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L’itinerario proposto farà ripercorrere
i luoghi più significativi di Napoli,
in cui le donne della dolce vita si intrattenevano con i loro clienti,
grazie ad una ricostruzione meticolosa basata su testi storici e
testimonianze del popolo, curata dalla dott.ssa Luigia Salino.
Asse principale
del percorso sarà la centralissima via Chiaia, in passato centro di
eleganti e ricercate case di tolleranza, vicine e del tutto contrapposte
a quelle, scadenti ed improvvisate, che pullulavano nella confinante
zona dei Quartieri Spagnoli. Sarà interessante il confronto tra due modi
diversi di “offrire il piacere”.
Prima tappa,
“Il Monferrante”, ovvero il locale per soli uomini più frequentato a
Napoli prima dell’avvento della legge Merlin. Nelle vicinanze, tra
l’altro, si trovava una casa d’appuntamenti alquanto innovativa in fatto
di pubblicità: la sua maitresse, infatti, al fine di incrementare gli
affari, era solita dare informazioni telefoniche molto dettagliate e
fantasiose sulle attrazioni della casa: quasi un moderno telefono
erotico.
Il momento più
importante dell’itinerario si preannuncia essere la visita ad alcuni
ambienti dello storico Casino di Salita Sant’Anna di Palazzo, detto
anche “La Suprema”, la più rinomata casa d’appuntamenti della città,
attualmente sede di un lussuosissimo hotel.
Le
stanze della casa prendevano il nome dalle “professioniste”
che le utilizzavano per i loro incontri, segreti ed appassionati, con i
clienti: Mimì do' Vesuvio, Anastasia a' friulana, Nanninella a'
spagnola, Dorina da Sorrento, di cui si racconteranno vicissitudini e
aneddoti. |