Amo le donne senza
poter essere uomo.
Tu sei il Grande
Mago, creatore di ogni cosa. Io in te ci credo e ti domando:
Perché? È stato
davvero un errore oppure è un castigo?
Non posso stare
qui, fermo davanti ad uno specchio deforme.
A scuola sono più
strano di un finocchio, al negozio dove lavoro più pericoloso di un
rapinatore -per questo sto per essere licenziato - mio padre è morto per
non vedermi, mia madre si sente un falegname di comodini difettosi.
E Anna?
Diceva di amarmi
come sono. Ne era sicura.
Allora perché non
accetta quello che sto facendo?
Non importa quanto
è lungo e pauroso il viaggio.
Io ho deciso: non
resterò qui, a fare la cavia da torturare.
Rimedierò
all’errore e diventerò quello che sono.
Forse sarò solo
alla fine del cammino.
Forse questo è il
mio destino.
E tu Simone?
Perché mi guardi in
quel modo?
Hai paura perché
non sono come gli altri papà?
Eppure ti amo più
di ogni altra creatura del Grande Mago.
Vittorio Moroni |