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Questa
commedia fu rappresentata per la prima volta a Londra nel 1970.
Era l'esordio teatrale di Michael Frayn, un autore allora
sconosciuto, che solo una decina d'anni dopo sarebbe diventato famoso in
tutto il mondo grazie al successo di “Rumori
fuori scena”.
“Due di noi” è
il titolo che racchiude tre atti unici, concepiti per essere
recitati da un'unica coppia d'attori che raccontano tre emblematiche e
paradossali situazioni matrimoniali. Nella prima,
Black and silver,
un marito e una moglie, entrambi col sistema nervoso logorato da un
pargoletto insonne e urlante, tornano in vacanza a Venezia nella stessa
camera d'albergo dove avevano trascorso la luna di miele. Il confronto
passato/presente è inevitabilmente comico, tenero, con una punta
d'amarezza.
Nella
seconda,
Mr.Foot,
la comunicazione di coppia è praticamente azzerata: la moglie sopperisce
dialogando in modo surreale con il piede del marito, l'unica parte del
corpo che ne tradisce qualche sprazzo emotivo, ad onta della sua
ostentata e glaciale indifferenza.
L'ultima
situazione,Chinamen,
consiste in un vero e proprio virtuosismo drammaturgico e attoriale:
marito e moglie si ritrovano a dover gestire una cena alla quale hanno
invitato, per errore, una coppia di amici da poco separati e il nuovo
boyfriend di lei. Qui il meccanismo comico, spinto al limite della
farsa, è potenziato dal fatto che gli stessi due attori, grazie ad un
diabolico meccanismo di entrate, uscite e travestimenti, si trovano ad
interpretare ben cinque ruoli diversi, dando vita ad un vorticoso
crescendo di equivoci fino al paradosso finale. |