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sabato 21 settembre

 

Nelle viscere della Sanità

Dalle Mura Greche agli Ipogei Ellenistici…passando per i reperti dallo scavo della Metropolitana

 

Un affascinante percorso che parte dall’esame delle poderose mura greche di Piazza Cavour, tocca la mostra degli scavi della metro (l’allestimento che illustra i ritrovamenti pertinenti un’inedita pagina dell’archeologia partenopea,  le più importanti architettonico-monumentali presenti nel quartiere Sanità . come il Palzzo dello Spagnolo e Palazzo Sanfelice - e si conclude nella sede dell’Associazione Celanapoli dove si comprenderà la realtà della necropoli ellenistica di Neapolis, traccia significativa dell’identità greca. L’eccezionale complesso archeologico, testimonia la raffinatezza delle architetture rupestri delle tombe a camera, segno distintivo delle famiglie aristocratiche di età ellenistica. La visita all’Ipogeo, preceduta da una proiezione video, illustra l’articolata stratificazione che caratterizza l’area. Successivamente i visitatori, introdotti all'ipogeo dei togati (databile tra la fine del IV e gli inizi del III sec. a.c.), potranno ammirare, intagliato nel masso tufaceo, un autentico unicum: l'altorilievo raffigurante una scena di commiato funebre.  

 

 

Prenotazione Obbligatoria.

E’ previsto un contributo organizzativo.

Appuntamento ore 17:00 presso Porta san Gennaro (nei pressi di piazza Cavour- via Foria, Napoli)

 

Info e prenotazioni

SIRE Coop

tel. 0816336763 /081263250 / cell 3922863436 / cultura@sirecoop.it

 

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domenica 22 settembre 2013

 

la città di salerno tra arte e sapienza antica:

la scuola medica salernitana e il giardino della Minerva

 

passeggiata guidata al centro storico di Salerno e al Giardino della Minerva con degustazione di tisane del giardino

 

Il suggestivo itinerario, pensato per riscoprire i tesori darte e cultura di una terra eccezionale, riguarderà lo straordinario centro storico di Salerno dove possono scorgersi tanto le tracce della antica storia cittadina, tanto il fervore moderno di botteghe artigiane e locali di aggregazione artistico-culturale e musicale vissuti da migliaia di persone

Oggi, attraverso i vicoli e le piazze, le chiese e i palazzi, si può leggere il passato cittadino, si può percepire un'immagine delle vicende che si sono susseguite nel corso del tempo, la testimonianza dello splendore, della floridezza economica, sociale e culturale dei secoli passati. La città di Salerno ha visto la nascita della celebre Scuola Medica Salernitana, che fu la prima e più importante istituzione medica d'Europa all'inizio del Medioevo, raggiungendo il suo massimo splendore tra il X secolo e il XIII secolo, e come tale è considerata da molti un'antesignana delle moderne università. A Matteo Silvatico, un importante medico della Scuola Medica Salernitana e profondo conoscitore di piante per la produzione di medicamenti, si deve la fondazione nel XII del Giardino della Minerva, un angolo di paradiso ultima tappa del nostro itinerario.

Il dott. Silvatico realizzò in questo giardino il primo esempio di orto botanico: uno spazio didattico dove i medici insegnavano agli allievi a riconoscere i “semplici”, le piante utilizzate per curare le malattie. Un giardino che Silvatico arricchì di specie rare ed esotiche scoperte nel corso dei suoi innumerevoli viaggi.

Il giardino animato da vasche, fontane e canalizzazioni si sviluppa su diversi terrazzamenti collegati da una scalea affiancata da pilastri su cui si poggia una pergola con vite.

 

La scalea si sviluppa lungo una prospettiva che unisce idealmente i giardini della villa comunale con il castello di Arechi ed offre una vista panoramica sul golfo, il centro storico e la costiera amalfitana. Dopo il restauro del 2001 nel giardino sono state messe a dimora numerose piante, anche rare, dando particolare rilevanza a quelle specie citate nel Regimen Sanitatis Salernitanum e nell'Opus Pandectarum Medicinae, che venivano usate nel medioevo come piante medicamentose. In particolare è presente nel giardino la leggendaria mandragora, pianta che si riteneva avesse poteri straordinari. Il terrazzamento inferiore quadripartito è stato utilizzato per sistemare le piante secondo lo schema della teoria galenica dei quattro umori. In una delle sale di palazzo Capasso è ospitata la tisaneria del Giardino dove si potranno degustare le tisane realizzate con prodotti autoctoni e certificati.

