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Dal 14 settembre sette
antichi crocifissi lignei provenienti da chiese della Diocesi di Padova
comporranno una suggestiva mostra negli spazi del Museo Diocesano di
Padova, per celebrare due momenti significativi della fede cristiana:
l’Anno della fede, che si concluderà il 24 novembre 2013 e
l’anniversario dell’Editto di Milano (313-2013) con cui il
cristianesimo diviene culto pubblico e l’immagine della croce entra a
pieno titolo tra i soggetti dell’arte cristiana.
Attorno alla croce, emblema di sofferenza e di passione ma porta della
Risurrezione, si concentra la fede cristiana. Sulla via della croce si
celebrano i momenti forti dell’anno liturgico verso la Pasqua che ogni
anno fa rivivere la speranza cristiana.
E su questo “segno” così denso di significato e apparentemente
contraddittorio per questo incrocio di morte e di vita, si concentra il
progetto L’uomo della croce. L’immagine scolpita prima e dopo
Donatello, che il Museo Diocesano e l’Ufficio Beni
culturali della Diocesi di Padova propongono con la mostra in
programma dal 14 settembre (festa dell’Esaltazione della croce)
al 24 novembre 2013 (data in cui si conclude l’Anno della fede
indetto da Benedetto XVI). L’inaugurazione alla presenza del vescovo di
Padova mons. Antonio Mattiazzo è in programma venerdì 13
settembre alle ore 18. |
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Lo stesso vescovo
Mattiazzo, nel catalogo in fase di pubblicazione scrive che la mostra:
«Si propone come intensissima esperienza di bellezza dove il dramma
dell’umanità trafitta anela a ricomporsi e «rinascere dall’alto»
(cfr. Gv 3,3)», ricordando come la ricorrenza dell’anniversario
dell’Editto di Milano provoca «un’ulteriore riflessione antropologica
e teologica» e «induce a cogliere i risvolti esistenziali e le
ricadute storico-culturali dell’Uomo della croce».
Punto di partenza dell’intero progetto è la consapevolezza che il dramma
di Gesù crocifisso ha interrogato l’uomo di ogni tempo, toccandone
profondamente il vissuto: il mistero di un Dio che si incarna e che
assume il limite, la sofferenza e la morte senza negarli, nella sua
contraddittorietà e continua tensione tra esperienza di finitezza e
promessa di eternità, per secoli ha stimolato il pensiero teologico e
filosofico, l’immaginazione e la fede dell’uomo.
«La croce – commenta il direttore del Museo diocesano di Padova,
Andrea Nante – da duemila anni è uno “scandalo” sia per chi
crede, sia per chi si ferma al dato storico della crocifissione. L’arte
ne interpreta il significato, e si fa narrazione e storia. |
Per questo, nell’Anno della fede e nell’anniversario
dell’Editto di Costantino, attraverso l’arte e la sensibilità degli scultori che
si sono avvicendati nei secoli, vogliamo suscitare una riflessione sul tema
della croce e del crocifisso e sul significato che ha per l’uomo. Per questo
abbiamo individuato sette antichi crocifissi lignei che saranno esposti nelle
gallerie del Palazzo Vescovile, in un percorso che esalterà il potere evocativo
di ciascuna opera, espressione della sensibilità, della fede e della cultura del
proprio tempo. In questo modo intendiamo valorizzare il patrimonio
storico-artistico diocesano, educando le comunità all’importanza della
conservazione e della conoscenza delle opere del passato, espressione delle
nostre radici culturali e della nostra identità».
La mostra non si propone come una celebrazione della croce, bensì come un
percorso culturale e spirituale che permette di rileggere il significato di
questo “segno” così incisivo, discusso, contraddittorio, attraverso l’arte.
È un viaggio alla scoperta delle motivazioni che guidano le raffigurazioni del
Cristo morto in croce, con gli occhi chiusi e la testa reclinata, dove il dolore
prende il sopravvento ponendo l’accento sulla passione e le sofferenze di Cristo
per la salvezza dell’umanità (primi secoli dopo il Mille); per cogliere poi il
passaggio dell’umanesimo cristiano (Quattro-Cinquecento) che riscopre l’umanità
di Cristo nobilitandola attraverso il linguaggio sereno e composto della
classicità; e arrivare al “superamento” del concetto della morte per dare enfasi
alla risurrezione, con i Cristi “vivi” dell’età della Controriforma e Barocca. |
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A raccontare tutto questo sono sette crocifissi lignei
policromi intagliati del territorio diocesano, scelti per la loro qualità e
capacità di essere rappresentativi di una specifica sensibilità e teologia. Tre
raggiungono la mostra al termine di delicati e importanti interventi di restauro
che si inseriscono nel progetto come ulteriore momento di recupero e
valorizzazione del patrimonio storico-artistico diocesano, ma anche di
responsabilizzazione delle comunità. I tre restauri infatti sono stati
realizzati anche grazie al contributo di volontari benefattori e delle comunità,
attraverso la campagna di raccolta fondi “Mi sta a cuore”, oltre a
tre significativi contributi da parte della Fondazione Cassa di risparmio di
Padova e Rovigo per il crocifisso di Polverara; della Banca di Credito
cooperativo di Cartura per il crocifisso di San Gaetano e del Lions Club Padova
Certosa per quello di Chiesanuova. Sostegni significativi che però non coprono
l’ammontare dei costi dei restauri e per questo il Museo diocesano e l’Ufficio
Beni culturali rilanciano con forza la campagna “Mi sta a cuore” per contribuire
al recupero di questi importanti oggetti d’arte, di storia e di tradizione
religiosa.
