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Cucina, tradizioni
e folklore a Fucecchio
Il palio tra
Ribollita fiorentina e fegatelli fucecchiesi
Non è una semplice
corsa a cavallo ma è il rito che unisce un’intera città, un evento
spettacolare frutto di mesi di impegno e lavoro. E’ il palio di
Fucecchio, in programma quest’anno domenica 18 maggio, che per un’intera
settimana animerà questo splendido paese in provincia di Firenze; una
tradizione che affonda le sue radici nel passato e che dal 1981 viene
organizzata nella sua forma moderna. In 34 anni ne è stata fatta di
strada e ogni anno migliaia di visitatori non resistono al richiamo
della corsa nella “Buca del Palio”, ma non solo: la gara è preceduta da
un corteo storico fra i più spettacolari d’Italia ed è davvero magica
l’atmosfera che si respira in paese nei sette giorni che la precedono,
scandita da momenti unici come i giochi medievali tra i bambini, la
presentazione del “cencio”, “la tratta” e le cene della vigilia. La
rivalità tra le 12 Contrade si respira in ogni angolo, nelle strade e
nelle taverne, ma la magia del Palio è la sua capacità di coinvolgere
l’intero territorio e di renderlo unito attraverso un momento di
divisione: dietro alla voglia di vincere e agli sfottò dei contradaioli,
elemento folcloristico essenziale della manifestazione, c’è infatti il
desiderio di tutti di far primeggiare Fucecchio, e di farlo attraverso
un evento che rappresenta un prezioso biglietto da visita per la
cittadina. |
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Il corteo storico che
aprirà la giornata del 18 maggio, ad esempio, è il frutto di un anno di
duro lavoro nel quale i fucecchiesi si ingegnano nella creazione delle
sceneggiature che lo animeranno. Centinaia di persone lavorano per
allestire i costumi e per organizzare le coreografie dei 1.200
figuranti, che lo rendono uno dei cortei storici più imponenti di tutta
la Penisola: ogni Contrada propone la rievocazione di un momento della
storia del paese, con lo sfoggio di magnifici costumi medievali –
scrupolosamente ricamati a mano dalle sarte - che raffigurano arti e
mestieri del periodo prescelto; il corteo è chiuso da un gruppo di 12
figuranti che accompagnano il “cencio”, il drappo dipinto che sarà
disputato il pomeriggio alla corsa e che ogni anno viene realizzato da
un artista diverso. Nel pomeriggio ci si sposterà alla “Buca del Palio”
per il momento più importante, quello che fa battere il cuore dei
fucecchiesi che sperano di vedere il “cencio” avvolto nei colori della
propria Contrada: la corsa dei cavalli mezzosangue. Lungo la pista ad
anello in sabbia, nel breve lasso di tempo che occorre per compiere i 2
giri previsti, in un tifo da stadio e in un tripudio di suoni e colori
ci si gioca un anno di lavoro, sudore e speranze.
Raggiungere Fucecchio
sarà anche una ghiotta occasione per gustare i piatti tipici della
tradizione: ricette uniche e particolari che per tutta la settimana
regneranno sulle tavole nelle taverne tipiche e nelle caratteristiche
“cene della vigilia”. |
E’ il caso della zuppa
di pane di Fucecchio, realizzata con pane toscano raffermo al quale
vengono uniti fagioli cannellini, cavolo verza, pomodoro, verdure varie
e timo: a differenza della famosa ribollita fiorentina, qui
viene consumata ancora calda nella classica terrina di coccio. Oppure
dei fegatelli fucecchiesi,preparati infilzando la carne non tritata con
un rametto di finocchio e utilizzando non solo il fegato, ma anche il
magro del suino, per poi essere tuffati nello strutto come da tradizione
contadina. Una vera e propria rarità è il germano reale in umido del
Padule di Fucecchio, che è l’area umida interna più grande d’Italia,
ricca di numerose specie di flora e fauna palustre. E dato che le
festività pasquali si sono chiuse da poco, sarà ancora possibile
assaggiare la tipica schiacciata e magari anche gli zuccherini, con la
loro pasta simile a un biscotto secco. Dopo questa abbondante
scorpacciata, come resistere poi a un bicchiere diBlanc de Blancs, 100%
Chardonnay? Si tratta di un Brut metodo classico prodotto da una
rinomata azienda agricola della zona che rimane per 36 mesi sulle fecce
per acquisire le classiche note minerali e di crosta di pane che
accompagnano la sua espressione fruttata.
Sulla riva destra del
fiume Arno, al confine tra le province di Firenze, Pisa, Lucca e
Pistoia, Fucecchio è famosa per aver dato i natali nel 1909 a Indro
Montanelli, il più grande giornalista italiano. L’antico Palazzo della
Volta ospita la Fondazione Montanelli Bassi, dove è possibile ammirare
gli arredi dei suoi uffici e la celebre macchina da scrivere “Lettera
22”, il suo principale strumento di lavoro. |
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Il centro del paese si
sviluppa intorno al Poggio Salamartano, il polo religioso, con la Chiesa di San
Salvatore e la Collegiata di San Giovanni Battista. Di grande impatto Parco
Corsini, caratterizzato dalle antiche torri della Rocca fiorentina, e Palazzo
Corsini, che ospita il Museo civico. Per gli amanti della natura, oltre alle
colline delle Cerbaie, è di grande interesse il Padule di Fucecchio, che con i
suoi 1.800 ettari di estensione rappresenta la più grande distesa palustre
interna italiana ed una tra le più importanti zone umide della Toscana.
Il Palio di Fucecchio,
insomma, rappresenta un’ottima occasione per trascorrere piacevoli giornate
immersi fra storia, divertimenti e un territorio tutto da scoprire. Anche perché
è l’intera la settimana che precede la corsa a regalare momenti indimenticabili.
Si partirà domenica 11 maggio con la Fiera del Palio, il mercato delle contrade
e dei prodotti alimentari, dell’artigianato e delle opere dell'ingegno, e con il
Palio in Gioco, le gare medievali tra i bambini delle contrade. Martedì 13 sarà
presentato il “cencio” in piazza Vittorio Veneto mentre il giorno successivo
sarà la volta della “tratta” dei cavalli. E così, tra le prove alla “buca del
Palio”, l’iscrizione dei fantini e le cene della vigilia, in un clima di
trepidante attesa tutto il paese attenderà la gara del 18 maggio.
Info
Data – 13-18 maggio dal
mattino alla sera
FB – Fuoriporta comunica le
tradizioni
Luogo – Centro Storico di
Fucecchio (FI)
Tel – 3408505381
FB –
FACEBOOK
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