Esso costituisce una
violazione dei diritti umani e una forma moderna di schiavitù, e
purtroppo è un fenomeno in costante crescita.
Ma quali sono le
ragioni di questa espansione? E perché la tratta è solo al quinto posto
fra i casi trattati da Eurojust, l’organismo internazionale che sostiene
e potenzia il coordinamento e la cooperazione tra le autorità nazionali
nelle indagini e nell’azione penale contro la criminalità grave che
interessa più Stati membri? Infine, qual è la posizione dell’Italia?
Ai quesiti tenterà di
dare una risposta – che non pretende certo di essere esaustiva – Teresa
Angela Camelio, attualmente primo assistente del Membro Nazionale
italiano ad Eurojust, l’organismo istituito nel 2002 con il compito di
facilitare e coordinare la cooperazione internazionale in materia di
grande criminalità in Europa.
In linea con le
finalità del Soroptimist International, l’iniziativa si propone di
sensibilizzare la collettività su questo tema di bruciante attualità
grazie all’esperienza ‘sul campo’ della relatrice, che del Club pisano è
stata socia negli anni di attività presso il Tribunale di Pisa in
qualità di giudice penale, monocratico e collegiale, fino a quando la
professione l’ha portata prima in Francia, a Parigi, e ora a L’Aja. |