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Sabato 9 novembre 2013

 

l’eremo dei camaldoli, tra arte e spiritualità

 

L’itinerario darà la possibilità ai visitatori di conoscere l’antico Complesso dell’ eremo dei Camaldoli,  sede, per 400 anni, dei monaci Camaldolesi, e fondato sulla collina dei Camaldoli da cui si gode un bellissimo panorama di Napoli, del suo golfo e della penisola Sorrentina.  Ancora oggi  questo luogo, attualmente retto dalle suore Brigidine, conserva un'impronta ascetica e mistica che continua ad attirare pellegrini e viaggiatori in cerca di pace.

 

L'originaria chiesetta dei Camaldoli fu fondata da S. Gaudioso, vescovo africano scampato alla persecuzione del vandalo Genserico, in onore della trasfigurazione del Signore ed esisteva già nell'anno 439. Intorno al 1585 fu ceduta all'abate Giovanni Cappasanta, e poi a Giovanni Battista Crispo, che la affidò ai Benedettini Camaldolesi. L'antica chiesa, in pessime condizioni, fu demolita e ne venne edificata una nuova su disegno di D. Fontana che fu intitolata al SS. Salvatore. Contemporaneamente, nella seconda metà del ‘500, fu dato inizio alla costruzione dell'Eremo (a 485 m di altezza) per volere del figlio di Alfonso d'Aragona, Giovanni d'Avalos.

 

 

L'Eremo subì, durante il decennio francese, la prima soppressione; la seconda avvenne nel 1866 ad opera dei Savoia. Riaperto nel 1885 fu nuovamente affidato ai frati Benedettini. Sebbene il complesso rispecchi i canoni dell'architettura cinquecentesca del Tardo Rinascimento, la chiesa, grazie alle numerose modifiche, si presenta oggi in forme barocche. All'interno, composto da un'unica navata, importanti opere d’arte fra cui la Sacra Famiglia davanti alla Croce di L. Giordano.

 

Appuntamento con i partecipanti è alle ore 10:00 all’ingresso dell’Eremo dei Camaldoli in via Eremo 87, Napoli

Prenotazione obbligatoria. E previsto un contributo organizzativo.

Info e prenotazioni: 081/6336763 - 392/2863436 - cultura@sirecoop.it - www.sirecoop.it

 

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Sabato 9 novembre 2013

 

dagli incurabili a san giuseppe dei ruffi:

visita guidata alla farmacia degli incurabili e alla chiesa di san giuseppe dei ruffi

Siete tutti invitati all’ appuntamento della Cooperativa sociale SIRE realizzato in collaborazione con Il Faro dIppocrate. Litinerario avrà inizio dalla famosa Farmacia degli Incurabili, capolavoro del Settecento che nasce dalla ristrutturazione dellantica spezieria cinquecentesca dellOspedale degli Incurabili. Al suo interno si trova un salone e una piccola sala laboratorio, arredati con scaffalature di noce elegantemente intagliati, opera, come il tavolo centrale, dell'ebanista Agostino Fucito, sulle quali sono ordinatamente disposti albarelli ed idrie,  tipici contenitori da farmacia,  decorati bucolicamente a chiaroscuro turchino, ampolle in vetro di murano e vasi maiolicati dipinti da Lorenzo Salandra e Donato Massa (famoso decoratore del chiostro maiolicato di Santa Chiara) con scene bibliche ed allegorie. Il pavimento in cotto maiolicato è attribuibile a Giuseppe Massa. Litinerario riguarderà anche: il Museo delle Arti Sanitarie e la cappella Montalto oltre alla Farmacia Storica da poco tornata allantico splendore grazie al restauro e alla ricollocazione della tela di P. Bardellino sul soffitto della sala di rappresentanza.

 

Successiva tappa sarà la chiesa di san Giuseppe dei Ruffi, autentico gioiello del centro storico, purtroppo ancora poco noto, che si erge allangolo tra via Duomo ed il decumano superiore della città e che racchiude al suo interno autentici capolavori, come la cupola affrescata da Francesco De Mura, uno dei protagonisti della pittura del 700, tornata allantico splendore dopo il recentissimo restauro. Nella chiesa troviamo altri tesori opera tra gli altri di Luca Giordano e Giuseppe Sanmartino, lautore del Cristo velato.

 

Appuntamento con i partecipanti è alle ore 9:15 presso porta San Gennaro, (piazza Cavour Napoli)

Prenotazione obbligatoria. E previsto un contributo organizzativo.

Info e prenotazioni: 081/6336763 - 392/2863436 - cultura@sirecoop.it - www.sirecoop.it

 

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domenica 10 novembre 2013

 

capua antica, l’ altera roma: visita all’anfiteatro,  al mitreo e al museo dei gladiatori

 

 

Una mattinata all’insegna dell’archeologia alla scoperta dell’antica Capua, una delle più grandi città dell’Italia antica e, nel periodo del suo massimo splendore, una delle città più grandi e importanti dell’impero Romano e del mondo, tanto che  Cicerone la definì l’altera Roma .

