LEO GULLOTTA –
l’interprete
Diviso tra teatro, cinema,
varietà e fiction televisiva, la caratteristica più immediata nell’arte di Leo
Gullotta è la poliedricità, vissuta come moltiplicazione espressiva.
Essa non è solo frutto di una
padronanza tecnica formidabile o di naturale predisposizione ad affrontare
diversi codici interpretativi, è anche il risultato di una vera e propria scelta
di vita, di una curiosità inesauribile per le varie esperienze dello spettacolo,
di una generosità umana e professionale che lo porta a superare i confini delle
specializzazioni e delle formule e a frequentare piuttosto i territori delle
contaminazioni.
Senza indulgere a snobistiche
classifiche di merito, il varietà televisivo, il cabaret, la pubblicità e il
doppiaggio sono stati per Leo Gullotta impegni artistici da affrontare con
l’altrettanta serietà dei film di Giuseppe Tornatore, Nanni Loy, Ricky Tognazzi,
Maurizio Zaccaro o il grande teatro di prosa di Luigi Pirandello, William
Shakespeare, fino a Giuseppe Patroni Griffi, diretto da Fabio Grossi,
collezionando negli anni grandi successi al botteghino e numerosi e prestigiosi
premi, dai tre David di Donatello ai quattro Nastri d’argento, senza dimenticare
tra i tanti altri, il premio Flaiano per il teatro e il premio De Sica alla
carriera. Riconoscimenti meritati, in una carriera lunga 53 anni, vissuta con
vigile intelligenza, senza tradire frenesie e ansie di successo, ma con una
simpatia umana e una voglia di esserci e regalare emozioni, che non accennano a
diminuire.
FABIO GROSSI –
il regista
Debutta come
attore in teatro nel 1977, lavorando in seguito, in cinema, televisione, radio,
passando per il doppiaggio e la pubblicità. Ha collaborato con alcuni dei più
importanti registi italiani: in teatro da Ronconi a Puecher, da Fenoglio a Nanni
a Navello, in cinema da Nanni Loy a Paolo Sorrentino, fino a Renzo
Martinelli. Negli ultimi anni, pur continuando la professione d'attore, i suoi
interessi si sono rivolti alla drammaturgia e alla regia teatrale, firmando, dal
2004, numerosi spettacoli di prosa di grande successo di pubblico. Con
l’antesignano “Prima della Guerra”, ricordiamo “L’Uomo, la Bestia e la Virtù” e
“Il piacere dell’onestà” di Luigi Pirandello, interpretati da Leo Gullotta e
prodotti dal Teatro Eliseo di Roma, e "La Commedia degli Errori" di William
Shakespeare al Globe Theatre di Villa Borghese, sotto la direzione artistica di
Gigi Proietti. Negli anni a seguire, saranno ancora due commedie shakespeariane
a regalargli nuovi grandi successi. Firma la regia de “Le Allegre Comari di
Windsor” e “Sogno di una Notte di Mezza Estate”, che vedono sempre Leo Gullotta
nelle vesti di grande interprete protagonista. Importante e proficua è anche la
sua attività di drammaturgo: “Ecce Homo”, “Figlio di madre vedova”, “In ogni
vita la pioggia deve cadere”, “Gender Gangup Here”, “Lapilli” e “L’enigma
dell’amore”, sono alcuni dei testi da lui scritti e poi portati in scena.
L’ultimo grande progetto che lo vede impegnato è “Prima del silenzio” di
Giuseppe Patroni Griffi, che inaugurerà la stagione 2013/2014 del Teatro Eliseo
con protagonista Leo Gullotta. Infine, è ideatore e regista di un
film-documentario, di prossima uscita, intitolato “Un sogno in Sicilia”, che
affronta, attraverso le esperienze di quattro giovani attori, l’attuale
situazione artistica/occupazionale giovanile.
GIUSEPPE PATRONI GRIFFI (1921-2005)
La vera passione
di Patroni Griffi fu la scrittura, con essa il teatro. Nonostante questo non
volle essere omologato alla comunità dei teatranti della quale non condivise
spesso i contenuti e i comportamenti. La sua scrittura teatrale era in grado di
segnare un “legame imprescindibile con la natura stessa degli attori e della
scena cui essa è destinata”. Questo accadeva poiché per Patroni Griffi la
drammaturgia era l’arte sopraffina, superiore a tutte le altre, dove la
difficoltà maggiore consisteva nel descrivere appieno un personaggio in poche
righe, renderlo comprensibile.
La sua capacità
analitica era mossa innanzitutto dal suo amore per il teatro e dalla sua
sensibilità, che cercava di essere il punto di partenza per arrivare al
pubblico, per creare un’attività teatrale di spessore intellettuale e civile,
muovendo dalla realtà di emarginazione che conosceva bene, con una lucidità
coraggiosa dalla quale si evinceva tutta la sua preparazione culturale, che lo
portava a trattare temi d’attualità per la prima volta nel Novecento.
La spinta
definitiva al suo debutto come drammaturgo la ebbe nel momento dell’incontro con
una compagnia adatta a rappresentare i suoi lavori, a divenire fonte delle sue
ispirazioni: la Compagnia dei Giovani.
Prima del
silenzio
fu rappresentata nel 1979 per la prima volta al Teatro Eliseo di Roma, per la
regia di Giorgio De Lullo e con Romolo Valli, Fabrizio Bentivoglio, Fulvia Mammi,
Franco Scandurra e Matteo Corvino. Si consacrava la forza della parola, nella
quale Patroni Griffi aveva tanto creduto, per rappresentare il binomio tra la
generazione adulta, che scontava gli errori del passato e quella dei giovani,
con gli errori del futuro.
