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Asylum Anteatro ai
Vergini
col patrocinio
della Provincia
e
del Comune di Napoli
e in collaborazione
con la Fondazione Pietà de' Turchini
presentano
da giovedì 23
maggio a domenica 26 maggio 2013|ore 20.30
nella
Chiesa di Santa Caterina da Siena
(via Santa Caterina
38| nei pressi della Funicolare Centrale del corso Vittorio
Emanuele|Napoli)
Taranterra
di
Mimmo Grasso
regia
Massimo Maraviglia
con la compagnia
Asylum 2013
Ettore Nigro|Marco
Aspride|Anna e Clara Bocchino|Sara Cotini|Silvio De Luca
Giulia De
Pascale|Fabiana Fazio|Rebecca Furfaro|Paola Magliozzi
Raimonda
Maraviglia|Monica Palomby|Teresa Raiano|Daniele Sannino
musiche originali
Andrea Tarantino|voce soprano Leslie Visco
In mostra i
carbonicini ispirati a Taranterra dell'artista
Nicola Masuottolo |
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Dopo aver girovagato
per la Campania tra chiostri, foreste, ruderi e laghi – debuttando il 21
giugno scorso nella piazza Giordano Bruno di Nola – la compagnia Asylum
2013 mette in scena Taranterra nelle chiese di Napoli. Da
giovedì 23 maggio a domenica 26 maggio, alle 20.30, il testo di
poesia di Mimmo Grasso, con la regia di Massimo Maraviglia,
va in scena nella Chiesa di Santa Caterina da Siena, in via Santa
Caterina da Siena 38 a Napoli (a pochi passi dalla Funicolare Centrale
del corso Vittorio Emanuele). Vengono inoltre esposti 15 carbonicini
ispirati a Taranterra dell’artista Nicola Masuottolo.
Trailer Taranterra:
https://www.youtube.com/watch?v=LVakgjDzpRk
Taranterra
è una messa
in scena in cui gli attori danno vita agli oggetti, ai quadri e ai loro
abitanti evocati dai versi, servendosi esclusivamente dei propri corpi,
di tammorre, bastoni e tessuti che trasformano e ridisegnano lo spazio
dell’azione, evocando ora la tenda nel deserto di un anacoreta, ora una
processione, una penultima cena, una piazza d’armi, una distesa assolata
di grano, un formicaio, un tempio, un pantano, una giostra, un
giaciglio, una fossa, un solo luogo di ricongiungimento e a un tempo di
separazione. Uno spettacolo pensato per essere rappresentato ovunque il
teatro possa tornare a essere un momento collettivo di reciproco
ri-conoscimento (o di ri-conoscenza?) profonda, tra chi offre e riceve,
chi riceve e offre. |
Taranterra
è prima di tutto un poema
in versi di Mimmo Grasso (pubblicato nel 2009, per i tipi de “Il filo di
partenope”, in 200 esemplari numerati, con incisioni di Mario Persico e
la copertina ottenuta impastando sabbia di un termitaio africano per avere
l'effetto vento-di-scirocco) in cui il regista ha scorto due miracoli: «Il
primo, quello di un uomo che guarisce attraverso la parola/azione, il secondo –
comune a tutta la poesia quando è poesia – relativo alla dissoluzione della
parola che da segno astratto si trasmuta in vibrazione guaritrice, percussione
improvvisa che scuote dal sonno, soffio rigeneratore, scossa rivelatrice».
Dunque, Taranterra non può, per le vie della ragione, diventare teatro,
se teatro è storia, personaggi, azione, dialettica di posizioni, mimesi e
catarsi. Di tutto questo in Taranterra c’è poco o nulla. Almeno in apparenza. Ma
se il teatro è preghiera, rito, baccanale, sinfonia, corale, genesi o riscoperta
di relazioni misteriche e analogiche tra i corpi e le loro espressioni
sinestesiche, allora Taranterra diventa il testo drammaturgico per eccellenza. «Taranterra
è una caosgonia, forse, o più semplicemente la storia irraccontabile
dell’istante in cui un uomo (o l’uomo?) nasce/muore/nasce, o forse dell’attimo
in cui l’eterno ritorno si trasmuta per sempre in ricordo placato, senza
rancore, guarito». E il risultato è uno spettacolo dal forte impatto visivo e
sonoro (dunque emozionale), sebbene fondi quasi esclusivamente la sua
composizione sugli attori, veri e propri strumenti musicali, che interagiscono
con altri più convenzionali strumenti musicali e una ridotta attrezzeria che a
tratti ricorda quella dei giocolieri. |
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musiche Andrea Tarantino|voce
soprano Leslie Visco|costumi Monica Palomby|consulenza scenica
Armando Alovisi|disegno luci Ettore Nigro|training vocale Caterina
Leone|aiuto regia Gennaro Schiano e Raimonda Maraviglia|fotografia
Teresa Raiano|grafica Marco Di Lorenzo
Si ringrazia l’Istitutum
Pataphysicum Parthenopeium e il maestro Bruno Senese, Davide Carnevale, la
famiglia Raiano
Le location 2012:
piazza Giordano Bruno a
Nola|cortile dell’abbazia di Sant’Angelo in Formis a Capua| Ruderi di Sant’Eustachio
a Scala|chiostro della Basilica di San Vincenzo alla Sanità|giardini del Palazzo
Mezzacapo a Maiori|cortile libreria La Feltrinelli di Pomigliano d’Arco|
Giardino dell’orco sul lago d’Averno| Giardino segreto di via Foria|Museo del
sottosuolo a piazza Cavour| sul lago delle Terme Stufe di Nerone sul lago d’Averno|pontile
di acqua morta a Monte di Procida|dimora del Fiume di Pietra sul Vesuvio|Sacello
degli Augustali a Miseno|Parco Colonia Montana di Agerola|azienda agricola Ramo
d’oro a Bacoli|giardino dell’Istituto Suor Orsola Benincasa|largo del Carmine a
Monteverde|piazza Pallante a Sant’Andrea di Conza|piazza Michelangelo a
Calitri|Foresta Regionale di Cuma|Parcheggio del Municipio di Saviano
Biglietto 10 euro
prenotazioni al 333
1198973|347 1012863|392 5742429
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