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Guccione dipinge l'esterno, la
lontananza, la luce: “dai campi e dal vallone vicino, ai carrubi, fino
all'orizzonte dove il mare s'incontra col cielo”, ma anche “la
solitudine e la malinconia delle pietre, gli alberi dei carrubi feriti e
sanguinolenti, la felicità di un mandorlo in fiore, i sentieri nel mare
infinito”.
“A riguardare le opere di Sonia e Piero – continua Nifosì - in questa
mostra in cui si confrontano, diventano emblematiche di una condizione
antropologica tra maschile e femminile, tra la dimensione interna che è
femminile e una esterna che è maschile, espressa e celebrata negli oli,
nei pastelli, nelle grafiche”.
Sonia Alvarez è nata a Marsiglia da genitori greci. Dopo gli studi
umanistici si è dedicata al disegno, alla pittura e alla scultura,
vivendo tra il Marocco, Parigi e l'Olanda. Nel 1977, con Piero Guccione,
ha trascorso lunghi periodi di lavoro in Sicilia dove si è trasferita
definitivamente nel 1979. Ha preso parte a numerose mostre personali in
gallerie pubbliche e private di notevole prestigio, cui si aggiungono le
collettive alle quali partecipa con il Gruppo di Scicli. |