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Un concerto
di voci, voci che cantano, si accavallano, voci in musica. Voci sul
testo di Pirandello che diventa un pentagramma. Un Pirandello così,
probabilmente, non si era ancora fatto.
Il treno ha
fischiato
è una analisi, insieme allo spettatore, della novella – poco
rappresentata in teatro se non come studio per attori - del grande
autore italiano.
Lo
spettacolo racchiude stili e influenze artistiche di diverse astrazioni
e luoghi. Letteratura, musica, danza e teatro si sposano e si fondano
insieme grazie ad un allestimento attento per creare un vero e proprio
disegno sinfonico. La colonna sonora originale composta dal gruppo DLD
di Los Angeles, con origini partenopee, ha il compito di dare una
ulteriore forza all’opera e allo spettacolo stesso.
In un luogo
e in un tempo non esplicitamente precisati, il protagonista, l'impiegato
Belluca, è ricoverato all’ospizio perché ha dato segni di follia.
Impiegato rispettoso e infaticabile, gravato da una penosissima
situazione familiare, ha mancato improvvisamente ai suoi doveri,
manifestando atteggiamenti sorprendenti di ilarità e trasgressione.
Richiestagli la causa di una simile variazione comportamentale, fornisce
una risposta incredibile: “Il treno ha fischiato”. All'ospizio è
visitato da un vicino di casa (il personaggio che funge da narratore)
che capisce la portata dell’evento: il fischio del treno ha scosso
l’abituale stordimento di Belluca inducendolo a ribellarsi allo
squallore della propria vita. |