Invasioni di campo
Museo Archeologico di Amelia
28 giugno – 13 luglio 2014
Si va dalla pittura astratta e informale
fino ad una figurazione neo-impressionista. Il Museo Archeologico di
Amelia ancora una volta apre i suoi spazi all’arte contemporanea.
“Invasioni di campo. Un percorso tra archeologia e arte contemporanea” è
il titolo della mostra, aperta dal 28 giugno al 13 luglio (dalle ore
10.30 alle ore 13.30 e dalle ore 16.00 alle 19.00, lunedì chiuso). Una
quindicina di artisti di diverse generazioni e scelte espressive
propongono una riflessione sulla ricerca artista italiana e le sue
diverse sfaccettature. Il percorso espositivo si snoda in due sezioni e
colloca le opere, tra i preziosi reperti del Museo, considerato sempre
più come uno spazio permanentemente aperto a sollecitazioni esterne. Si
inizia nella Sala di Piermatteo d’Amelia. A dialogare con questo grande
pittore umbro del Rinascimento le opere di Nuccia Amato Mocchi,
una pittura segnica e altamente simbolica. La mostra prosegue al primo
piano del Museo. Paolo Cannucciari si sofferma con un simbolismo
evocativo e lirico su un mondo naturale e psichico; Stefano
Sorrentino recupera, con una tratto elegante, antichi manoscritti;
Angela Scappaticci rilegge e risemina i passi della pittura
materica. Di lettura diversa le opere di Gelsomina Rasetta,
lavorate con impasti di colori e sovrapposizioni di foglie dipinte in
oro e i quadri di Franca Buscaglia, una colonna sonora di
vibrazioni cromatiche. A coinvolgere ulteriormente i visitatori uno dei
dipinti di Antonella Pernarella, “Arcobaleno”, dal segno nitido e
dai colori accesi e le tele di Maria Ceccarelli, in arte Mac,
focalizzate sulle potenzialità espressive del segno-colore. |
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