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FESTA DELLA GHIRONDA - Pragelato (TO)

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31° Festa della Ghironda

Pragelato 9-10-11 agosto 2013

 

La Festa della Ghironda giunge quest’anno alla sua 31° edizione con il nuovo consiglio direttivo dell’Associazione Lou Maganut direttamente coinvolto nell’organizzazione della festa. All’Associazione Lou Maganut fanno da corollario, con il loro prezioso contributo e patrocinio il Comune di Pragelato, la Provincia di Torino, la Regione Piemonte e la collaborazione della Fondazione Guiot Bourg e delle Associazioni locali. I momenti clou della rassegna saranno come sempre le serate dedicate ai concerti e ai balli. Gli appuntamenti di quest’anno:

 

-          Venerdì 9 agosto dalle ore 19.30 presso Casa Pragelato:

Gran Ballo d’apertura

 

Il Gran Ballo d’apertura è da sempre il momento iniziale della Festa per dare inizio a quel connubio di divertimento e cultura che da sempre la Festa della Ghironda ha portato in grembo. In realtà la giornata di apertura inizierà alle 16.30, sempre a Casa Pragelato, con i “giochi di una volta” per i bambini e con il corso di danza a cura dell’Associazione Jhon O’Leary previsto dalle 17.00 alle 19.00.

 

 

Dalle ore 19.30 la cena sarà servita a base di gofri, il tradizionale piatto tipico dell’Alta Val Chisone, farciti dolci o salati con gustose varianti studiate apposta per l’evento. Dalle ore 21.30 poi il Gran Ballo con i musicisti dell’Associazione Lou Magnaut in prima linea ma con sorprese e jam session che si alterneranno sul palco. Una serata dedicata alla ghironda ma anche ai danzatori che da sempre affollano la platea della Festa e sono parte integrante della stessa.  

 

-          Sabato 10 agosto dalle ore 19.30 presso Casa Pragelato:

Li Barmenk folk Orchestra

 

Li Barmenk sono di Balme in Valle di Lanzo: in quelle valli hanno per anni raccolto e riproposto le musiche tradizionali. Negli anni hanno saputo tenere duro, rinnovandosi sempre ma con lo spirito ribelle e festaiolo immutato: per loro pare proprio che il tempo si sia fermato a Balme, per chi li conosce, pare che continuino ad avere vent’anni nello spirito e nella voglia di fare. Dopo anni di corteggiamento reciproco finalmente quest’anno avverrà l’incontro tra li Barmenk e la Festa della Ghironda; per l’occasione hanno messo l’abito da festa: con loro (Enea Berardo, Marco Peracchione, Ivana Vottero Reis, Giorgio Ferraris, Metto Frasca e Peo Torchio) ci sarà l’intera sezione di ottoni del gruppo Occitango di Ivrea (Andrea e Dino Domatti e Paolo Clemente) per dare vita a quella che tutti chiamano Li Barmenk Folk Orchestra.

Il risultato è un connubio tra tradizione e modernità dove la ghironda, l’organetto e le cornamuse incontrano le sonorità talvolta jazz, talvolta balcaniche, talvolta sinfoniche della sezione di ottoni, con batteria basso e chitarra a tenere tutti assieme. Il risultato è un tripudio di gioia, di danza e di spettacolo puro.

La serata musicale sarà preceduta ancora una volta dal corso di ballo (dalle 17.00 alle 19.00) e ovviamente dalla cena, questa volta a base di carne alla griglia (prenotazioni: Michela 339.1006439 – Stefania 3483635123 – oppure c/o Ufficio Turistico Pragelato – P.zza Lantelme Frazione La Ruà)

A seguire, come da consolidata tradizione, il ballo folk con i musicisti della festa fino a notte fonda.

 

-          Domenica 11 agosto dalle ore 15.00 presso Casa Pragelato

Gran Ballo di chiusura

 

Tutto il giorno mercatino dell'antiquariato in Frazione Rivet a cura della Nuova Pro Loco Pragelato.

La mattinata della domenica sarà caratterizzata ancora dal corso di ballo, dalle ore 10.00 alle ore 12.00.

La domenica pomeriggio, a partire dalle ore 15.00, accompagnato dagli immancabili gofri, il gran ballo di chiusura con i musicisti superstiti dalla notte oltre a nuovi rinforzi provenienti dalla vicine vallate. Il divertimento finale è assicurato.

 

Ma che cos’è la ghironda?

La ghironda è uno strumento musicale a corde di origini antichissime tuttora usato in molti paesi europei per l'esecuzione di musiche delle tradizioni popolari.

 

Le corde sono poste in vibrazione dallo sfregamento del bordo di una ruota azionata per mezzo di una manovella, il bordo della ruota deve essere cosparso di pece, le corde invece sono fasciate con una minima quantità di cotone che migliora il suono ed evita allo stesso tempo di consumare eccessivamente le parti in sfregamento.
Le corde vengono azionate da una tastiera i cui tasti scorrono in un'apposita struttura applicata al piano armonico e sono disposti su due file con i colori generalmente invertiti rispetto alla tastiera del pianoforte.
L'aspetto più difficoltoso dello strumento è dato dall'azionamento della "trompette", ovvero di una corda non tastata che provoca il tipico ronzio ritmico a seconda del tempo e dalla velocità del brano eseguito e che costringe il suonatore a sincronizzare le due mani con movimenti poco naturali e non riscontrabili nell'uso di nessun altro strumento musicale.
La ghironda si tiene normalmente poggiata sulle gambe del suonatore, ma si può suonare anche in piedi.
A seconda della postura adottata una o più cinghie fissano lo strumento al corpo.
Per quanto riguarda l'origine dello strumento, la sua storia iniziò accompagnando il canto gregoriano per divenire poi un tipico attrezzo di lavoro per menestrelli e mendicanti girovaghi fino a raggiungere il massimo della sua evoluzione quando venne utilizzata nelle corti francesi del XVIII secolo.
Chiaramente l'ingresso a corte di strumenti popolari richiese un adattamento estetico e funzionale consono alla nuova collocazione.

Attorno alla metà degli anni ’70 del 1900 la ghironda è stata riscoperta, in Italia, come strumento simbolo del folk revival ed utilizzata nella riproposta della musica tradizionale, soprattutto occitana. Più recentemente essa è stata utilizzata anche in generi musicali diversi, dal jazz al rock, dalla musica etnica alla nuova musica elettronica sperimentale.
La costruzione della ghironda è una operazione di elevata complessità che richiede molto tempo e l'impiego di numerose macchine utensili; difficilmente si impiegano meno di 100 ore di lavoro a causa delle operazioni di incollaggio, essicazione e verniciatura delle moltissime parti in legno comprese. Per questo motivo lo strumento è piuttosto costoso, la media si aggira sui 3/4000 Euro per un buon esemplare.

 

 

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