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GIUSEPPE RIVADOSSI
il genio abita qui
a cura di Dominique
Stella
Sede Mostra
Brescia, Galleria Agnellini Arte Moderna, via A. Soldini, 6/A
Date
15 aprile 2014 – 27
settembre 2014
Inaugurazione
Sabato 12 aprile 2014, ore 18,30
Dal 15 aprile al 27
settembre 2014 si terrà alla Galleria Agnellini di Brescia la mostra “Giuseppe
Rivadossi. Il Genio abita qui” a cura di Dominique Stella. In
esposizione circa 50 opere che ripercorreranno il percorso artistico del
famoso scultore.
Giuseppe Rivadossi ha
accumulato nel corso della sua adolescenza l'esperienza di una pratica
manuale che gli ha forgiato l'animo e lo spirito al contatto con la
materia e la sua manipolazione. La sua arte nasce da questo
apprendistato lento e luminoso, da cui deriva la padronanza di un savoir
faire che egli ha saputo esaltare in realizzazioni testimonianti una
conoscenza profonda dei meccanismi segreti delle cose, combinando senso
della materia, vitalità primordiale e sensibilità acuta verso le forme
artistiche più diverse. |
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La sua arte nasce da
un sapere, acquisito nell'osservazione e nella comprensione degli
amalgami che dalla modellatura o dall'assemblaggio fanno nascere forme
essenziali, quasi primitive.
Il suo campo di azione
si estende al disegno, alla scultura e all'architettura di oggetti, che
oggi definiremmo design, ma che nel caso di Giuseppe Rivadossi è
ebanisteria contemporanea. La sua curiosità manuale non poteva limitarsi
a nessuno di questi ambiti, ognuno di essi costituisce una chiave di
esplorazione destinata ad arricchire una pratica artistica estremamente
complessa e versatile. Il suo lavoro di scultura esplora archetipi che
legano l'essere umano alle sensazioni carnali e primordiali della vita,
attraverso temi ricorrenti come il corpo femminile, l'immagine materna,
la casa...tematiche che si affermano nello sviluppo delle forme
femminili, concave o convesse, che l'artista simboleggia nell'opulenza
dei corpi o nella voluttà delle curve incavate, rappresentazione della
matrice originale che costituisce il riparo, la casa, il rifugio dalle
nostre angosce e dalle nostre paure. Archetipo, maternità, madre, casa,
concavità, organicità, razionalità sono tutte parole suggerite dalla
scultura di Rivadossi, che tuttavia intende sottolineare come, al di là
delle forme e dell'immagine, il linguaggio della scultura trasmetta
l'interpretazione sensibile e poetica dell'interiorità profonda degli
esseri. |
Le realizzazioni
d'ebanisteria dell'artista sono attualmente le più diffuse tra la sua
produzione.
La tecnicità che egli
ha acquisito nella pratica delle arti più diverse gli ha permesso di
trasporre il suo genio creativo nella costruzione di mobili e oggetti
d'arredo, di cui egli ha saputo rinnovare interamente il genere.
Rivadossi è un rappresentante della tecnica manuale contemporanea nella
quale il direttore dei lavori garantisce le diverse tappe di
fabbricazione: disegno del modello, scelta del legno, segatura e
sgrossatura, realizzazione dell'assemblaggio, della decorazione e del
montaggio. Egli privilegia i montaggi strutturali, il legno pieno,
lavorato nella massa della materia.
I suoi mobili sono
realizzati come sculture, spesso intagliati in un unico pezzo di legno,
sagomato, scavato e «rifinito con lo scalpello». Le materie così create
fluttuano al tatto, catturano la luce e vibrano come scorze animate da
sussulti di vita. Talvolta il mobile è elaborato a partire da strutture
primarie assemblate; ogni elemento di questo assemblaggio viene dapprima
intagliato e incollato per costituire il frammento di una maglia
costruttiva che definisce, in incavo e in rilievo, l'aspetto del mobile
la cui forma nasce dal montaggio di questa infinità di elementi
prefabbricati che si annodano tra loro. Gli oggetti elaborati in questo
modo sono pensati per favorire un dialogo con lo spazio, anche nella
loro funzionalità, ma soprattutto nell'intenzione di privilegiare la
plasticità della materia vibrante e irregolare che cattura la luce e
disegna giochi d'ombra. |
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Il lavoro di Rivadossi, degno
di nota per la sua originalità, è riconosciuto a livello internazionale. È stato
oggetto di esposizioni alla Triennale di Milano (1974), alla Biennale di Mentone
(1976), alla Rotonda della Besana (1980), al Palazzo del Ridotto di Cesena
(1996) e alla Galleria d'arte moderna Palazzo Forti di Verona (2005). I suoi
mobili sono presenti in rinomate collezioni internazionali.
Catalogo:
Edito da Carlo Cambi Editore
Testi di Roberto Agnellini,
Philippe Daverio, Dominique Stella e numerose testimonianze.
Orari
Da martedì a sabato
10.00/12.30; 15.30/19.30
Chiuso domenica e lunedì.
Informazioni al
pubblico
Galleria Agnellini Arte
Moderna
Via Soldini 6/A – 25124
Brescia
Tel. +39 030.2944181 Fax
030.2478801
info@agnelliniartemoderna.it;
www.agnelliniartemoderna.it
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