 

Di questo fulgido periodo troviamo testimonianza nei resti dell’Anfiteatro campano, più piccolo per grandezza solo al Colosseo di Roma, dal quale si dice fu preso come modello. Da questo anfiteatro, dove era confinato, nacque la leggenda del gladiatore Spartacus che nel 73 a.C. capeggiò la rivolta dei gladiatori contro le inumane condizioni in cui erano costretti. All'esterno l'asse maggiore misurava 170 metri mentre l'asse minore era di 139 metri. La struttura esterna disponeva di 4 piani dell'altezza complessiva di 46 metri tutti di ordine tuscanico.

In epoca romana sorgeva nelle sue vicinanze la Scuola dei Gladiatori. Tappa successiva sarà dunque il Museo dei Gladiatori, inaugurato nel 2003 con innovative soluzioni espositive, finalizzate alla presentazione al pubblico degli elementi superstiti della decorazione dell’Anfiteatro Campano, come iscrizioni, rilievi raffiguranti scene di combattimento e personaggi mitici,   materiali ceramici rinvenuti nell’area . Nelle sale sono esposti inoltre una rappresentazione meccanica di un combattimento gladiatorio e un plastico che riproduce lo stato attuale dell’edificio ed il suo aspetto originario. 

Ultima tappa sarà  il Mitreo, sito di culto dei seguaci del Mitraismo, antica religione ellenistica. Fu costruito tra il II e il III sec. d.C. ed è caratterizzato da un’aula sotterranea rettangolare con volta a botte. Ai lati lunghi delle pareti si addossano i banconi in muratura su cui sedevano gli iniziati al culto durante le cerimonie e sui cui venivano anche appoggiati cibi e lucerne. La parete di fondo è decorata con un affresco, con il dio Mitra raffigurato nell’atto di uccidere il toro, dalla notevole monumentalità plastica accentuata da un sapiente uso dei colori. Mitra è raffigurato giovane, abbigliato con il colorato costume orientale: al di sotto di un berretto frigio rosso con bordure in verde e oro spuntano i capelli ricci con le ciocche scomposte, il volto, in parte lacunoso, è in posizione frontale. 

 

Appuntamento con i partecipanti è alle ore 10:30 presso l’ingresso dell’Anfiteatro - Piazza I Ottobre, Santa Maria Capua Vetere, Caserta

Prenotazione obbligatoria. E previsto un contributo organizzativo.

Info e prenotazioni: 081/6336763 - 392/2863436 - cultura@sirecoop.it - www.sirecoop.it

 

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Si segnala inoltre l’interessante iniziativa proposta sabato 9 novembre dall’Associazione Siti Reali Onlus  nell’ambito delle iniziative culturali dell’edizione 2013 del PREMIO SITI REALI, che si propone di rilanciare Napoli e il meridione a partire dalla cultura, dai giovani e dalle eccellenze del territorio. (per ulteriori info sul premio www.sitireali.it)

 

decumano antico-contemporaneo: l’anticaglia tra arti grafiche, arte presepiale e arte contemporanea

  

 

L’appuntamento  dell’Associazione per i Siti Reali e le Residenze Borboniche Onlus rientra nell’ambito delle iniziative culturali dell’edizione 2013 del PREMIO SITI REALI (www.sitireali.it), che si propone di rilanciare Napoli e il meridione a partire dalla cultura, dai giovani e dalle eccellenze del territorio.

 

Un itinerario lungo la strada dell’Anticaglia, decumano superiore della città di Napoli, alla scoperta di alcune vivacissime realtà artigianali e artistiche che rendono questa parte della città culturalmente ricca.

La prima tappa sarà l’Officina d’Arti Grafiche: questa officina è una tappa imperdibile per gli appassionati di stampe e tipografia dove il lavoro è svolto con molta passione e vengono svelati i segreti delle macchine d’epoca che custodisce, tra cui un linotipo di fine Ottocento. Di seguito si farà visita al Laboratorio la Smorfia che si occupa della riproduzione di arte presepiale ed arte sacra in particolar modo rifacendosi alla scuola napoletana del '700 insieme al restauro di opere antiche.

Infine si giungerà alla sede della Fondazione Morra Greco per l’arte contemporanea che ha sede all’interno di quella che fu la Pinacoteca del palazzo dei principi Caracciolo di Avellino, uno dei più grandi edifici privati di Napoli. La Fondazione tende a caratterizzarsi come un centro attivo volto sia alla documentazione, sia alla ricerca, come un luogo di raccordo e di confronto tra i processi piu' innovativi e la cultura giovanile, in un clima internazionale in cui il bisogno di confronto e di sperimentazione tocchi l’aspetto sia progettuale che pratico.

 

Appuntamento con gli operatori Siti Reali ore 16,30 presso Piazzetta San Giuseppe dei Ruffi - Napoli

Contributo organizzativo: gratuito

 

info e prenotazioni 081/6336763 – 392/2863436 - cultura@sirecoop.it - www.sirecoop.it

 

 

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