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Spettacolo teatrale
Muricena Teatro
presenta
NERO VS CANI
da
Scontro di negro contro cani
di Bernard-Marie
Koltès
Traduzione
Saverio Vertone
Adattamento e regia
Daniele Marino
con
Pietro Juliano,
Marianita Carfora, Yacoubou Ibrahim, Daniele Marino
8-9-10 giugno 2013
presso Lanificio 25
Approda al Lanificio 25 di Napoli, presso piazza Enrico de Nicola,
giorni 8-9-10 giugno 2013 (sabato e lunedì ore 21, domenica ore 20), il
nuovo spettacolo presentato da Muricena Teatro: in scena
NERO VS CANI,
un adattamento dell’opera di Bernard-Marie Koltès
“Combat de nègre et de chiens” (1979), resa
celebre negli anni ottanta dal regista Patrice Chéreau, dopo averlo
portato sul palcoscenico per l’inaugurazione del Thèâtre des Amandiers.
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“...i cani sì, loro accettano senza problemi ogni persona senza mostrare
disagio di fronte alla diversità. Per gli uomini non è così e ci
vogliono le condizioni, fatti o luoghi particolari, per costringerli a
guardarsi e a comunicare; la guerra, penso, o la prigione; oppure,
sicuro, un palcoscenico”
[Bernard-Marie Koltès]
Nel
momento in cui il giorno cede il passo alla notte, in un emblematico
avamposto della "civiltà" occidentale, un cantiere francese illuminato
dai fari bianchi, nel cuore nero della foresta africana,
diventa scenario essenziale delle atrocità umane:
una
vicenda di tradimenti, denaro e avventura, una lotta interminabile tra
popoli di etnie diverse, un incontro/scontro tra due mondi, uno verso
l’Altro.
Quattro personaggi confinati in un cantiere-palcoscenico, vittime di un
razzismo feroce, intrecciano rapporti tra crudeltà e appassionati
tentativi di comprensione. |
Creature
sperdute in un luogo del mondo per loro alieno, circondate da enigmatici
guardiani. Un gioco desolante al massacro tra solitudini messe l’una contro
l’altra, in una perenne lotta senza scampo. Unico spazio destinato al
confronto è la scena, grado zero, spazio metaforico riservato
all’immaginazione e all’incontro con la diversità, terreno per coltivarne
domande possibili. Chi prenderà l’Africa? Chi la perderà per sempre? Così la
parola diviene incantesimo e lingua della violenza stessa. Tutto filtra
attraverso di essa, nel tentativo di farsi corpo immaginifico. La parola si
trasforma in arma, che Koltès forgia con maestria fino all’estremo delle sue
possibilità evocative. Al di là della recinzione poi, la grande Africa, madre
sofferente, “mammella del mondo”, dove l’amore si tramuta in desiderio
animale verso l’altro diverso da sé, verso lo straniero, il negro: condizione di
emarginazione essenziale per discendere nel ventre caldo delle parole.
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“Questo
spettacolo parte dal tema dello scontro-incontro tra individui, dalla
sopraffazione secolare sul continente africano, dalla fascinazione che ho
provato verso questi personaggi scolpiti nella pietra, che sospesi in punta di
piedi, vanno sconfitti alla ricerca di un desiderio che gli dia motivo e
testimonianza dell’esistere stesso, una conferma dell’essere al mondo –
spiega Daniele Marino, regista e attore della pièce “Nero vs Cani”
– Dal tentativo di comprendere la realtà e di come viene distorta dall’uomo.
Come il confronto si trasforma in ferita e l’erotismo diviene possesso,
violenza. Quest’adattamento, che si pone anche l’obbiettivo di essere un primo
studio sull’opera più vasta di Koltès, lancia idealmente, nel campo di battaglia
della scena, gli uomini e le donne di tutte le razze e la loro rabbia
inascoltata. La loro incomunicabilità trova vendetta nella parola vitale
dell’autore di Metz. Quasi nel tentativo di esorcizzare la violenza,
disarmandola con queste parole, per lasciarla sparire alta sopra le foreste.
Ascoltando l’Africa sconfinata, polmone del mondo, senza Dio, fatta di spiriti e
riti tribali, ancora straordinariamente seducente.”
Viene
lanciata così allo spettatore un ennesima sfida: saprà l’uomo usare le proprie
“armi” contro il male che l’opprime? Accettare ancora una volta il gioco
dell’illusione teatrale, del doppio? Adesso c’è solo una certezza che sembra
scuoterci e scuotere i questi personaggi, quella dell’Esserci, dell’Essere nel
proprio tempo, sempre e comunque, a discapito di tutto.
Contro e
incontro alla fine di senso.
Audio e luci Gianni
Porcaro
Scena e costumi Barbara
Veloce
Graphic Design Armando
Ianuale
Progetto fotografico
Marcello Merenda
Per informazioni e
prenotazioni:
Lanificio 25 – Napoli 80139
Piazza Enrico de Nicola, 46
Tel. 081.6582915 –
377.2794005
info@lanificio25.it
Ingresso euro 10
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