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EUGENIO FASANA
MITOGRAFIA
DI UN ALPINISTA
Comunicato stampa
Dal 21 settembre al 23 dicembre 2014 presso il Museo
Civico Floriano Bodini di Gemonio (VA) si terrà la mostra “Eugenio
Fasana. Mitografia di un alpinista”. Scopo dell’esposizione è quello di
indagare lo spessore culturale di Eugenio Fasana (Gemonio 1886 - Milano
1972), già Accademico C.A.I. e Presidente della S.E.M. dal 1919 al 1925.
Le sue imprese sportive sono memorabili: è stato un vero e proprio
pioniere dell’alpinismo moderno, tra i più completi alpinisti italiani
del primo Novecento con oltre 120 nuove ascensioni dalle Alpi
Occidentali a quelle Bavaresi tra il 1906 e il 1935. È stato inoltre
guida alpina della Regina Maria José del Belgio, del Re Alberto I del
Belgio, di Papa Pio XI e tra i primissimi in Italia a praticare lo sci
in alta quota. Tra i suoi allievi va ricordato Vitale Bramani, alpinista
e inventore di chiara fama per aver creato la suola “a carrarmato”
utilizzando per la prima volta il procedimento della vulcanizzazione:
suola Vibram. A lui il museo dedicherà una sezione specifica a
testimonianza dell’importante passaggio generazionale avvenuto tra
maestro e allievo.
Di Eugenio Fasana sono da ricordare i suoi scritti
(articoli, saggi, libri, aforismi e poesie) e la sua opera artistica
(olî, carboncini, chine e fotografie ritoccate con raffinati interventi
pittorici). |
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In mostra vi saranno tutte le edizioni pubblicate a firma
del celebre scrittore alpinista, da Uomini di sacco e di corda
(SEM, Milano 1926) a Quando il Gigante si sveglia (Montes, Torino
1944), da Cinquant’anni di vita della Società Escursionisti Milanesi
(SEM, Milano 1941) al celebre Il Monte Rosa. Vicende Uomini e Imprese
(Rupicapra Editore, Milano 1931) poi scopertinato e ripresentato come
L’epopea del Monte Rosa nella collezione “Montagna” di G. Zoppi per
le edizioni L’Eroica, Milano 1934, che lo portò alla notorietà del
grande pubblico nazionale e internazionale. Non mancheranno gli articoli
apparsi sui periodici, quali ad esempio le riviste del «CAI» o il
quotidiano «La Stampa» di Torino dove il Fasana per vari anni tenne una
rubrica alpinistica. Vi saranno anche delle pubblicazioni incentrate sul
Fasana come nel caso di Grigna assassina di Marco Ferrazza (Ed.
Vivalda, Torino 2006), oltreché i capitoli di importanti volumi a lui
dedicati, come ad esempio “Un’avventurosa salita al Dru” nel celebre
Scalatori a cura di A. Borgognoni e G. Titta Rosa (Ulrico Hoepli
Editore, Milano 1939), “Il Francescano delle alpi” in Alpinismo
Romantico di Sandro Prada (Tamari Editori, 1972) e “Fasana il
visionario” in Dal monte Leone al Basodino di Marco Fortis (Grossi-Domodossola,
1994), come articoli dedicatigli su riviste specializzate nazionali e
internazionali, «La vie alpine», «Lo Scarpone», «Revue Alpine»,
«Spiritualità», «Verbanus» solo per citarne alcune. |
Oltre alle
pubblicazioni verranno esposte lettere autografe (come ad esempio
l’interessante scambio epistolare con l’abate Henry e quello con Guido
Rey), stampe fotografiche, cartine topografiche intelate, medaglie al
valore, dattiloscritti e parte dell’attrezzatura sportiva appartenuta al
Fasana, documenti provenienti dagli archivi del comune di Gemonio e
dalla parrocchia (ad esempio il registro di nascita e di battesimo, il
registro di famiglia), documenti sulla cartiera Fasana e un busto in
marmo di Fasana.
Un cospicuo nucleo di opere è incentrato sugli schizzi
(carboncini, chine) e sui dipinti (olî) a mano del Fasana e sulla sua
collezione di stampe fotografiche e di quadri. Tra i dipinti in
collezione si ricordano le firme di Luigi Binaghi, Gianfranco
Campestrini, Achille Jemoli, Walter Ranghieri e Vincenzo Schiavio. Da
ricordare sono anche le fotografie ritoccate con interventi pittorici,
un vero e proprio unicum artistico, quali quelle di Bestetti,
Cescotti, Flecchia, Gugliermina e Wehrli. Una sezione inedita che getta
un’interessante luce sulla sensibilità artistica, lo spessore culturale
di una figura conosciuta per le sue imprese alpinistiche.
A coronamento della mostra vi sarà inoltre un nutrito
numero di opere pittoriche che hanno per soggetto le vedute di montagna.
Gli artisti selezionati sono quelli legati, per vicende biografiche e
creative, al territorio varesino e più in generale a quello lombardo,
come nel caso di Oreste Albertini, Mario Aubel, Natalia Aubel Bolis, Ugo
Bernasconi, Enrico Edoardo Intraina, Achille Jemoli, Luigi Russolo e
Innocente Salvini. |
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La mostra, a cura di Daniele Astrologo Abadal, Gianni Pozzi e
Luca Zuccala (Archivio Fasana), avverrà in collaborazione con i Club Alpini
Italiani coinvolti e si avvale dei contributi scientifici di Carlo Caccia, Anna
Gasparotto
e di Marco Ferrazza.
La sede espositiva
L’allestimento
della mostra avviene presso il Museo Civico “Floriano Bodini”, sito nel centro
storico di Gemonio in via Marsala 11, in una tipica cascina settecentesca
appositamente restaurata nel duplice scopo di conservazione della tipologia
originaria e di allestimenti espositivi. Questa realtà museale è nata grazie
alla volontà della Amministrazione Comunale in collaborazione con Provincia di
Varese e Comunità Montana della Valcuvia, con il finanziamento Regione Lombardia
e il contributo Fondazione Cariplo.
Il Museo ospita una
vasta collezione di scultura, pittura e grafica a documentazione e testimonianza
di molti protagonisti dell'arte contemporanea italiana ed europea.
Di particolare
pregio la collezione di piccole sculture di maestri storici di prevalente area
lombarda fine '800 e inizio '900, tra i quali spiccano i nomi di Leonardo
Bistolfi, Giuseppe Grandi e Francesco Messina. Gessi, bronzi e medaglie di
Bodini, unitamente a una vasta biblioteca di testi d'arte, completano il
patrimonio culturale.
Coordinate mostra
Titolo
Eugenio Fasana Mitografia di un alpinista
Sede
Museo Civico
Floriano Bodini, via Marsala 11, Gemonio
Durata
domenica 21 settembre - domenica 23 dicembre
Inaugurazione
sabato 20 settembre, ore 18.00
Orari e ingressi
sabato e domenica
10.30 – 12.30 / 15.00
– 18.30
Ingresso a pagamento: € 5 intero / €
3 ridotto
Informazioni
archiviofasana@gmail.com
info@amicimuseobodini.com
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