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In una civiltà
musicale barese ancora avvolta nella nebbia di un disinteresse (o,
peggio, di una colpevole disinformazione) è importante ricordare il
proprio passato attraverso fatti, storie, personaggi; allora mi sono
chiesto: chi è in effetti quel “muto” personaggio che vediamo
raffigurato da una statua al centro di un crocevia della nostra bella
città, che dà il nome al Conservatorio di Musica e al Teatro comunale,
oltre che alla ormai nota casa natale? Cosa è entrato finora nella
coscienza dei giovani baresi riguardo quel gentile signore vestito in
abiti settecenteschi? Ho voluto dare il mio contributo per far conoscere
più in profondità il carattere di quell’artista e la storia della sua
arte musicale che con passione ho potuto apprezzare nel corso dei miei
studi e delle esperienze vissute. Del nostro celebre compositore
l’Italia e la Francia rimpiangono oggi la perdita. Leggendo la sua
storia si avrà prova di quella lotta tra Natura e Fortuna delle quali i
grandi uomini sono quasi sempre oggetto e vittime. La Natura li dota al
tempo stesso sia di quello che li eleva e li nobilita, sia di ciò che
dovrebbe renderli felici. La Fortuna interviene spesso invece a turbare
l’opera della Natura e non potendo agire su ciò che li rende superiori,
si rifà su ciò che potrebbe renderli felici. Durante la lettura, e
proprio per facilitarne la comprensione, ho evidenziato con colori
diversi i personaggi storici e la terminologia musicale usata, che si
troveranno infatti spiegati nel glossario. A corredo inoltre una pagina
divertente (“Lo Sapevi?”) per sapere curiosità su Niccolò Piccinni e il
suo periodo storico. Proprio per lo sviluppo italo-francese della vita
del nostro Niccolò, il volume è stato concepito bilingue per avvicinare
i ragazzi di queste due culture.
Angelo Pascual
De Marzo |