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Visse col
suo spirito anticonformista sia l’alta società napoletana che gli
aspetti più umili del popolo, la vera forza motrice e l’anima più
caratteristica della città, raccontando cent’anni di storia di Napoli.
Per la fondatrice de “Il Mattino”, il giornalismo era l’occasione più
concreta per conoscere fatti, per analizzare e scoprire usanze,
costumi e credenze: le sue superstizioni popolane, le
devozioni per i Santi e la vitalità con cui i napoletani affrontavano –
ed affrontano tutt’oggi – la vita. Tutti aspetti che
la Serao portava poi
nella sua arte "maggiore", ovvero nei suoi romanzi.
Punto di
partenza è la centralissima Piazza del Gesù, scelta ispirata dall’inizio
della carriera scolastica della Serao. Da lì il percorso prosegue per
vicoli e vicarielli, all’interno della parte popolana di Napoli,
delimitata a nord da Piazza del Gesù, a sud da Santa Maria
la Nova, a est da via
Mezzocannone e ad ovest da via Monteoliveto, soffermandosi di tanto in
tanto nei punti legati a leggende e curiosità raccontate dalla stessa
scrittrice nelle sue opere.
Quella che
emergerà sarà una Napoli piena di colore e vivacità, ma
anche di miseria e povertà, che ancora oggi trova rispondenza nel terzo
millennio. Nel corso dell’itinerario non mancheranno anche
aneddoti legati alla cucina napoletana, tanto amata dalla Serao,
ed a vicende culinarie, più o meno fondate, connesse a questa e a quella
ricetta. |