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UN INTENSO VIAGGIO NEL TEMPO TRA RICORDI E LEGGENDE DI NAPOLI CON NARTEA
L’Associazione Culturale NarteA propone esclusivi itinerari
spettacolarizzati per la fruizione e la riscoperta del patrimonio
partenopeo, volti ad accompagnare i visitatori in un excursus tra sette
secoli di storia napoletana. Sabato 26 e domenica 27 ottobre 2013
andranno in scena due originali visite teatralizzate, intitolate “Figli
d’ ‘a Madonna” e “L’ultimo degli Svevi”.
Napoli sembra una città sospesa nel tempo, dove vecchio e nuovo
convivono inscindibilmente sotto gli occhi di tutti, oscillando in un
unico pendolo. All'insegna di questa “clessidra”, intesa anche come
momento di fruizione e riscoperta del patrimonio partenopeo,
l'Associazione Culturale NarteA configura Napoli, e i suoi siti,
in veri e propri set teatrali: un format esclusivo pensato per favorire
il coinvolgimento dei visitatori nell’approccio con i beni artistici del
territorio napoletano. |
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La
“spettacolarizzazione” dell'evento culturale di NarteA combina la
conoscenza ed il divertimento per catapultare i visitatori in un'epoca
diversa da quella in cui vivono e dare un colore più vivo a tutto ciò
che è sotto i loro occhi: folklore, tradizione, storia sono tutti punti
cardine di un luogo che, connotandone sfumature impercettibili, ne
accompagnano lo sviluppo da oltre duemila anni.
Sabato 26 ottobre 2013,
l’Associazione Culturale NarteA
propone l’itinerario spettacolarizzato “Figli d’ ‘a Madonna”, con
due turni a disposizione alle ore 16:45 e ore 17:45 (prenotazione
obbligatoria ai numeri 339.7020849 – 334.6227785, quota
di partecipazione 10,00 euro per adulti, che accenderà i
riflettori in un posto unico nel suo genere. L’idea di rappresentare la
storia dell’Annunziata, del Brefotrofio, della Ruota degli “Expositus” e
del Succorpo vanvitelliano, nasce principalmente sull’usanza mai persa
dell’abbandono. |
Se esistesse uno strumento in grado di captare le vibrazioni
emotive che una storia può trasmettere, una sorta di rivelatore dell’anima,
sicuramente passando per la Real Casa Santa dell’Annunziata percepirebbe un
inarrestabile sovraccarico: dalla Ruota degli Esposti e al Succorpo, un piccolo
viaggio tra le storie della storia, dove passato e presente non sembrano essere
tanto lontani. All’improvviso, un vagito insistente, un gemito di un nuovo
neonato, sembra echeggiare tra le mura del cortile della Real Casa Santa
dell’Annunziata, stretto tra le braccia di una nutrice, intenta a consolarlo
cantandogli una nenia, come un rituale che da sempre si ripete all’arrivo di un
nuovo “Esposto”. Da dove arriva quella creaturina che si agita e si lamenta?
Quale storia porta con sé? E quale fatale destino lo attende dopo l’abbandono?
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E’ questa la storia delle crudeli e misere origini e del
riscatto, di uno dei migliori scultori ottocenteschi, che il nostro paese possa
vantare: Vincenzo Gemito, ’o scultore pazzo, anch’egli mortificato e abbandonato
nella casa del quartiere Forcella. L’iniziativa prende anima e corpo
dall’attore/regista Antimo
Casertano, in scena assieme alle attrici Federica
Altamura e Marianita
Carfora, alternandosi con l’esperta guida di Alessia
Zorzenon.
Domenica 27
ottobre 2013,
inizio alle ore 11:00, l’Associazione Culturale NarteA riporterà in vita il mito
romantico di un Re morto troppo giovane: all’Alba del 29 Ottobre 1269, fu
allestito un patibolo in Campo Moricino, l’odierna piazza Mercato che vede la
maestosa Chiesa di Sant’Eligio, dove sarebbe stato ucciso a soli 16 anni
l’ultimo discendente di Federico II di Svevi, ossia Corrado V di Hohenstaufen. “L’ultimo
degli Svevi” era comunemente chiamato per la sua esile e giovane figura
Corradino. Quel giorno finì un casato, ma il sacrificio del giovane rampollo
della famiglia Sveva costò a Carlo d’Angiò l’odio dell’intera popolazione
napoletana. A distanza di 744 anni dalla morte di Corradino, queso percorso
teatralizzato (prenotazione obbligatoria ai numeri 339.7020849 – 334.6227785
e quota di partecipazione 10,00 euro per adulti) racconterà della dominazione
Sveva e dell’importanza politica ed economica che rivestiva Napoli nel Medioevo,
partendo dalla Chiesa di Sant’Eligio con il suo famoso orologio e proseguendo
per piazza Mercato, fino a giungere nel chiostro della Basilica del Carmine. La
piéce teatrale sarà interpretata dagli attori professionisti Sergio Del Prete,
Antimo Casertano e Marianita Canfora.
Per
conoscere le altre iniziative dell’Associazione culturale NarteA, visitare il
sito
www.nartea.com
oppure contattare direttamente l’Associazione (info@nartea.com
- 339 7020849 - 334 6227785).
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