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Sarà un enorme drago
realizzato dallo scenografo-scultore Gigi Giovanazzi a dare il benvenuto
con le fauci spalancate ai visitatori della grande e spettacolare mostra
estiva “Sangue di drago, Squame di serpente”, rassegna organizzata in
collaborazione con il museo Nazionale Svizzero di Zurigo, che dal 10
agosto permetterà a coloro che attraverseranno le magnifiche sale del
Castello del Buonconsiglio di Trento di scoprire e conoscere attraverso
affreschi, dipinti, sculture, arazzi e preziosi oggetti d’arte un mondo
fantastico fatto di unicorni, draghi, centauri, grifoni, basilischi,
sfingi, serpenti e animali fantastici e inconsueti che ricorrono
costantemente nella mitologia e anche nella iconografia castellana.
Colpiscono infatti i numerosi animali raffigurati negli affreschi che
decorano il castello del Buonconsiglio eseguiti da Dosso Dossi nella
Stua della Famea con le favole di Fedro, o la dama con unicorno, la
scimmia, il serpente che morde l’ Invidia dipinte da Girolamo Romanino o
ancora il bestiario realizzato dal maestro Venceslao nel celebre ciclo
dei Mesi in Torre Aquila o il prezioso erbario medievale conservato in
castello. Scultura, pittura, architettura e disegno, raccontano il mondo
animale, frutto delle fantasie e delle paure dell’uomo. |
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Si potranno ammirare
dipinti, con capolavori di Tiziano e Tintoretto, sculture
rinascimentali, magnifici arazzi con scene marine provenienti dagli
Uffizi e da Palazzo Pitti, preziosi monili d’ oro, oggetti archeologici,
oltre a filmati e scenografie emozionanti, grazie anche all’innovativo
ausilio della realtà aumentata, che stupiranno e conquisteranno il più
vasto pubblico. In una sala il visitatore sarà immerso in un atmosfera
fantastica dove draghi tridimensionali gli si materializzeranno davanti
provocando forti emozioni. La mostra sarà l’occasione per ammirare anche
sfingi e centauri dipinti sia sui vasi a figure rosse e nere greci, sia
nelle tele dei maestri bolognesi del Seicento, il gatto mummificato
egiziano, la fontanella rinascimentale in bronzo con il mito di Atteone,
il Laooconte proveniente dal Museo del Bargello di Firenze, un prezioso
falco in bronzo, una rarissima casula (veste del prete) decorata,
sculture di San Giorgio e il drago. Dagli animali sacri della tradizione
cristiana alla mitologia con Diana cacciatrice a quelle care agli dei:
il cigno, il toro e l’aquila per Giove, il leone per Sansone ed Ercole.
E ancora i veri mostri delle leggende: draghi, chimere, unicorni,
sfingi, mostri marini, centauri e sirene. La rassegna ospiterà anche
alcune opere vitree di famosi artisti contemporanei: tra queste le
incredibili sculture in vetro di Silvia Levenson, artista argentina
famosa in tutto il mondo per le sue opere eleganti ma provocatorie
raffiguranti bambine con la testa di cervo e lupo. |
Nella prima sala si
potrà ammirare il Giardino Fantastico realizzato con gli animali in
vetro di Alberto Gambale dove zebre, tori, cammelli, tartarughe, api e
camaleonti stupiranno per originalità e fantasia. Nemico, preda, cibo,
forza lavoro e mezzo di trasporto, l’animale è anche interprete della
forza della natura primigenia e dell’immaginario nella sfera
magico-religiosa ed eroica. Le eterne questioni della ferinità presente
nell’uomo e dell’antropomorfismo ravvisato nel mondo animale, emergono
attraverso le opere in mostra. Il percorso è dedicato sia ad alcuni
animali reali che nel tempo hanno assunto, spesso anche in termini
transculturali, complessi significati simbolici, sia ad animali
fantastici interpreti di miti, leggende e credenze condivisi o peculiari
di diversi popoli e civiltà. Aquila, leone, serpente, cervo, cavallo e
pesci sono alcuni degli animali reali che danno origine ad esseri che,
in più forme di ibridazione, variabili a seconda di tempi e luoghi, sono
interpreti delle riflessioni, paure, speranze e immaginazione dell’uomo.
Si potranno ammirare le tele del ciclo di Ercole con il drago a più
teste, dipinto magistralmente da Paolo de Matteis, il famoso drago con
due ali serpentine attaccate allo stesso tronco. Questi draghi nacquero
dall'unione tra il multiteste Tifone e la donna-serpente Echidna.
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I figli dei due furono
Chimera, dalla testa di leone e dal corpo di serpente-capra, Cerbero il cane a
tre teste e l'Idra di Lerna, rettile con molte teste che verrà poi ucciso da
Ercole, il quale sconfisse anche Ladone dalle cento teste e Scilla, dai
tentacoli di piovra. Magnifico il dipinto conservato a Castel Thun eseguito a
fine Seicento dal pittore tedesco Dietterlin che raffigura le Tentazioni di S.
Antonio Abate dove draghi lanciano fuoco, un mostro alato regge uno spiedo con
un pollo e serpenti infilzati e serpi fuoriescono dai capelli di una dama
ignuda. La mostra avrà una sezione a Riva del dal titolo «Mostri smisurati» e
creature fantastiche tra i flutti, che intende esporre un ristretto ma
importante nucleo di opere prevalentemente cinquecentesche aventi per tema
creature fantastiche e animali mitici che, nell’immaginario antico, abitavano le
acque dei laghi e dei mari. Il precipuo taglio dato all’esposizione rivana,
rispetto a quella ospitata nelle sale del Castello di Trento, deriva non solo
dalla peculiarità della sede espositiva – la Rocca – circondata dalle acque del
Garda, ma anche dalla presenza nelle prime sale della Pinacoteca, che
ospiteranno la mostra, di un affresco che risale agli anni trenta del
Cinquecento raffigurante Ercole, intento ad uccidere l’Idra, un mostruoso essere
che viveva nel lago di Lerna nella regione greca dell’Argolide.
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Museo Castello del Buonconsiglio
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