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Titolo dell'evento:
" Dall’Attualità al Fantasy: un
progetto alienista a Matino"
di Giorgio De Cesario (Quarta Tappa Mostra
Personale Itinerante)
A cura di
Massimo De Luca, Maria
Cristina Maritati, Vera Ambra.
Con il patrocinio del
Comitato della Festa Patronale di San Giorgio - Matino, del Comune di
Brindisi, del Comune di Gallipoli, della Fondazione Umanitaria Sede di
Roma, del Comitato Provinciale di Catania dell’A.I.C.S. Settore Cultura,
dell’Associazione Akkuaria (promotrice del Movimento artistico e di
pensiero "Alienismo") e con la collaborazione de La Casa degli Artisti
di Gallipoli, del Centro Artistico-Culturale “La Casaccia” di
Francavilla Fontana e delle associazioni : 51 Pegasi, Fondazione La
città invisibile, il Dipartimento Affari Sociali del CAD Provinciale di
Catania, ZeroMoneta Records, Comitato del Premio Le rosse pergamene,
Ethos 3000.
In sede sarà
disponibile il catalogo della mostra, edito a cura della Banca Popolare
Pugliese e con testi di Maria Cristina Maritati,Vera Ambra,Eugenio
Giustizieri,Biagio Praticò,
Augusto Benemeglio,
Beppe Costa, Paola Berardi.
Il catalogo può essere
scaricato al seguente link:
GIORGIODECESARIO |
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Sede:
Sale Espositive del
Comitato della Festa Patronale di San Giorgio Piazza Municipio - Matino
(Le).
Inaugurazione:
Sabato 29 Maggio 2014,
ore 18,00
Durata: dal 29/05/2014
al 02/06/2014
Apertura al pubblico:
tutti i giorni dalle ore 10.00 alle 12.00 e dalle 18,00 alle 21,00
Ingresso Libero
COMUNICATO STAMPA
Uno dei più
prestigiosi appuntamenti della Festa Patronale di San Giorgio a Matino
sarà quest’anno la quarta tappa della Mostra Personale Itinerante
dell’artista Giorgio De Cesario dal titolo “Dall’Attualità al Fantasy,
un progetto alienista”. Dal 29/5/2014 al 02/06/2014 infatti la mostra
sarà ospitata nella sede del Comitato per la Festa Patronale sita in
Piazza Municipio.
La nuova collezione di
tele dell’artista percorre un interessante itinerario pittorico tra i
vari fatti di cronaca tanto pubblicizzati dai mass media in questi
ultimi anni: i casi di Melania Rea e Yara Gambirasio, le numerose
vittime della Costa Concordia, Belen Rodriguez e la sua farfallina,
Melissa Bassi e la sua tragica fine , le molte donne di oggi che
spariscono senza lasciare traccia di sé, la crisi dei valori nella
società moderna, la pericolosa situazione politica italiana e tanti
altri ancora. |
Sono presenti inoltre
alcune opere fuori catalogo, come la tela sulle storiche dimissioni di
Papa Ratzinger e quella relativa ai suicidi per disperazione di questi
ultimi anni.
Oggi i mass media
diffondono immagini ogni momento del giorno e della notte e negli angoli
più remoti del nostro villaggio globale, ed ecco che alcune di queste
immagini diventano molto spesso "icone" di un avvenimento. Proprio
partendo da queste icone Giorgio De Cesario ha iniziato il suo viaggio
figurativo. La novità consiste nella trasfigurazione di queste
immagini-simbolo, non una semplice riproduzione grafico-pittorica ma una
rilettura di tutti i dettagli, una rielaborazione fantastica tramite
colore ed effetti cromatici.
E' quindi dalla
“contaminazione” di questi due mondi, la realtà dell'attuale e
l'irrealtà del fantastico, che nascono le nuove opere di Giorgio De
Cesario. Il tutto è arricchito da quegli elementi che da sempre
caratterizzano la sua produzione: la tecnica inconfondibile dei volti in
argilla in rilievo sulla tela, orecchini veri che pendono dai lobi dei
personaggi femminili, vivaci fantasmagorie cromatiche sia nello sfondo
che nella rappresentazione dei dettagli. L’osservatore è ancora una
volta trasportato in un mondo fantastico, ma, nello stesso tempo,è
portato a riflettere su quello che è il mondo di oggi: uno scenario
drammatico dove disagio mentale, superstizione, superficialità e
ignoranza provocano tragedie inenarrabili. |
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Le opere in esposizione
inoltre si rifanno ai principi dell’ “alienismo”, un nuovo movimento artistico e
di pensiero, fondato da Giorgio De Cesario due anni fa a Roma insieme a Vera
Ambra, scrittrice ed editrice. Tale movimento mira alla rinascita del messaggio
artistico in senso lato e alla sua “alienazione”, cioè alla sua più ampia
condivisione nel villaggio globale in cui viviamo.
La Mostra Itinerante ha fatto il suo esordio presso La Casa degli Artisti di
Gallipoli, dove ha sede la Galleria Permanente di Giorgio De Cesario, ha fatto
tappa presso il Centro Artistico-Culturale “La Casaccia” di Francavilla Fontana
(BR) ed è poi stata ospitata presso il Bastione San Giacomo di Brindisi . Subito
dopo questo appuntamento, la Mostra ha dovuto interrompere il suo percorso a
causa di un brutto male che ha colpito l’artista che ora è fortunatamente rinato
dopo una strenua lotta con il suo invisibile antagonista, come testimoniano
alcune opere, le più recenti ed anch’esse fuori catalogo. Questa collezione ha
riscosso ovunque un notevole successo di pubblico e di critica.
La scrittrice Ilaria
Ferramosca ha così descritto le opere presenti in questa nuova collezione:” I
lavori della nuova produzione di De Cesario individuano alcuni dei momenti
salienti della cronaca odierna, nera o scandalistica; esempi che sottolineano
l’allontanamento dell’uomo dai valori di un tempo e dai suoi sentimenti, fino a
divenire quasi alieno a se stesso. Solo l’arte può scuotere e risvegliare le
coscienze fino a sublimare le brutture del quotidiano, trasfigurandole in
metafore e moniti, come facevano le fiabe nel passato”. E la poetessa Vera
Ambra, madrina della serata inaugurale del primo appuntamento a Gallipoli, si è
così pronunciata su queste ultime fatiche dell’artista: “Attraverso le sue opere
Giorgio ha cercato di prendere le distanze dalla follia che coglie
all'improvviso e fa di noi tutti delle vittime inconsapevoli della cronaca che
pubblicizza attraverso gli schermi e i giornali fatti talmente spaventosi da
sembrare finti”.
Ed infine Vincenzo Sardiello,
Presidente del Centro Artistico – Culturale “La Casaccia” , si è così espresso:”
Il progetto di De Cesario propone un viaggio nei meandri della contemporaneità e
racconta al visitatore il progressivo abbandono degli uomini della propria
natura e dei propri sentimenti per abbracciare un sentiero di alienazione da se
stessi”.
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