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Tornano nei Sassi di
Matera le grandi mostre di scultura organizzate dal circolo La Scaletta.
Tornano per dare un segnale di superamento della crisi e, soprattutto,
per confermare la vitalità degli artisti lucani che dentro e fuori della
loro terra hanno mantenuto un profondo rapporto con l'arte
contemporanea. Un rapporto non marginale, ma ricco di creatività e di
linguaggi assolutamente significativi. Né poteva essere diversamente in
un territorio che aveva visto, tra gli altri, irrompere, negli anni '50,
i fratelli Andrea e Pietro Cascella con l'arredo ceramico della chiesa
di Ludovico Quaroni al borgo La Martella e la dirompente presenza nei
rioni Sassi e sul prospiciente altipiano murgico delle undici grandi
sculture di Pietro Consagra denominate "i ferri di Matera", oggi
visibili nel parco Rossini di Monza. In quella occasione, nel 1978,
Consagra con Andrea Cascella, Bonalumi, Carmi, Castellani, Dadamaino,
Dorazio, Franchina, Nigro, Perilli, Pozzati, Rotella, Santomaso e
Turcato, oltre Giuseppe Appella ed i soci del circolo La Scaletta,
redassero e diffusero l'importante documento in difesa dell'arte e dei
centri storici chiamato "la carta di Matera".
Da quella esperienza prese corpo l'idea di creare negli antichi rioni
materani un annuale appuntamento con la scultura contemporanea.
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Il circolo La Scaletta
aveva in quegl'anni perfezionato il recupero di un singolare percorso
rupestre che inglobava due chiese scavate nella roccia nell'ottavo e nel
XI secolo. Fu così che nel 1987 nacque una straordinaria fusione tra la
calcarenite della Madonna delle Virtù e di San Nicola dei Greci e le
opere di scultura degli artisti contemporanei.
I visitatori della prima mostra dedicata a Fausto Melotti rimasero
affascinati dalla magia creata da arte e ambiente che si rincorrevano
per dare ad ognuno un plus valore, in quella straordinaria cornice di
sole, roccia e uomini che fanno dei Sassi di Matera un luogo magico.
Cominciò così l'avventura delle "grandi mostre nei Sassi di Matera" che
hanno visto esposte le opere di grandi artisti italiani e stranieri.
Manifestazioni di questo spessore, tra le tante ricadute culturali, sono
certamente di conforto, di sprone, poi di confronto e quindi di crescita
delle sensibilità artistiche presenti nel territorio, al pari delle
esperienze che, in un mondo sempre più raggiungibile, gli stessi artisti
possono avere.
Così è nata la ventisettesima edizione delle grandi mostre nei Sassi
dedicata ad un gruppo significativo di scultori lucani, scelti dalla
curatrice Beatrice Buscaroli, che si svolgerà nel tradizionale percorso
rupestre dal 15 giugno al 18 ottobre 2014. |
Dario Carmentano,
Franco Di Pede, Donato Linzalata, Francesco Marino di Teana,
Pierfrancesco Mastroberti, Rocco Molinari, Giulio Orioli, Antonio
Paradiso, Nunzio Perrucci, Donato Rizzi, Salvatore Sebaste e Margherita
Serra con le loro opere confermeranno che un territorio, una città,
può definirsi culturale se, oltre le opportune importazioni, produce
cultura in maniera autonoma. Matera può in questo modo aggiungere un
altro tassello alla costruzione della ambizione ad essere prescelta
quale Capitale Europea della Cultura 2019.
Curatrice della mostra e del catalogo è Beatrice Buscaroli docente di
Storia dell’arte contemporanea all’Accademia di Belle Arti di Bologna,
già commissario per la "Quadriennale di Roma" e curatore del "Padiglione
Italia" alla Biennale di Venezia.
Il catalogo con le foto delle opere esposte e le biografie degli artisti
è realizzato dalle prestigiose edizioni di Giuseppe Barile.
La gestione della mostra è garantita dai soci del circolo La Scaletta
confluiti nella impresa culturale"Cave Heritage".
Informazioni
Circolo Culturale "La Scaletta" tel. 0835.336726 - E-mail
info@lascaletta.net;
Coop. Cave Heritage cell. 377.4448885 - E-mail
info@caveheritage.it |
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