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Opere di
Giuseppe Patroni Griffi
Teatro:
Giuseppe Patroni
Griffi scrisse nel 1958 D’amore si muore, per e con i “Giovani”,
che vide la sua prima rappresentazione al Teatro La Fenice di Venezia il 25
giugno del 1958, al XVII Festival Internazionale della prosa. La regia fu curata
da Giorgio De Lullo, le scene da Pier Luigi Pizzi. Le musiche erano di Lelio
Luttazzi. La compagnia, oltre a Rossella Falk, Elsa Albani e Giorgio De Lullo,
era composta da Annamaria Guarnieri, Romolo Valli, Umberto Orsini, Gino Pernice,
Ferruccio de Ceresa.
Sempre nel 1958
scrive insieme a Franca Valeri, Vittorio Caprioli e Enrico Medioli la commedia
Lina e il cavaliere.
Un’altra opera
nata dal sodalizio con la Compagnia dei Giovani fu Anima nera, che
inizialmente scritta per essere rappresentata da Marcello Mastroianni, invece
impegnato in altri progetti lavorativi.
Rappresentata
per la prima volta nel 1960 al Teatro Donizetti di Bergamo per la regia di
Giorgio De Lullo con Paolo Ferrari, Anna Maria Guarnieri, Rossella Falk, Elsa
Albani, Nora Ricci.
In seguito
arrivò In memoria di una signora amica, che debuttò, per la regia
di Francesco Rosi, nel 1963 al Teatro La Fenice di Venezia, al XXII Festival
Internazionale del Teatro di Prosa, interpretato dalla Compagnia Italiana di
Prosa con Lilla Brignone, Pupella Maggio e Giancarlo Giannini.
Nel 1967 Patroni
Griffi lasciò il segno scrivendo Metti, una sera a cena, il suo
più grande successo, definito da De Monticelli la commedia di clan, e
introdusse degli elementi nuovamente anticonvenzionali contro il conformismo
dilagante.
Fu rappresentato
per la prima volta nel 1967 al Teatro Eliseo di Roma per la regia di Giorgio De
Lullo con Rossella Falk, Romolo Valli, Elsa Albani, Carlo Giuffrè e Umberto
Orsini.
Nel 1974 con
Persone naturali e strafottenti, continuò l’indagine sull’uomo.
Proseguiva così il divario tra la scrittura di Patroni Griffi e il movimento di
sperimentazione teatrale che dilagava negli anni Settanta in Italia.
Nel 1982 firmò
sia testo che regia di Gli amanti dei miei amanti sono miei amanti,
con Adriana Asti, e di Cammuriata -canti di malavita - ,
con Leopoldo Mastelloni.
Cinema:
Nel 1962 Umberto
Orsini recitò nella sua prima regia Il mare, che
partecipò al Festival del Cinema di Venezia; oggi rivalutato e premiato al
London Film Festival.
Nel 1969 tornò
alla ribalta con Metti una sera a cena (con Trintignant,
Bolkan, Musante, Girardot, e Capolicchio) e Addio fratello crudele
nel 1971 con Fabio Testi e Charlotte Rampling.
Nel 1974 firma
la regia di Identikit con Elisabeth Taylor.
Nel 1975 dirige
Divina creatura con Marcello Mastroianni, Terence Stamp e Laura
Antonelli.
Nel 1985 Patroni
Griffi diresse La Gabbia con Musante, Antonelli e Florinda Bolkan.
Ballate,
racconti e romanzi:
Nel 1950 compone
per la radio la ballata Il mio cuore è nel sud con musiche di Bruno
Maderna.
Il 1955 è l’anno
dei sui primi racconti: Ragazzo di Trastevere, D’estate con la barca
e Un ospite di passaggio.
Nel 1975
pubblicò il suo primo romanzo: Scende giù per Toledo, e nel 1977 Gli
occhi dei giovani, una raccolta di racconti.
Nel 1983 scrisse
D’estate con la barca.
Nel 1987 arrivò
anche la stesura di un altro romanzo: La morte della bellezza.
Il 1992 fu un
anno molto intenso per Giuseppe Patroni Griffi, la sua versatilità diede alla
luce il romanzo Del metallo e della carne.
Allium,
il suo ultimo romanzo fu pubblicato nel 2001.
Tournée Prima del
Silenzio
Dal 15 al 17 ottobre Teatro
Masini di Faenza
Dal 22 ottobre al 17 novembre
Teatro Eliseo di Roma
Dal 20 novembre al 1 dicembre
Teatro Mercadante di Napoli
Dal 10 al 15 dicembre Teatro
Nuovo di Verona
Dal 4 al 5 gennaio Teatro
Della Fortuna di Fano
Dal 7 al 12 gennaio Teatro
Verdi di Padova
Dal 14 al 16 gennaio Teatro
Fraschini di Pavia
Dal 22 gennaio al 2 febbraio
Teatro Franco Parenti di Milano
Dal 4 al 9 febbraio Teatro
Carignano di Torino
Dal 13 al 16 febbraio Teatro
Diego Fabbri di Forlì
TEATRO ELISEO
via Nazionale,
183 00184 Roma
T.(centralino)
06 488 721
T.(botteghino)
06 4882114 | 06 48872222
ORARI : martedì, giovedì, venerdì ore
20,45;
mercoledì e domenica ore 17 (mercoledì 13 novembre ore 20,45). sabato
ore 16:30 e 20:45 (sabato 26 ottobre solo ore 20,45)
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