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Grugni e Crespigne. Le
erbe protagoniste della tavola di Serra de’ Conti
Infusi e
decotti, gustosi primi e secondi piatti golosissimi. Le erbe marchigiane
fanno la differenza in ogni piatto.
Proporre ai visitatori
un’esperienza sensoriale a tutto tondo, attraverso un’offerta che
comprende la degustazione di piatti di qualità, aule didattiche
all’aperto per adulti e bambini e la visita al Museo delle Arti
Monastiche, il tutto seguendo due fili conduttori precisi: le erbe nella
cucina delle monache e le secolari abitudini delle massaie
dell’entroterra marchigiano.
E’ quello che propone
“Grugni e Crespigne”, in programma il 10 marzo a Serra De’ Conti nelle
Marche, in provincia di Ancona, un vero e proprio tour alla scoperta
delle erbe, del cibo fresco e dei sapori veri, che intende raccogliere
tutti gli stimoli che possono giungere dalla lettura approfondita dei
quaderni di cucina delle monache. Nell’era post-industriale, in cui è
vivo il dibattito sulle nuove “esigenze dietetiche” e sulla
destrutturazione del cibo, “Grugni e Crespigne” propone un ritorno al
passato e alla genuinità dei sapori di un tempo.
A misurarsi con la
cucina saranno cinque ristoranti, i cui chef metteranno sulla tavola
menù della tradizione storica e della cucina delle monache del Monastero
locale, studiato anche per gli aspetti gastronomici da diversi
ricercatori contemporanei. |
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Si va dallo sformatino
di ricotta con erbe di campo al pasticcio di maccheroni al ragù bianco e
speragne, dalla crema di cicerchia con erbe di campo e guanciale saltato
agli gnocchi di patate con burro e santoreggia. E ancora: uova
strapazzate con salsiccia e mentrasto, tagliolini al farro con guanciale
e finocchietto selvatico, filetto di suino in crosta di pane e
tarassaco. Insomma, ce n’è per tutti i gusti. Le erbe la fanno da
padrone anche nei dessert, con torta di zucca e malva, semifreddo al
rosmarino o torta di pere con salsa alla menta.
Al pranzo è abbinato
il biglietto gratuito di ingresso al Museo delle Arti Monastiche “Le
Stanze del Tempo Sospeso”, fondato dieci anni fa a Serra de’ Conti, una
struttura unica nel suo genere che “racconta” oltre cinque secoli di
vita claustrale, attraverso gli oggetti della vita quotidiana e delle
attività manuali – dalla colorazione degli abiti al cucito - oltreché,
naturalmente, la vita spirituale delle monache.
Ma anche il resto
della giornata riserva una serie di appuntamenti di notevole interesse.
Al mattino, famiglie e bambini sono invitati all’aula didattica
all’aperto curata dal prof. Fabio Taffetani, docente di Botanica
all’Università Politecnica delle Marche, che nell’ambito di una
piacevolissima passeggiata in campagna spiegherà il ciclo di vita delle
migliori erbe da utilizzare in cucina, da quelle più note a quelle ormai
“dimenticate”. |
Dopo pranzo, nella splendida
cornice del chiostro di San Francesco, in collaborazione con le strutture
associate al settore del biologico, verrà allestito il mercatino delle erbe
spontanee; un’occasione imperdibile per conoscere e provare ortaggi, essenze
profumate, tinte naturali, e per capire quanto si può raccogliere dalla natura
senza andare al supermercato, contribuendo ad un’alimentazione naturale e al
risparmio sulle spese alimentari. Alle 17, infine, presso la Grotta de’ Padronsi
in piazza Gramsci, la condotta Slow Food dei Castelli di Jesi proporrà un
laboratorio del gusto su infusi e decotti.
Il nome della manifestazione,
“Grugni e Crespigne”, trae spunto dal libro “Rugni, sporagne e crespigne” del
prof. Taffetani, esperto e studioso del settore e fondatore dell’Accademia delle
erbe spontanee. Con questa iniziativa sperimentale, Serra dè Conti vuole
confrontarsi con la storia gastronomica territoriale e con l’attualità,
proponendo una giornata formativa e divertente, per raccogliere erbe e pranzare
insieme sulle colline del verdicchio, per visitare un museo unico in Italia e
scoprire nuovi itinerari turistici.
Info:
Data – 10 marzo
Luogo – Serra de' Conti
Telefono - 3408505381
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