Il percorso espositivo, nelle Gallerie del Palazzo vescovile di Padova, sede
delle mostre temporanee del Museo diocesano propone un viaggio attraverso i
secoli e le diverse letture artistiche, culturali e spirituali del tema della
crocifissione che parte dall’esemplare della Cattedrale di Padova
databile alla fine del Trecento e passa attraverso quello della chiesa di
Polverara retrodatato al XIV secolo, grazie al restauro che ha rivelato
sorprendenti novità; per arrivare poi a quello della chiesa di Santa Maria
Assunta di Chiesanuova della prima metà del XV secolo, seguito da quello
della chiesa di Santa Maria in Vanzo, annessa al seminario Maggiore,
della metà del 1400. Il crocifisso della chiesa dei Servi, recentemente
attribuito a Donatello e ora in fase di restauro, è presente in mostra
attraverso una riproduzione a grandezza naturale, a segnare un passaggio
fondamentale ma ancora da approfondire nella storia della scultura
rinascimentale a Padova. Quindi la mostra prosegue con lo splendido crocifisso
firmato da Agostino Vannini (inizi XVII secolo) della chiesa di San Gaetano a
Padova, a cui l’intervento di restauro ha restituito la policromia
originale; il crocifisso dell’oratorio di San Valentino a Este (XVII
secolo), per concludersi con il settecentesco crocifisso di Giovanni Bonazza
proveniente dalla chiesa di Santa Lucia a Padova.
La mostra sarà inoltre corredata da una proposta multimediale realizzata da
Mediacom digital evolution che ha seguito passo passo il restauro del
crocifisso della chiesa di San Gaetano, documentando l’intervento.
Vari gli appuntamenti al Museo diocesano di Padova che si intrecciano con la
mostra dedicata alla croce: da quelli dedicati all’intreccio tra musica e poesia
agli incontri dall’impronta più teologica; dagli appuntamenti dedicati a
“svelare” i particolari dei tre importanti restauri realizzati a quelli dedicati
a specifiche opere. Di seguito il calendario in ordine cronologico
- venerdì 27
settembre,
ore 18.00: Il restauro del Crocifisso di Polverara (PD),
con Milena Dean (incontro gratuito)
- sabato 28
settembre,
ore 21: Ai piedi della croce: visita alla mostra tra arte e musica
(5 euro)
- mercoledì 2
ottobre, ore 18: Il Trittico della Crocifissione della parrocchia di
Cadoneghe (PD)
con Cristina Guarneri
- venerdì 11
ottobre, ore 18.00:
Il restauro del Crocifisso di San Gaetano in Padova, con Chiara
Ceriotti (incontro gratuito)
- domenica 13
ottobre, ore 17.30:
Le sette ultime parole di Cristo sulla croce di F. J.Haydn (10
euro)
- mercoledì
22 ottobre, ore 18.00
(ai MUSEI CIVICI EREMITANI): La Croce di Giotto, con Davide
Banzato (incontro gratuito)
- domenica 3
novembre, ore 17.30:
Ai piedi della croce: visita alla mostra tra arte e poesia
(5 euro)
- lunedì 4
novembre, ore 18.00 (in Basilica di Sant’Antonio):
Il Crocifisso di Donatello al Santo, con Francesco Caglioti
(incontro gratuito)
- venerdì 8
novembre, ore 18.00:
Il restauro del Crocifisso di Chiesanuova in Padova, con Giovanna
Menegazzi e Roberto Bergamaschi (incontro gratuito)
- mercoledì
13 novembre, ore 18, in Cattedrale a Padova: Il
Crocifisso di Giuliano Vangi,
con Andrea Nante (incontro gratuito)
- venerdì 22
novembre, ore 15.30: Tecnologie per la conoscenza dei
beni culturali: modelli operativi sui crocifissi lignei,
con Media Digital Evolution di
Padova, Diagnostica per l’arte Fabbri di Modena e Unocad di Vicenza (incontro
gratuito)
- sabato 23
novembre, ore 21:
Stabat Mater di G.B. Pergolesi (10 euro)
- lunedì 25
novembre,
ore 18: Il Crocifisso nei Vangeli e nell’arte con suor Grazia
Papola e don Antonio Scattolini (incontro gratuito)
- lunedì 2
dicembre, ore 18:
La Croce nell’arte contemporanea, con padre Andrea Dall’Asta
(incontro gratuito)
Inoltre dal 4 ottobre la mostra dei Crocifissi si intersecherà con la
proposta Giampaolo Babetto. Ispirazioni, una mostra-installazione
ideata dall’artista orafo padovano e curata insieme al direttore del museo,
Andrea Nante (anteprima stampa e inaugurazione giovedì 3 ottobre ore
12).
Durata:
14 settembre - 24 novembre 2013
Orari: mercoledì – domenica e festivi ore 10-13; 14-18
Biglietto “Mi sta a cuore”: straordinariamente, in occasione della
mostra L’uomo della croce, l’accesso al Museo Diocesano e all’esposizione
saranno gratuiti, con la possibilità di contribuire liberamente agli interventi
di restauri.
Informazioni: tel. 049 8761924 / 049 652855
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