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Le "Madonne" in
mostra, da quelle del XVI secolo alla splendida “Maria tessitrice”,
delicatissima opera del XVIII secolo di produzione siciliana, sono
realizzate in cera, legno e stoffa con parti mobili per agevolarne la
vestizione e presentano interi corredi: abiti, mantelli, capi di
abbigliamento, elaborate parrucche; alcuni
manufatti utilizzano come
struttura portante il trespolo di legno e la stoppa e il filo di cotone,
ma la maggior parte sono scolpiti in legno con gli arti snodati.
Le Madonne, e lo testimonia il busto di Sant'Agata portato in
processione in occasione delle feste, come le donne vere devono
“apparire”, anzi essere bellissime, adornate come regine; non bastano
solo le vesti e i manti preziosi ma devono esibire, e la tradizione si
mantiene immutata come nel caso di Sant'Agata, anche i loro corredi di
gioielli frutto delle donazioni dei devoti.
Donne, Madonne, Sante
e Regine velate e svelate, anzi “Svilate”, appaiono all’improvviso nelle
grotte, si coprono di ori e di luci sugli altari, si muovono al ritmo
tragico e festoso della Pasqua siciliana. Questa mostra, così come una
festa, si mostra e si nasconde, si offre e si ritrae, si avvicina allo
sguardo e lo cattura per poi svanire nel ricordo di un bagliore e di un
luccichio assordante.
La Mostra sarà
visitabile fino al 26 aprile. |