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PADRETEMPO
Diventare padri, diventare figli: in
viaggio con artisti, poeti e musicisti nella forza generatrice della
creazione artistica
A cura di
Stefano Maldini e Federico Marchese
Presentazione di
Luca Nannipieri
Cesena, Chiesa di Santa Cristina
6 - 27 aprile 2014
Dal 6 al 27 aprile 2014, presso la Chiesa
di Santa Cristina a Cesena, si terrà una serie di manifestazioni, tra
cui mostre, letture, spettacoli e conferenze, dedicate al tema della
paternità nella creazione artistica. Il progetto, a cura di Stefano
Maldini e Federico Marchese, con presentazione di Luca
Nannipieri, ha come titolo “PADRETEMPO. Diventare padri, diventare
figli: in viaggio con artisti, poeti e musicisti nella forza generatrice
della creazione artistica" ed è organizzato dal Comune di Cesena, con la
collaborazione dell'Istituzione Biblioteca Malatestiana e del Centro
studi umanistici dell'abbazia di San Savino. |
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L’anteprima è rappresentata da una
conferenza dello psicanalista Massimo Recalcati dedicata alla
dimensione della paternità nell’arte e nella vita, che avrà luogo il 4
aprile, alle ore 15, presso l'Aula Magna della Biblioteca Malatestiana
di Cesena.
L'evento maggiore avverrà il 6 aprile,
alle ore 17.30, presso la Chiesa di Santa Cristina, capolavoro
dell'architettura neoclassica realizzato tra il 1814 e il 1825
dall'architetto Giuseppe Valadier, che concepì questa chiesa, voluta e
commissionata dal cesenate papa Pio VII Chiaramonti, come un piccolo
Pantheon.
Nell'edificio religioso, snodato su due
piani (la chiesa vera e propria e la cripta), esporranno infatti le loro
opere nove artisti: Francesco Bocchini, Raffaele Bueno,
Gilda Fantastichini, Federico Guerri, Federico Marchese,
Giuseppe Papagni, Sergio Pari, Massimo Pulini ed
Erich Turroni. A dialogare con questi lavori, dopo la presentazione
del saggista Luca Nannipieri, saranno nove poeti: Annalisa
Teodorani, Mariangela Gualtieri, Rossella Renzi,
Roberta Bertozzi, Gianfranco Lauretano, Stefano Maldini,
Roberto Mercadini, Franco Casadei e Alessandro Castagna,
ciascuno dei quali ha composto un testo abbinato a uno degli artisti.
Opere d'arte e poesie si intrecceranno inoltre alle musiche composte per
l'occasione dal gruppo dei Marcabru.
L'evento del 6 aprile inaugurerà dunque la
mostra, che resterà poi aperta nei fine settimana, o su prenotazione
durante la settimana, fino al 27 aprile. |
Da segnalare, inoltre, quasi a chiusura
della manifestazione, il 26 aprile, alle ore 21, la performance degli
attori Sergio Scarlatella e Ilario Sirri, che eseguiranno
letture di autori classici e contemporanei dedicati anch'essi al tema
della paternità.
Ad eccezione della conferenza di Recalcati,
la mostra e gli altri eventi prevedono un ingresso di 5 euro; in omaggio
i visitatori riceveranno il catalogo con il cd “Padretempo” dei Marcabru.
Affermano i curatori
Maldini e Marchese: <<L’opera generata dall’artista non è davvero
compiuta finché non viene recepita da un pubblico: solo in questo
momento si può dire, forse, che davvero nasca. Il risultato di questo
incontro complesso avviene attraverso due fasi lontane e indipendenti
l’una dall’altra: produzione e fruizione. Ciascuna di esse ha un proprio
tempo di esistenza, che se da un lato è oggettivo e misurabile – minuti,
ore, giorni, mesi – dall’altro è assolutamente affidato alla percezione
individuale, quindi soggettivo. A volte resta sospeso, a volte corre
come impazzito. È possibile che, attraverso il contatto con l’opera, il
tempo di creazione dell’artista e il tempo del fruitore entrino in
comunicazione, giungendo persino a una sintonia simile alla comunione o
a una incompatibilità simile al rifiuto? Visto in una prospettiva più
ampia, chi incontra un "figlio" può durante quest’incontro entrare in
contatto anche con il tempo di chi ha generato questo "figlio", cioè il
padre? O ancora: chi, in quanto “figlio”, riesce ad osservarsi come
opera di un altro, in che relazione entra con il tempo del proprio
padre?>> |
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Afferma il saggista Luca
Nannipieri: <<Esiste una genealogia, di ciascuno di noi, che non ci fa
discendere soltanto da padri e madri e maestri evidenti, ma da una polifonia
inaudita e remota di presenze che ci hanno profondamente abilitato e verso le
quali non possiamo che essere ingrati, tale è la profondità della nostra
non-consapevolezza della loro esistenza. Eppure, di tali presenze, tracce ve ne
sono nel nostro modo di parlare, di riflettere, di comportarci, e, nel caso
degli artisti, di creare>>.
Sono
disponibili fotografie ad alta definizione delle opere degli artisti e i
componimenti dei poeti.
Curatela: Stefano Maldini e Federico
Marchese
Presentazione: Luca Nannipieri
Ente organizzatore: Comune di Cesena
Con la collaborazione di: Istituzione
Biblioteca Malatestiana e Centro studi umanistici dell'abbazia di San Savino
Con il supporto di: Diocesi di
Cesena-Sarsina
Info:
Assessorato alla Cultura Comune di Cesena
Servizi Culturali
Via Aldini 22, Cesena
0547.355730 fax
0547355721
Per prenotazioni
infrasettimanali:
barducci_cr@comune.cesena.fc.it
Centro studi umanistici dell'abbazia di San Savino
www.centrostudisansavino.it
info@centrostudisansavino.it
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