La regia di Nadia Baldi
dà vita ad un set della memoria e del ritorno represso, facendo dell’Io
narrante-Herlitzka il baricentro di un passato attivo che torna a reclamare i
suoi diritti. La regia introduce ad “assecondarlo” una figura femminile
inesistente nel romanzo, di cui non v’è certezza di identità, figura motore
interpretata da Marina Sorrenti.
In un luogo adimensionale,
l’Io Bernhard sopravvissuto alla fine di Gould e al suicidio di Wertheimer,
compie un’impietosa anatomia delle anime, lottando contro le parole, contro il
fantasma della mediocrità, contro la morte e la vita, con una passione e un
calore scientifici, crudi e tragicomici. La messinscena, con le ambientazioni
videografiche di Davide Scognamiglio e le musiche di Marco Betta, invita il
pubblico ad entrare nella più profonda seduta analitica che la letteratura abbia
prodotto nell’ultimo secolo. Il successo, il fallimento, le speranze, le
disillusioni, l’amore per chi si odia e l’odio per chi si ama, le creature di un
passato che non passa, attraverso il corpo di Berhard –Herlitzka con
stupefacente vivezza, allineandosi al genio di Bach, come la ricerca delle
variazioni infinite sull’essere e sul vivere.
Orari recite:
lunedì, martedì, giovedì, sabato 20.45 | mercoledì e domenica 17.00
Maya Amenduni
Ufficio Stampa Teatro Eliseo
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