Attraverso densi riferimenti
al mito e sviluppando immagini archetipiche postula un’arte dal sapore arcaico,
mediterraneo, onirico, che ha come perno il tema della memoria e del frammento.
Le sue statue sono icone, maschere antiche, geometrizzanti, quasi un alfabeto di
segni che tornano in maniera ciclica. Memorabile resta la sua installazione
Montagna di sale a piazza del Plebiscito a Napoli, degli anni 90, con figure
umane di guerrieri e i grandi cavalli rovesciati dentro il cumulo bianco.
Paladino si dedica, oltre che alla pittura e alla scultura, anche all’incisione:
l’acquaforte, l’acquatinta, la linoleografia, la xilografia. Interviene poi sul
territorio, con installazioni per chiese, piazze e palazzi. Altro luogo
privilegiato è il teatro per il quale svolge un’attività intensa di scenografo
(sovente in coppia con Mario Martone) che gli frutta il premio Ubu per l’Edipo a
Colono. Si cimenta anche nel cinema. Sua è la regia del Don Chisciotte: nel 2005
al Museo di Capodimonte di Napoli presenta un lavoro dedicato al personaggio di
Cervantes che prelude a Quijote, il lungometraggio diretto dall’artista, con
Lucio Dalla nella parte di Sancho Panza mentre Toni Servillo è il cavaliere
errante. Sul tema pubblica poi un libro d’artista con poesie di Giuseppe Conte (Editalia).
Dalla sua prima personale nel 1969, presso lo Studio Oggetto di Enzo Cannaviello
a Caserta, Paladino è oggi riconosciuto a livello internazionale e le sue opere
sono presenti in numerose collezioni pubbliche del mondo. Nel 1985 la
Lenbachhaus di Monaco di Baviera organizza la sua prima mostra retrospettiva in
uno spazio pubblico. Nel 1988 la Biennale di Venezia gli dedica una sala
personale nel Padiglione Italia. Nel 1994 è il primo artista contemporaneo
italiano a esporre in Cina, alla Galleria Nazionale delle Belle Arti di Pechino.
Nel 1995 Napoli organizza una rassegna in tre prestigiosi spazi pubblici: le
Scuderie di Palazzo Reale, Villa Pignatelli Cortes e Piazza Plebiscito, cornice
della spettacolare installazione della Montagna di Sale. Nel 1999 è la volta
della South London Gallery con il grande ciclo dei Dormienti. La più completa
retrospettiva è allestita a Prato al Centro Pecci nel 2002-2003. In quest’anno,
Paladino viene scelto per rappresentare il nostro paese durante la Presidenza
italiana a Bruxelles, con la scultura equestre Zenith, nella piazza della sede
del Parlamento Europeo. Nel 2005, oltre agli eventi legati al Don Chisciotte,
tra le sue personali vi è quella alla Cà Pesaro di Venezia, in occasione della
Biennale, con terrecotte di grande formato, e quella al MAR, Museo d’Arte di
Ravenna: vengono esposte per la prima volta le scenografie teatrali realizzate
negli ultimi quindici anni. Nel 2007 si inaugura il mosaico per il Teatro
Argentina a Roma, in pendant con quello di Enzo Cucchi. Nel 2012, il Mic di
Faenza ha proposto le sue ceramiche in mostra mentre la Pinacoteca Provinciale
di Bari allestiva le sue sculture in una monografica.
MIMMO PALADINO.
ILIADE E ODISSEA
Genzano di Roma (RM), Palazzo
Sforza Cesarini (via Italo Belardi, 81)
20 giugno - 28 settembre 2014
Inaugurazione: giovedì 19
giugno 2014, ore 18.00
Orari:
sabato e domenica,
10.00-13.00; 16.00-20.00
Aperture speciali durante i
giorni dell’Infiorata:
venerdì 20 giugno 2014,
16.00-20.00
sabato 21 giugno 2014,
10.00-22.00
domenica 22 giugno 2014,
10.00-22.00
lunedì 23 giugno 2014,
10.00-13.00; 16.00-20.00
Ingresso:
Palazzo Sforza Cesarini: Euro
3
Parco Sforza Cesarini: Euro 3
Museo dell’Infiorata: Euro 2
Biglietto integrato (Palazzo e
Parco Sforza Cesarini + Museo dell’Infiorata): euro 5
Per info e prenotazioni:
Servizio Attività Produttive,
Turismo e Beni Culturali
sit@comune.genzanodiroma.roma.it
tel.
06.93.711.243/208 – fax 06.93.711.208
www.comune.genzanodiroma.roma.it
Catalogo:
Allemandi & C.
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