E’ proprio su questa ripetitività d’immagini (che
la nostra memoria in qualche forma conserva) e su questa reiterata sequenza di
fatti (a tutti noti) che si basa lo spettacolo. Ed allora non preoccupiamoci
troppo se dovranno passare ancora tanti altri cappuccetti rossi nel bosco dove
abita il lupo e, mentre raccontiamo una volta di più questa storia, vediamo
almeno di sorridere anche sulle cose più “brutte” e di non prendere troppo sul
serio lupi, inganni,pance piene e pance aperte. E poi questo cacciatore, che
nella fiaba qualche volta c’è e qualche altra no (così come accade nelle varie
versioni), da dove l’abbiamo tirato fuori noi grandi, sempre attenti a dare
morali e a impartire lezioni consolanti che non facciano troppo male? In fondo
anche Cappuccetto Rosso, come tante altre fiabe, è soltanto un bel gioco
istruttivo, ed allora accontentiamoci di vedere anche questa volta come andrà a
finire. Vediamo se, conoscendo già tutte le regole e tutte le premesse, ancora
una volta Cappuccetto Rosso si lascerà ingannare, e se il lupo furbo e cattivo
si mangerà nonna e nipote. L’importante come sempre, è giocare e raccontare!
Fascia d’età: 3 – 10
anni
Tecnica utilizzata: Teatro d’attore
05 agosto
Teatro dell’Acquario
Cosenza
IL BRUTTO ANATROCCOLO
C'era una
volta un orco
Lo
spettacolo mette in scena la famosissima favola di Andersen, rispecchiandone la
struttura del racconto, ma mettendo particolarmente in evidenza i problemi che
ogni individuo incontra nel difficile percorso alla ricerca della propria
identità e nell’affermazione di sé stesso.
Nell’allestimento si mette in risalto il processo dell’ accettazione di sé, non
solo come un fatto personale. Si pone anche l’accento sull’inadeguatezza della
società di fronte tutto ciò che è “diverso”. Gli animali da cortile disprezzano
tutto ciò che non conoscono, hanno una visione ristretta della vita, mediocre e
circoscritta alle loro piccole miserie “umane”, mentre gli uccelli migratori
sanno volare alto e conoscono il mondo, altre lingue ed altri climi, per questo
sono aperti e tolleranti.
Imparare ad accettare il diverso, in una società che è sempre più multietnica e
multiculturale, è una necessità che coinvolge l’individuo prima di tutto.
! Egli si trova al servizio di un imperatore
avido e
Fascia d’età:dai 4 ai 10
anni
Tecnica utilizzata: viaggio musicale per
ombre e pupazzi
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