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Tra antichi rifugi, cisterne e auto d’epoca: NarteA racconta il Tunnel
Borbonico con “Sub Urbe – emozioni sottovoce”
In scena sabato 27 aprile 2013 (dalle ore 19:00) con ingresso a Vico del
Grottone n°4
Attraversare epoche remote per conoscere il passato Napoli, immergendosi
nella città di “sotto”: sabato 27 aprile (dalle ore 19:00)
l’Associazione Culturale NarteA scende nel sottosuolo di Napoli con “SUB
URBE, EMOZIONI SOTTOVOCE”, una caratteristica visita guidata
teatralizzata concepita per muovere i visitatori lungo ben cinque secoli
di storia, abbracciando al percorso turistico tradizionale anche
l’aspetto ludico-interattivo, alla scoperta del misterioso ventre
napoletano del Tunnel Borbonico. |
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Gli
ospiti potranno lasciarsi alle spalle il caos, l’inquinamento e la folla
della città di “sopra” per addentrarsi nel silenzio delle meravigliose
grotte di tufo giallo: una vera e propria immersione nel passato, un
viaggio nel tempo per incontrare personaggi di altre epoche, che
interpreteranno la storia della "città del Sole" attraverso le vicende
vissute nell'ombra delle sue viscere. L’appuntamento al pubblico è
presso l’ingresso del Tunnel Borbonico a Vico del Grottone n° 4 – la II
traversa a sinistra salendo via Gennaro Serra, strada alla destra di
piazza Plebiscito –, mentre la fine prevede l'uscita all'interno del
Parcheggio Morelli.
La prenotazione è obbligatoria al 339.7020849 - 334.6227785. Costo €
15,00 adulti. |
Entrati
nella Sub Urbe, tutti partecipanti saranno accompagnati da una guida
esperta, congiuntamente all’intrattenimento realizzato da un’equipe di attori
professionisti – Serena Pisa, Federica Altamura, Valerio Napoli, Antonio Perna
– che, vestiti in abiti d’epoca, daranno voce alle vicende e ai personaggi di
un passato tradizionale ma anche storico. Ispirata alla location del Tunnel,
questa esclusiva pièce teatrale intende intrecciarsi ai racconti, agli aneddoti
e alle credenze popolari che, pur restando spesso nell’oscurità, sono
indispensabili per capire a pieno la storia di Napoli e per apprezzare
completamente l’inestimabile patrimonio culturale partenopeo. |
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Palcoscenico d’eccezione sarà questo percorso sotterraneo che fu commissionato
il 19 febbraio del 1853 da Ferdinando II di Borbone all’architetto Errico Alvino
per collegare il Palazzo Reale con la Caserma “Vittoria”, in modo da permettere
un attraversamento militare in difesa della reggia e una via di fuga sicura per
salvare i monarchi in caso di un eventuale pericolo. Napoli era stata, però,
scavata precedentemente dai greci, dai romani che una volta estratto il tufo
giallo, usato per costruire le abitazioni, pensarono di collegare le varie cave
con dei cunicoli e incanalarvi le acque del Serino per trasformarle in cisterne.
Ma il primo uomo moderno che lasciò il segno nella storia di Napoli, essendo
l’unico studioso che si calò nelle viscere della città per ricavarne uno studio
meticoloso e particolareggiato per individuare i circa cinquemila rifugi nella
roccia tufacea, fu Guglielmo Melisurgo: l’ingegnere realmente esistito sarà il
personaggio che scorterà il pubblico lungo le cavità-ricoveri che salvarono la
vita di migliaia di cittadini durante le incursioni aeree della II Guerra
Mondiale.
Per conoscere le altre
iniziative dell’Associazione culturale NarteA, visitare il sito
www.nartea.com
oppure contattare direttamente l’Associazione (info@nartea.com
- 339 7020849 - 334 6227785).
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