
Credito Valtellinese in Corso Magenta a Milano propone un organico
omaggio a Franco Grignani.
L’obiettivo di Cristina Quadrio Curzio e Leo Guerra, commissari delle
esposizioni delle Gallerie del Credito Valtellinese, con Manuela
Grignani è quello di restituire a Grignani la sua complessità d’artista.
Egli si è espresso come artista, architetto, fotografo, graphic
designer, art director. Ed è di tutte queste sfaccettature, che la
retrospettiva intende dar conto, documentando peculiarità e competenze
diverse ma tutte strettamente riconducibili alla ricerca di Grignani
sulla percezione visiva, ricerca cui restò fedele per l’intera vita.
Per il grande pubblico la figura di Grignani è riconducibile ad un
marchio, quello della Pura Lana Vergine da lui creato nel 1964, forse il
più noto e universale nella storia della comunicazione della seconda
metà del secolo scorso. Ma quel marchio, pur fortunato, è solo uno dei
tanti da lui creati, frutto di una specializzazione tra le diverse di
Grignani, artista ed intellettuale che non ha mai perso alcuna occasione
per approfondire la percezione dell’immagine e le “regole” che ad essa
sono sottese, convinto che “l’immagine raggiunge la sua dinamica unità
per mezzo di vari livelli di integrazione: tensione, ritmo, armonia
matematica. L’esperimento – continua Grignani - è il risultato di un
conflitto fra forze esterne ed interne, fra due forze dinamiche e forze
di riferimento”. |
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La sua è sempre stata
una ricerca sulla “verità della forma visiva”, condotta in modo
solitario, metodico, raffinato, allo stesso momento apertissimo a
quanto, anche grazie all’eco del suo lavoro, maturava in Europa e nel
mondo. E applicata ad ogni sua attività e creazione artistica, come le
diverse sezioni di questa mostra ben evidenziano anche attraverso la
presentazione di un notevolissimo numero di lavori inediti.
Grignani, pavese del Po, nasce a Pieve di Porto Morone nell’anno della
nascita ufficiale del Cubismo, ovvero nel 1908. Del Grande Fiume
sembrano affascinarlo le sinuosità, il movimento e le rifrazioni dei
gorghi, rispetto alla fissa superficie della terra padana.
A Torino, dove segue Architettura, è coinvolto dai fermenti del secondo
Futurismo, passaggio verso l’astrattismo geometrico e al costruttivismo.
Attingendo alle teorie percettive e alla psicologia della forma conduce
sperimentazioni coniugando fotogrammi, fotomontaggi, sovrimpressioni e
elaborati grafici. Con la milanese Alfieri & Lacroix indaga nuove forme
di tipografia. Crea sistemi ottici che colpiscono e influenzano i suoi
colleghi europei.
Il successivo passaggio lo vede intervenire, con rotazioni,
deformazioni, torsioni, accelerazioni, rovesciamenti, direttamente
sull’immagine. Sempre con l’occhio e il pensiero alle sollecitazioni che
questi processi provocano nell’osservatore. |
Diviene art director
di “Bellezza d’Italia”, organo di stampa della Dompé, casa farmaceutica
che lo impegna anche nel packaging dei prodotti, e poi di “Pubblicità in
Italia”. Prosegue intanto l’indagine sulla rappresentazione del
paesaggio urbano, ricorrendo anche a "... lenti zoppe, vetri,
condensatori, prismi, acqua, olio ...". L’obiettivo è ancora una volta
il superamento dei limiti fisiologici di mano e occhi, per giungere ad
una rappresentazione che faccia proprie le leggi matematiche e fisiche,
già conosciute o da lui solo intuite. Questo lavoro, nei diversi fronti,
gli porta riconoscimenti internazionali, come nel 1959 la Palma d’Oro
della Pubblicità e la medaglia d’oro della Triennale di Milano o il
Premio (1972) della Biennale di Venezia.
Muore a Milano nel 1999, ma le sue opere continuano ad essere esposte e
ammirate in musei di tutto il mondo.
Un ampio catalogo bilingue (italiano/inglese) seguirà la cronologia
della mostra dando ampio rilievo ad ogni fase creativa di Grignani. Dai
primi anni del suo lavoro nel 1939 sino alla data della sua scomparsa.
Un importante saggio del Prof Giovanni Anceschi ed un ricordo dell’amico
Gillo Dorfless accompagneranno la fortuna critica del volume. |
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Coordinate mostra
Titolo
FRANCO GRIGNANI.
Alterazioni ottico mentali 1929 - 1999
Sede
Galleria Gruppo Credito Valtellinese
Corso Magenta n. 59 – Milano
Durata
23 gennaio – 15 marzo 2014
Vernice per la stampa
mercoledì 22 gennaio ore 12.00
Galleria Gruppo Credito Valtellinese
Inaugurazione
mercoledì 22 gennaio ore 18.30
Galleria Gruppo Credito Valtellinese
Orari e ingressi
Galleria Gruppo Credito Valtellinese
da lunedì a venerdì 10.00 – 19.30
sabato 9.00 – 14.00
chiuso domenica – INGRESSO LIBERO
A cura di
Manuela Grignani, Leo Guerra, Cristina Quadrio Curzio
Informazioni al pubblico
Galleria Gruppo Credito Valtellinese
tel. +39 0248.008.015
www.creval.it
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