Castagne in passerella, a Casale, nella prima domenica di febbraio.
In programma la tradizionale «Sagra dei biligòcc», cioè la festa della
castagna affumicata e bollita, i «biligòcc» appunto, che qui a Casale, e
più in generale in Valle del Lujo, hanno trovato la loro patria di
elezione, grazie al Gruppo Culturale «Amici di Casale».
Ecco, il procedimento.
Dapprima, in autunno, si scelgono le castagne: non tutte, infatti, si
prestano alla «mutazione». Le migliori sono le «ostane» e le «careàne»,
dolci e di buona pezzatura.
Dopo la selezione, vengono poste sull’affumicatoio,un ampio locale dove,
all’altezza di tre metri, è collocata una graticola («grat»), costruita
in legno di «nes» (ontano) o di castagno, su cui vengono distese le
castagne.
Sotto il graticcio, si apre la stanza del fumo, un secondo locale dove
si espande un fumo denso e profumato, proveniente da un fuoco che brucia
nella sottostante «stanza del camino» (qui, siamo solitamente a pian
terreno).
Le castagne vengono rimestate due volte al giorno con i rastrelli. Non
si devono bruciare, infatti. E così si va avanti per circa 40 giorni. |
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