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L'
Associazione Culturale Intro
presenta
AMARO
CALAMARO
SAPORE
IGNARO
scritto
e diretto da Marcello Paesano
con
Marcello Paesano, Valeria Panepinto,
Sara
Spelta, Max Zanuzzi
dal
14 novembre al 1 dicembre 2013
TEATRO
DUSE
via
Crema 8
Dal 14
novembre al 1 dicembre,
dal giovedì alla domenica, è in scena al Teatro Duse di Roma
Amaro Calamaro – Sapore Ignaro scritto da Marcello
Paesano. Lo spettacolo, interpretato dallo stesso autore con
Valeria Panepinto, Sara Spelta e Max Zanuzzi è in
scena dal giovedì alla domenica |
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Questa è la
storia di un calamaro. Mascherato da digestivo di fine pasto il calamaro
si avventura nella pericolosa missione di compromettere la fraterna
amicizia tra due vecchi compagni di banco. E' sera. Siamo in casa
Sorrisini, dove si sta per consumare una sfarzosa cena a base di pesce e
chiacchiere. Casa Sorrisini è ben arredata e accogliente, un orgoglio
per Elena, la proprietaria. Come ospiti gli amici Riserva, prossimi, si
spera, alle nozze. La coppia Riserva pensa di sposarsi ma continua a
rimandare. Ragiona sul da farsi e poi.... La serata è organizzata ad hoc
per festeggiare l'entrata in commercio del nuovissimo e rivoluzionario
"Amaro Calamaro -Sapore ignaro", una casuale e fortunata
invenzione del padrone di casa, Ettore.
Tutto è
buono, tutto è bello, tutto è al posto giusto. Ma qualcosa non quadra,
comincia ad andare storto come un signore con una gamba più corta
dell'altra. E tutto, lentamente, cade.
NOTE DEL
REGISTA
Il mio scopo più importante che intendo raggiungere è
quello di un equilibrio tra i personaggi, tale da mantenere sempre alta
la tensione in scena prima del “botto finale”. La tensione è data dal
non detto, da tutto quello che non è testo, che arriva al pubblico per
vie traverse e non percettibili alla coscienza: attraverso le azioni, i
movimenti ma soprattutto gli stati d’animo dei personaggi in scena.
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Ragion per cui il lavoro sulla recitazione, e quindi degli attori, e quindi mio
nel guidarli, è fondamentale in questo percorso. L’obbiettivo è quello di non
svelare il benché minimo segreto finché non si è costretti dal testo. Questo
lavoro, apparentemente semplice, richiede forte controllo e consapevolezza delle
proprie corde da parte degli attori.
Il
mio impegno, invece, in altro non consiste se non nel mettere gli interpreti
nella giusta direzione in fase di analisi di testo e di creargli attorno, con
strumenti più tradizionalmente intesi come registici, delle condizioni
favorevoli all’energia data dalle circostanze narrative.L’allestimento ed il
disegno luci saranno essenziali, per far strada al lavoro dell’attore e
lasciargli tutta l’attenzione e concentrazione che merita.
Per
questa parte del lavoro (così come in fase di scrittura) mi sono ispirato molto
al testo teatrale di Yasmina Reza “Il Dio del massacro”, nonché ovviamente alla
sua trasposizione cinematografica con la Regia di Roman Polanski, “Carnage”,
splendidamente interpretata dagli attori. Un altro modello, per la semplicità di
scrittura e la leggerezza di rappresentazione, è stato il film “Cena tra amici”
di Alexandre de La Patellière e Matthieu Delaporte. Anche questo tratto da un
opera teatrale.
Amaro
Calamaro è un testo di follia. Un testo che rappresenta al meglio, e in maniera
semplice e divertente, la vita quotidiana. Non per le azioni che si compiono, ma
per l’umana tendenza che sono sicuro tutti abbiamo su questa terra e in
particolare nel mondo civilizzato: la tendenza a mentire. Mentire per
nascondersi. Perché non si ha il coraggio di fronteggiare un problema di coppia. |
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Perché
si sente di avere il diritto di essere felici come gli altri. Perché si è
convinti che la vita è stata troppo ingiusta nei propri confronti. Mentiamo
continuamente, a estranei così come alle persone più care. Mentiamo per
sopravvivere. Per quanto drammatica e forse tragica questa tesi possa sembrare,
personalmente la trovo alquanto spassosa! La bugia, o la semplice voglia di
dirne una o cento, è il seme delle complicazioni relazionali, dei conflitti.
Che, letta nel giusto modo, può dar vita a una rete di interminabili
sotterfugi.Come ogni bugia che si rispetti, la regola è renderla credibile.
Per
quanto riguarda la scrittura mi sono affidato alla mia irrefrenabile voglia di
lasciarmi andare. Dopo mesi di appunti, ricerche e ragionamenti ho abbandonato
le strutture per affidarmi alla consequenzialità del mio cervello. A differenza
dei miei precedenti lavori, dove mi sono costretto a seguire delle linee guida
facendo sì che tutto torni e che tutto abbia un chiaro senso ai fini narrativi,
in questo caso ho osservato la vita, mi sono posto delle domande sui nostri modi
di agire scoprendo, con mia grande paura nonché divertimento, che tutto sono
fuorché prestabiliti. Credo che sia proprio questa la chiave di lettura più
azzeccata per questo testo. Non cercare di chiudere il cerchio, né di far
quadrare le cose. Semplicemente lasciarsi andare al concatenarsi dei dialoghi da
una narrazione costruita ad una narrazione istintiva. D’altronde, nella vita, le
parentesi che rimangono aperte sono tante e fin troppo della nostra esistenza
rimane misteriosamente inspiegabile.
Marcello Paesano
AMARO CALAMARO –
SAPORE IGNARO
scirtto e diretto
da Marcello Paesano
con Marcello
Paesano, Valeria Panepinto, Sara Spelta, Max Zanuzzi
TEATRO DUSE
dal 14 novembre e 1
dicembre 2013
dal giovedi al
sabato ore 20.45
domenica 17.45
biglietti 13.00
intero; ridotto 10.00; tessera associativa 2.00
info e prenotazioni
06.70.30.59.76 oppure 3493346167
Ufficio stampa
Rocchina Ceglia
mail:rocchinaceglia@gmail.com
cell.3464783266
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