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Svelati ad Asolo i
taccuini segreti di Freya Stark la grande scrittrice e l’avventurosa
esploratrice
si rivela un'eccellente artista
Fortemente voluta dal cenacolo delle “Freyadi”, ovvero dal circolo di
amiche ed estimatrici che l’hanno frequentata negli anni asolani, dal 27
settembre al 23 novembre, Freya Stark tornerà nella sua Asolo,
protagonista in “Vaghe stella dell’orsaÉIl viaggio sentimentale di Freya
Stark”. La mostra, curata da Annamaria Orsini coadiuvata da un piccolo
gruppo di collaboratrici, sarà allestita dal Comune di Asolo nella Sala
della Ragione del Museo Civico della “Città dai cento orizzonti”.
In Inghilterra, dove Freya Stark é venerata come caposcuola di un genere
letterario, il moderno "travel writing" in cui i viaggi vengono
presentati come esperienze mistiche, Freya è un mito. Nella sua Asolo,
dove è arrivata bambina, dove ha festeggiato il centesimo compleanno e
dove riposa accanto ad Elenora Duse, è sopratutto Dame Freya.
Personaggio molto amato dagli asolani, intraprendente, curiosa, anima
brillante e anticonformista, donna vitale, coraggiosa e incredibilmente
ricca di talenti.
Molti i motivi di interesse in questa nuova mostra che viene ad oltre un
decennio da quella dedicata a Freya del 2003, all’indomani della
scomparsa. |
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Innanzitutto perché
l’esposizione documenta un talento segreto, o comunque mai portato alla
ribalta, della grande Dame: la sua capacità di fissare sulla carta e
sulla tela impressioni di viaggio, volti, luoghi, atmosfere. Freya era
figlia di due importanti pittori ed è da loro che ha tratto quella mano
e quell’occhio d’artista che è evidente nelle sue opere, sia che si
tratti di velocissimi schizzi su intensi taccuini di viaggio, che di
opere meditate e di ampie dimensioni.
Un altro talento svelato è quello di Freya per la fotografia. “Ogni
viaggiatore deve saper entrare nello spirito dei luoghi che visita:
perché non si darà mai il caso che nella vita qualcuno possa rivedere lo
stesso panorama due volte”, scriveva Freya ed è ipotizzabile che schizzi
e immagini fotografiche l’aiutassero a catturare e conservare le
suggestioni del momento. Le sue sono immagini che appartengono alla
storia della fotografia e delle grandi esplorazioni.
L’esposizione asolana porta il visitatore fin dentro la sfera più
privata di Freya. Privilegia infatti i “taccuini segreti”, ovvero
disegno di volti, personaggi, paesaggi amici. Di ospiti della sua Villa
innalzata accanto e sopra il Teatro Romano di Asolo. Un meraviglioso
eremitaggio dove venivano a trovarla intellettuali da ogni parte del
mondo, dove a salutare l’amica scendeva la Regina Madre di Gran Bretagna
o soleva giungere per un tè e una passeggiata tra le rose e i famosi
nani del giardino la Principessa Margaret. |
Sono anche immagini
che riportano l'atmosfera e le frequentazioni della dimora avita nel
Devonshire.
A partire dagli anni ’30, drappeggiata con ampi caftani, a dorso
d’asino, cammello e cavallo, se non a piedi, si è inoltrata nei luoghi
meno ospitali e meno battuti dell’Egitto, poi di Siria, Irak, Iran per
spingersi sino alle propaggini dell’Himalaya, ad inseguire le memorie di
Alessandro Magno, le testimonianze delle vie della seta o dell’incenso.
Affrontando anche le zone a più forte rischio, come quella “Valle degli
Assassini” cui ha dedicato uno dei suoi libri più famosi. Esploratrice
avventurosa, forse anche “inviata segreta” del Governo di Sua Maestà,
certo donna decisamente intraprendente, tanto da essere spesso
affiancata al più popolare Lawrence d’Arabia.
Sempre in tema di fotografia, la mostra propone una ulteriore
preziosità: le foto realizzate dalle lastre dell’archivio del pittore e
fotografo inglese Herbert Young (1854-1941), grande amico di Freya.
Alcune di esse hanno grande rilevanza poiché documentano la flora e in
particolare le rose del famoso giardino di casa Young in Asolo, poi
divenuta Villa Freya.
Di Freya la mostra propone la dimensione più privata, da salotto intimo:
una sezione è ad esempio riservata al suo ricco corredo di lini, da lei
ricamati, di squisita fattura. Tra di essi, di grande interesse, in
quanto testimonia l’esperienza vissuta come crocerossina sul Carso,
durante il 1° Conflitto Mondiale, è una lunga striscia di lino bianco
con applicazioni in pizzo macramè, sul cui bordo sono ricamati i nomi di
alcune crocerossine sue amiche insieme a quelli di illustri personaggi
da lei conosciuti e amati. |
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Scopriamo così che Freya eseguiva ricami e disegni con la stessa
perizia con la quale disegnava le carte geografiche di luoghi sconosciuti e con
la stessa freschezza e accuratezza di scrittura delle pagine dei suoi famosi
libri. Fondamentale per la realizzazione di questa sezione, ma anche dell’intera
mostra, l’apporto di Anna Modugno, assistente di Freya negli ultimi undici anni
della sua vita e preziosa custode di molte delle sue memorie.
Proprio perché la mostra intende tracciare - nel senso di lasciare tracce - il
ritratto privato di Freya, verranno esposti alcuni dei suoi abiti come il
caffetano in velluto di seta color arancio indossato in occasione
dell’Incoronazione di Elisabetta II d’Inghilterra (1953), alcuni splendidi abiti
realizzati con tessiture seriche orientali per visite a sultani ed emiri e un
burqa in seta verde scuro completamente plissettato sulle spalle. Qualche
oggetto personale e curioso: un piccolo tavolo, la sua tazza da tè, il suo
minuscolo astuccio porta aghi, la sua macchina da scrivere insieme a molti dei
suoi libri arricchiscono l’esposizione che come dichiara il titolo narra “il
viaggio sentimentale” e interiore di questa erudita e avventurosa viaggiatrice.
VAGHE STELLE DELL'ORSA...Il viaggio sentimentale di Freya Stark
Asolo, Museo Civico - Sala della Ragione (via Regina Cornaro n. 74), dal 27
settembre al 23 novembre 2014. Orario Venerdì 15.00-19.00/Sabato e domenica
10.00-19.00 . Ingresso:gratuito. Mostra promossa ed organizzata dal comune di
Asolo – Assessorato alla Cultura in collaborazione con Regione del Veneto –
Assessorato alla Cultura. A cura di Annamaria Orsini; direzione della Mostra
Chiara Carinato e Orietta Dissegna. Progetto e Allestimento Corde Architetti
Associati. Catalogo e saggio critico a cura di Annamaria Orsini, edito da Antiga.
Info: Ufficio Cultura di Asolo0423/524637 - HYPERLINK "cultura@comune.asolo.tv.it
"cultura@comune.asolo.tv.it
HYPERLINK
"https://www.asolo.it
"www.asolo.it
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