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Attraverso una
rilettura giocosa, ironica, contemporanea, la coreografia esplora la
vita e le atmosfere delle balere: luoghi fermi nel tempo in cui, grazie
alla danza, le storie personali di uomini e donne comuni si intrecciano,
trasformandosi in “BALLADES”, per una narrazione poetica e al tempo
stesso sensuale. Entrare in una sala da ballo è come varcare la soglia
di un microcosmo fatto di un concentrato di comportamenti quotidiani, un
luogo dove si mescolano le passione, gli amori più o meno eterni e gli
intrighi più o meno piccoli che sull’onda incalzante della musica di
un’orchestrina: al ritmo della danza, si esaltano e si amplificano. Un
luogo magico dove per una sera si ha la possibilità di trasformarsi in
protagonisti assoluti e mettere in scena il personaggio che di volta in
volta si intende recitare. Le musiche originali di Zambelli, che
attingono dalla tradizione popolare del valzer, dal tango e dalla
mazurka, si arricchiscono di sonorità moderne legate al jazz e al rock e
in un ritmo serrato e coinvolgente, esaltano l’energia delle danza per
diventare complici di questo gioco. L’orchestrina, come nella migliore
tradizione, accompagna con molta discrezione la messa in scena, si
adegua agli umori degli ospiti, segue le tensioni emotive, dà voce alle
aspettative e ai sogni di chi attraverso di essa esprime la voglia di
conoscere e farsi conoscere. Lo spettacolo trova anche ispirazione dal
film di un grande maestro del cinema italiano, Ettore Scola e dal suo
Ballando Ballando. |