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All’indomani del
completamento della sua isola-scultura nel Pacifico
Not Vital in mostra al Museo di Mendrisio
Il Museo d'arte di Mendrisio propone, dal 26 settembre all'11 gennaio
prossimi, con la cura di Simone Soldini e Alma Zevi, l'attesissima
mostra di Not Vital. Lo scultore si presenterà a Mendrisio attraverso un
percorso basato su selezionate, importanti, essenziali opere, con una
serie di sculture (alcune di grandi dimensioni), fotografie, dipinti e
lavori grafici.
Not Vital rappresenta in pieno la figura stilisticamente eclettica,
trasversale dell'artista contemporaneo, non indirizzato nel solco di un
singolo linguaggio, ma capace di variare sorprendentemente da una forma
stilistica all'altra. Arguti, provocatori, con un fondo di ironia e di
paradosso, i rimandi soprattutto alle tendenze e alle esperienze
dell'arte degli ultimi decenni: dall'arte povera al minimalismo, dal
concettuale all'arte pop o di derivazione surrealista.
Vital è nato in Engadina e parla il rumantsch. Vive tra Sent (Svizzera),
New York e Lucca, ma trascorre almeno tre mesi ogni anno nel deserto del
Niger ad Agadez, dove realizza le sue sculture con i Tuareg e dove ha
costruito scuole, un cinema, numerose abitazioni ed una casa da usare
solo per vedere il tramonto del sole, seguendo l'idea di un dialogo
socio-creativo tra due luoghi estremi. |
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E' artista cittadino del mondo. Pochi
come lui hanno lascito testimonianze - e tratto così tanti stimoli - nei
e dai luoghi più diversi de pianeta, dal deserto del Sahara, alle vette
delle Ande, al Rio delle Amazzoni, alla Cina, Patagonia, Cile, Niger,
Indonesia... Luoghi visitati non da turista ma con spirito da "Mezzo
uomo e mezzo animale", per citare il titolo di un film che gli è stato
dedicato. Confrontandosi ovunque con artisti e artigiani, facendosi
ispirare da geografia e materiali nel dar vita ad opere di stupefacente
intensità, si tratti di creazioni di dimensioni raccolte o della
trasformazione di una intera isola in una enorme scultura immersa nel
mare, come ha appena finito di fare nel Pacifico lungo le coste..
Non lontano da Agadez hanno invece preso forma piramidi, edifici, mura,
cortili ed è in progetto un enorme labirinto quadrato, con un chilometro
di lato, pensato per essere abitato da uomini, animali, piante.
Il suo continuo peregrinare lo ha portato, in anni recenti, a Pechino,
dove opera con un proprio atelier, a Flores in Indonesia e in Patagonia,
nel Cile. Cittadino del mondo, dunque. Ma un mondo che comunque ha un
epicentro nelle vallate svizzere, nella terra di origine.
"Artista versatile, il suo principale campo d'azione resta - affermano
Simone Soldini e Alma Zevi, i curatori della mostra - fin dai primi anni
Ottanta la scultura, nella quale si cimenta con l'aiuto di abili
artigiani attraverso svariati materiali, ricavandone a volte brutali
contrasti, a volte delicati e raffinati effetti di forma e di
superficie: gesso, marmo, bronzo, vetro, alluminio. |
Non di rado la sua scultura assume
grandi proporzioni e diventa vera e propria installazione.
La sua opera è creativamente "condizionata" dall'incontro con culture,
tradizioni, mitologie che l'hanno affascinato nei suoi lunghi,
perigliosi spostamenti. Parte fondamentale deriva comunque dal paesaggio
di montagna dei Grigioni, dalla sua cultura d'impronta rurale e al
contempo aperta a molte influenze. Proprio nel suo paese ha realizzato
due dei suoi maggiori progetti: lo stupefacente Parco di Sent,
costellato di interventi in una natura impervia, e la Fondazione di
Ardez".
Suoi lavori sono al MoMa e nei grandi musei del mondo.
Molte le personali che gli sono state dedicate - alla Konsthall di Malmö
(1997-98), alla Kunsthalle di Bielefeld (1997 e 2005), al Mozarthaus di
Salisburgo (2006) o all'Akira Ikeda di Tokyo (2011), ad esempio. Così
come nei musei svizzeri - al Kunstmuseum di Lucerna (1988), al
Kunstmuseum di Coira (1991), al Museum zu Allerheiligen di Sciaffusa e
recentemente al Cabinet d'arts graphiques des Musées d'art et d'histoire
di Ginevra (2014).
Con questa attesa mostra, il Museo d'arte di prosegue, ai massimi
livelli, la serie di monografiche dedicate ormai da oltre dieci anni ad
artisti contemporanei ticinesi e svizzeri. |
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