Roberto Sebastian Echaurren MATTA (Santiago, Cile, 1911 –
Civitavecchia, Italia, 2002)
Nato a Santiago del Cile, dopo gli studi in architettura Roberto Sebastian Matta
si dedica alla pittura a partire dal 1934 quando si trasferisce a Parigi. Gli
incontri di questi anni sono stimolanti e fondamentali: nella capitale francese
lavora per Le Corbusier, a Madrid entra in contatto con intellettuali del
calibro di Federico Garcia Lorca e a Londra frequenta Walter Gropius. Ma è a
Parigi che conosce André Breton e Salvador Dalì, aderendo e dando impulso alla
nascita del Surrealismo. Allo scoppio della Seconda Guerra Mondiale accetta
l'invito dell'amico Marcel Duchamp e si trasferisce a New York dove si inserisce
nell'ambiente cosmopolita, rivestendo un ruolo di primo piano per la generazione
di artisti successiva che avrebbero poi dato origine all'Espressionismo Astratto
americano. I rapporti con questi artisti, e con i surrealisti rimasti a Parigi,
sono però destinati a incrinarsi quando Matta è accusato di aver provocato il
suicidio di Gorky per avere avuto una relazione con sua moglie. Alla fine degli
anni Cinquanta, Matta è già un artista di fama internazionale, mentre nel 1971
la rivista francese Connaissance des Arts, lo colloca nella top ten dei
dieci migliori pittori contemporanei del mondo e nel 1985 il Centre Georges
Pompidou gli consacra una grande retrospettiva. Nel 1990 torna a Parigi passando
dei periodi in Italia a Tarquinia, dove installa uno studio, una scuola di
ceramica e una sala di esposizioni. Si spegne a Civitavecchia nel 2002.
Le sue opere sono conservate in alcuni dei più importanti musei del mondo, solo
per citarne alcuni: il Museum of Modern Art di New York, il Centre Pompidou a
Parigi, il Fine Art Museum di San Francisco e la Galleria d'Arte Nazionale di
Roma.
Gordon MATTA-CLARK (New York, USA, 1943 – 1978)
Gordon Matta-Clark è un artista americano attivo durante gli anni Settanta e
meglio conosciuto per i suoi "building cuts", edifici tagliati: trasformazioni
sculturali di edifici abbandonati realizzati attraverso tagli e smantellamenti
di siti architettonici strutturati. Figura catalica del decennio per la storia e
lo sviluppo di SoHo a New York, la sua arte mette in discussione lo stesso
statuto di opera d'arte. Utilizzando la performance come metodo espressivo
preferenziale, la gran parte del suo lavoro si basa su frammenti architettonici,
oggetti decomposti, ma anche esperimenti culinari giunti oggi a noi attraverso
una serie documentazione fatta di video, foto e films. Operativo sia negli Stati
Uniti che in Europa, la prematura scomparsa a soli trentacinque anni non gli ha
impedito di diventare una superstar sulla scena internazionale dell'arte
contemporanea. Le opere di Matta-Clark sono infatti presenti in grandi
collezioni pubbliche: il Metropolitan Museum of Art e il MoMA di New York, il
Museum of Contemporary Art di Chicago, il MoCA di Los Angeles, il Museum van
Hedendaagse Kunst Antwerpen ad Antwerp, il San Francisco Museum of Art, lo
Smithsonian American Art Museum a Washington DC, il Solomon R. Guggenheim Museum
di New York, lo Stedelijk Museum di Amsterdam e il Whitney Museum of American
Art di New York.
Pablo ECHAURREN MATTA (Roma, Italia, 1951)
Pablo Echaurren ha iniziato a dipingere a diciotto anni ed è stato presto
scoperto da Arturo Schwarz. Sul background della pop art, dell'arte povera, del
minimalismo e dell'arte concettuale, ha incominciato a sviluppare il suo
universo lessicale agli inizi degli anni Settanta quando si dedica a vari temi:
dal mondo delle miniature ai segni del mastro giapponese Hokusai, dalle
citazioni dal mondo del fumetto di Roy Lichtenstein alle immagini dei libri
scientifici sulla storia naturale, la zoologia e la botanica. In un secondo
tempo il confronto con l'eredità iconografica della storia dell'arte si espande
in un dialogo costante con le avanguardie: il Futurismo, il Dadaismo, il
Cubismo, lo stesso Surrealismo che rivista con l'occhio di un abitante del
villaggio globale, nutrito di messaggi delle telecomunicazioni e dei mass media.
