“Braccia” è
un progetto in due tappe dell’artista Alessandro Biggio (Cagliari,
1974), nato dalla necessità di sperimentare una diversa relazione tra
ideazione e realizzazione nella produzione dell’opera d’arte.
Sostenuto dal Museo MAN di Nuoro e dal Museo Marino Marini di Firenze,
il progetto vede, per la mostre in programma al Museo MAN, la
partecipazione di sei artisti internazionali - Alexandra Bircken
(Colonia, Germania 1967), Michael Höpfner (Krems, Austria 1972), Luca
Francesconi (Mantova, Italia 1979), Jessica Parker Valentine (Austin,
Usa 1980), Ian Pedigo (Anchorage, Usa 1973) e Luca Trevisani (Verona,
Italia 1979).
Agli artisti coinvolti, selezionati da Biggio secondo criteri di
affinità e di vicinanza al suo stesso lavoro, è stato chiesto di
elaborare un progetto per la realizzazione di un’opera inedita a partire
da alcune informazioni generali, diverse di volta in volta, e dallo
scambio che ne è conseguito. Una volta definito il progetto, Biggio si è
fatto carico della sua realizzazione tenendo fede alle indicazioni
ricevute.
Tutti i lavori sono stati realizzati in Sardegna, dove Biggio risiede,
lontano dai loro autori intellettuali. La condizione della distanza,
insieme al principio della delega, viene a costituirsi come uno degli
elementi chiave di questo progetto. Oltre all’emersione di specifiche
dinamiche legate ai processi creativi dell’opera d’arte, “Braccia” cerca
infatti di rompere l’associazione semantica tra i concetti di insularità
e isolamento, promuovendo un’idea alternativa di insularità, come luogo
della relazione. |
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