 

Prenotazione Obbligatoria.

E’ previsto un contributo organizzativo.

Appuntamento con gli operatori SIRE Coop ore 9:45 presso Stazione di Salerno (Il treno da treno Napoli 8:55 - 9:30)

 

 

info e prenotazioni 081/6336763 – 392/2863436 - cultura@sirecoop.it

                                                                                                           

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domenica 22 settembre 2013

 

a spasso con san gennaro: itinerario nei luoghi di devozione del santo patrono

da porta san gennaro a santa caterina a formiello passando per il duomo di napoli

Itinerario in occasione dell’esposizione delle Sacre Reliquie nel Duomo di Napoli

 

Il percorso guidato sarà incentrato sulla storia del Santo patrono e sulle opere che secoli di devozione verso san Gennaro hanno lasciato nella città di Napoli. La visita si svolgerà inoltre in uno dei giorni dell’ottavario, ossia degli otto giorni successivi al 19 settembre  durante i quali avviene, nel Duomo di Napoli, l’esposizione della reliquia ai fedeli. I partecipanti potranno così assistere alla cerimonia di venerazione delle ampolle contenenti il sangue del Santo.

 

Partiremo da porta san Gennaro: una delle quattro porte superstiti dell’antica cinta muraria della città, il suo nome deriva dal fatto che di qui partiva anche l'unica strada che portava alle catacombe dell'omonimo santo. Dopo l'epidemia di peste del 1656 vi fu aggiunta un'edicola affrescata da Mattia Preti raffigurante  San GennaroSanta Rosalia e San Francesco Saverio che pregano per la fine della peste. Nell'antico vallone della Sanità vi era, tra l'altro, un cimitero per le vittime delle numerose epidemie che colpivano il napoletano.  Sulla porta venne apposta allora la figura di San Gennaro, protettore dei deboli, che guardava nella direzione di coloro che erano stati sfortunati nella vita terrena ma che sarebbero stati accolti nel regno dei cieli.

 

Tappa successiva sarà la Cappella del Tesoro di San Gennaro: fondata per voto del popolo napoletano agli inizi del 1600, essa rappresenta, insieme alla Certosa di San Martino, uno dei simboli del barocco napoletano. Oltre alle statue in argento dei santi compatroni della città, agli oli su rame, agli affreschi, Il paliotto d’argento che raffigura la traslazione delle reliquie di san Gennaro da Montevergine a Napoli avvenuta nel 1497, la cappella custodisce i tesori più preziosi: le ossa del cranio del Santo, conservate nel busto-reliquiario in argento dorato donato da Carlo d’Angiò e  le ampolle col sangue che, secondo la tradizione, si scioglie in segno di benevolenza verso la città tre volte all’anno.

 

Si prosegiurà in piazza Riario Sforza,  dove si trova la guglia di san Gennaro, la prima costruita a Napoli dal genio artistico di Cosimo Fanzago, artista di origini bergamasche che tante opere ha lasciato nella sua città di adozione. L’opera gli fu commissionata dalla Deputazione del Tesoro come ringraziamento al Santo per aver fatto cessare l’eruzione del Vesuvio del 1631, miracolo raffigurato anche in uno degli affreschi della Cappella del Tesoro,  nel Duomo di Napoli.

 

La visita si concluderà all’edicola di San Gennaro, che si trova vicino porta Capuana, all’ingresso della chiesa di Santa Caterina a Formiello. L'opera fu progettata da Ferdinando Sanfelice mentre l'esecuzione fu affidata nel 1706 a Lorenzo Vaccaro e completata dal figlio, Domenico Antonio, che portò a termine il monumento scolpendo il busto di San Gennaro, dall'aspetto bonario, diverso da quello aristocratico che di solito gli si attribuiva.

 

 

Prenotazione Obbligatoria.

E’ previsto un contributo organizzativo.

Appuntamento ore 16:30 a porta San Gennaro, piazza Cavour,  Napoli

Durata: 2,30 ore circa

 

info e prenotazioni 081/6336763 – 392/2863436 - cultura@sirecoop.it

 

 

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