L'arte di Pablo Echaurren si muove in molte direzioni, in salti costanti, dai
dipinti ai collage, dalle copertine dei libri e dei fumetti alle ceramiche, ai
video, ai testi. Si impone così l'idea dell'artista-artigiano in tutti i campi,
indipendentemente dalle barriere e dalle gerarchie che di solito confinano
l'attività creativa. La relazione tra Pablo e i giovani è sempre molto stretta e
lo stesso si dica per i movimenti sociali. Autore di saggi, romanzi e brevi
racconti, Pablo ha anche publicato una serie di biografie illustrate, dedicate a
Filippo Tommaso Marinetti, Picasso, Ezra Pound ed altri.
Fondazione Querini Stampalia – Area Scarpa
Nel 1949 il Consiglio di Presidenza della Fondazione Querini Stampalia
decise di dare inizio al restauro di alcune parti di Palazzo Querini. Manlio
Dazzi, direttore della fondazione, affidò a Carlo Scarpa il compito di
risistemare il piano terra ed il giardino sul retro del palazzo che si trovava
in uno stato di estremo abbandono e degrado. Il progetto fu realizzato solo più
di dieci anni dopo, sotto la direzione di Giuseppe Mazzariol, amico e
sostenitore del maestro veneziano.
Il progetto di restauro di Scarpa parte dall'eliminazione dell'apparato
decorativo ottocentesco, dal risanamento statico e conservativo delle murature,
dall'accurata pulitura degli elementi architettonici esistenti per articolarsi
attraverso quattro temi fondamentali: il nuovo ponte di accesso, l'ingresso, il
portego ed il giardino, quattro luoghi uniti da un percorso, le cui tappe sono
anticipate visualmente sin dal campiello antistante il canale, dal quale è
possibile intravedere scorci dell'interno.
Il piano terra del palazzo è infatti permeabile, trasparente, ed il giardino
assume il ruolo di naturale prolungamento del portego.
"L'acqua è assunta come un diaframma orizzontale che gradua le altezze
obiettivamente mutate degli spazi. È in relazione a questi effetti che
l'andamento di tutti i percorsi è stato orientato e svolto orizzontalmente dal
canale al giardino, dalla fronte prospiciente il cancello al retro del palazzo,
come un'unitaria transenna su cui la luce gioca, smaterializzando i residui
plastici di ogni zona per assumerne soltanto il significato cromatico"
Giuseppe Mazzariol,
Un'opera di Carlo Scarpa: il riordino di un antico palazzo veneziano,
in "Zodiac", n. 13, 1964, p. 40.
Galleria d'Arte Maggiore – G.A.M.
La Galleria d'Arte Maggiore G.A.M. è stata fondata nel 1978 da Franco
e Roberta Calarota che hanno costruito il prestigio internazionale
della galleria grazie a una collezione di opere di grande qualità del XX secolo.
La fliglia Alessia si è unita alla galleria diventando direttrice nel
2011 con l'obiettivo di unire la tradizione ad una nuova prospettiva. Con un
approccio innovativo, le mostre presentate nella sede principale a Bologna
mirano a illustrare come l'arte contemporanea scaturisca da un dialogo con
l'arte moderna o già storicizzata.
Da sempre la galleria si occupa di due aspetti fondamentali del mondo dell'arte:
il mercato - partecipando ad alcune delle più importanti fiere internazionali -
e la promozione culturale. Da questa prospettiva si originano le collaborazioni
con importanti musei ed istituzioni in Italia e all'estero (Metropolitan Museum
di New York, Musée d'Art Moderne de la Ville de Paris, etc.), testimonianza
tangibile dell'alta qualità delle opere proposte. Punto di riferimento per
l'arte italiana del Novecento, la Galleria d'Arte Maggiore ha recentemente
collaborato con il museo Estorick Collection of Modern Italian Art di Londra per
la mostra "Giorgio Morandi. Lines of Poetry", l'esposizione più completa
realizzata fino ad oggi, fuori dai confini italiani, sull'arte grafica del
maestro. E, solo per citare alcuni esempi, tra le varie esposizioni curate da
Franco Calarota vanno ricordate la mostra "Silenzi" dedicata all'opera di
Giorgio Morandi dal Museo di Palazzo Fortuny a Venezia, e "Giorgio de Chirico.
Myth and Archaeology" la mostra appena inaugurata con successo alla Phillips
Collection di Washington DC, all'interno dell'anno della cultura italiana negli
Stati Uniti, che presenta al pubblico una preziosa selezione di sculture e
lavori su carta.
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