Italianodoc: Il piacere di mangiare in Italia

Segnala Gratuitamente Sagre Eventi Manifestazioni: staff@italianodoc.com

Sagre ed Eventi: Tutte le Vostre Segnalazioni

HOMEPAGE

Mangiare e Bere

Ospitalità

Benessere e Salute

Sport e Divertimento

Rubriche

Turismo

Shopping

Eventi

MOSTRA WHITE & WHITE - Roma

Anno 2013

 

EVENTI

Antiquariato Collezionismo

Capodanno

Carnevale

Concerti

Congressi e Convegni

Cortei e Feste Medievali

Eventi Beneficenza

Eventi Enogastronomici

Eventi Sportivi

Festa della Donna

Feste della Birra

Feste e Manifestazioni

Feste religiose e patronali

Fiere

Halloween

Mercatini

Natale Presepi e Mercatini

Notti Bianche

Mostre

Pasqua

Raduni

Sagre

San Valentino

Sfilate Moda

Spettacoli Teatrali

 

EVENTI PER REGIONE

Sagre Abruzzo

Sagre Basilicata

Sagre Calabria

Sagre Campania

Sagre Emilia Romagna

Sagre Friuli Venezia Giulia

Sagre Lazio

Sagre Liguria

Sagre Lombardia

Sagre Marche

Sagre Molise

Sagre Piemonte

Sagre Puglia

Sagre Sardegna

Sagre Sicilia

Sagre Toscana

Sagre Trentino Alto Adige

Sagre Umbria

Sagre Valle d'Aosta

Sagre Veneto

 

EVENTI D'ITALIA 2013

Sagre Gennaio 2013

Sagre Febbraio 2013

Sagre Marzo 2013

Sagre Aprile 2013

Sagre Maggio 2013

Sagre Giugno 2013

Sagre Luglio 2013

Sagre Agosto 2013

Sagre Settembre 2013

Sagre Ottobre 2013

Sagre Novembre 2013

Sagre Dicembre 2013

 

National Museum of Contemporary Art

 e Vittoria Biasi

presentano

White&White nel dialogo tra Corea e Italia

ROMA, Museo Carlo Bilotti

28 Marzo – 2 Giugno 2013

 

La mostra White&White nel dialogo tra Corea e Italia propone una riflessione su due distanti culture che s’incontrano sul pensiero e sui linguaggi del bianco. Come le molte mostre sulla monocromia bianca, verso la fine degli anni ’50, hanno quasi tracciato uno spartiacque nel panorama dell’arte, così la mostra White&White nel dialogo tra Corea e Italia segna uno spazio di ricognizione per due culture alle soglie di profondi cambiamenti sociali. L’esposizione binazionale permette una riflessione sul differente valore storico-artistico di avanguardia occidentale e consente di accostarsi alla cultura coreana, ai principi orientali verso cui è rivolta l’attenzione del pensiero contemporaneo.

 

 

In mostra sono presenti opere della creatività emergente italiana attorno al concetto del monocromo bianco e di un pensiero che ha determinato la trasformazione dei linguaggi artistici del Novecento, accanto ad opere coreane provenienti dalle maggiori collezioni museali.

La ricognizione bianca dei linguaggi italiani oscilla tra il desiderio di contatto con la realtà e l’intuizione o la percezione della stessa. La ricerca dell’anima celata nell’opera di Dongwan Kook, la collocazione di oggetti, come feticci di un culto, sono vicini alla poetica di Bohnchang Ko, di Cristiana Palandri, di Man-Lin Choi e si pongono in dialogo con il mondo delle stelle decapitate, con l’aspetto reale, trafitto della condizione umana, come nell’opera di Franco Ionda. La sacralità della materia di Ionda è vicina alla sacralità dello spazio di Insu Choi. La scultura di In-Kyum Kim con la rappresentazione lunare delle forme possibili dello spazio, l’ingresso silenzioso, a piccoli passi nella materialità dell’anima come nelle sculture di Kwang-Ho Jeong declinano il rapporto con la creatività o con l’esserci e con l’agire nello spazio espresso dalle opere di Insu Choi o dal filo di fibra ottica di Carlo Bernardini che traccia una possibilità d’individuazione dello spazio o di disegno nel vuoto.

Paolo Di Capua incide segni nella materia, rivelazioni di trame profonde che pone in dialogo con il bianco, suggello di una ritualità, di un modello di vita. Le scritture di Oan Kyu attraversano la pagina come racconti minimi in successione continua. Il concetto di tempo poeticamente esteso riunisce le opere di Oan Kyu, di San-Keum Koh, di Stato di famiglia che include nell’opera il concetto di segmento temporale comune per trascrivere lo spartito di John Cage. Le opere in mostra di Licia Galizia/Michelangelo Lupone, Dae Hun Kwon, Fabrizio Corneli, Min-Ha Yang fanno smarrire il confine dell’avanguardia nella scienza. Fabrizio Corneli, Dae Hun Kwon declinano l’ombra tra la progettualità e le leggi scientifiche della luce. Le opere di  Min-Ha Yang e Licia Galizia/Michelangelo Lupone si relazionano con l’ambiente, con le sue presenze, vibrazioni che divengono movimento, calligrafia chiaroscurale per l’artista coreano e ritorno musicale per gli artisti italiani.  La ricerca dell’irraggiungibile accomuna le poetiche di San-Keum Koh, Shin Il Kim e Paolo Radi: gli artisti si confrontano con la profondità che brilla sul fondo insondabile, dove risiede la luce, da cui nascono i sogni, contenuti di vite. 

 

Seo-Bo Park, Dong-Youb Lee e Chang-Sup Chung sono figure rappresentative della pittura coreana monocroma la cui pratica è incentrata sugli interventi dell'artista sulla pittura stessa culminando nei segni lasciati sulla tela, i quali accentuano il vuoto rimasto come se fosse uno spazio ricettivo e che nell'opera di Emanuela Fiorelli prende forma dal velo di tarlatana.  

La figura a cui la mostra affida il compito di congiunzioni di mondi, tempi e lingue è Nam-June Paik. La sua linea bianca, zen è vicina al taglio di Lucio Fontana e alle ultime ricerche artistiche presenti in mostra. 

 

White&White nel dialogo tra Corea e Italia

Museo Carlo Bilotti Aranciera di Villa Borghese

Viale Fiorello La Guardia - 00197 Roma

28 Marzo – 2 Giugno 2013

Catalogo: National Museum of Contemporary Art editor

Testi critici Vittoria Biasi, Haeng Ji Kim 

 

 

ITALIANODOC (© 2004 - 2022)  -  Partiva IVA: 01543360992   -   Il sito non costituisce testata giornalistica   -   Registrazione e Contatti   -   Cookie   -   Privacy