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Nella Giornata della Memoria, l’Associazione NarteA ricorda con
“...e il sole si spense - Shoah: la voce della Memoria”
nell’antico rifugio del Tunnel Borbonico
In programma, il 26 e il 27 gennaio 2013 al Tunnel Borbonico con
ingresso Vico del Grottone
Nel
tredicesimo appuntamento con il “Giorno della Memoria”, istituito per
legge nel 2000, si vuole rendere la memoria un elemento vitale,
ricordando gli insegnamenti del passato per offrire l’occasione di
riflettere sulle contraddizioni e sulle speranze del nostro tempo, ed
evitando la retorica commemorativa della celebrazione che produce
semplificazione e banalizzazione del Male. |
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Su
questo leitmotiv, l’Associazione Culturale NarteA mette in scena il 26 e
27 gennaio 2013 – con due turni a disposizione a partire dalle 19:00 –
la visita teatralizzata “...e il sole si spense - Shoah: la voce
della Memoria”, in collaborazione con l’Associazione Culturale
Borbonica Sotterranea, nell’emozionante sottosuolo del Tunnel Borbonico
di Napoli (l’ingresso è presso Vico del Grottone n° 4, seconda traversa
a sinistra salendo via Gennaro Serra, zona piazza Plebiscito). La
prenotazione è obbligatoria ai numeri 339.7020849 - 334.6227785 per
limite posti. Costo € 15,00 a persona.
Questa iniziativa propone di far conoscere, a tutti coloro che
interverranno, una ferita del passato che ancora oggi continua a
sanguinare, anche qui a Napoli. |
Una traccia
indelebile si ritrova nel Tunnel Borbonico: «Questa visita guidata
teatralizzata non vuole essere un pretesto per creare rumore in un giorno triste
– spiega Febo Quercia, direttore artistico di NarteA –, ma invita gli
ospiti ad aprire gli occhi e la mente, per ricordare, oltre alla persecuzione di
cui furono vittime gli ebrei, anche la nostra memoria; cioè, vorrei che si
guardasse all’Olocausto ricordando anche quello che è successo ai napoletani ed
a Napoli. Per questo, abbiamo scelto il Tunnel come location».
Storia e
memoria, un connubio perfetto di risorse fondamentali per l'umanità, che
permettono di utilizzare il passato per capire il presente: la memoria è
l'esperienza del reale, impedisce l'oblio ma non solo. |
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La memoria
è essenziale perché diventa strumento necessario sia per la nostra identità
d’individui, sia per quella collettiva, un legame inalienabile con il vissuto.
Il 27 gennaio 1945, i soldati dell’Armata Rossa abbattevano i cancelli di
Aushwitz, liberavano i prigionieri sopravvissuti allo sterminio del campo
nazista, e svelarono al mondo intero il più atroce orrore della storia
dell'umanità: la Shoah. Durante quel frangente storico, per ordine del
Führer, la città di Napoli resistette al piano sistematico di distruzione e
sterminio denominato "cenere e fango": solo grazie all'apporto dei civili e dei
militari fedeli al cosiddetto Regno del Sud, Napoli riuscì ad essere la prima,
tra le grandi città europee, ad insorgere con successo contro l'occupazione
nazista e gli fu conferita la medaglia d'oro al valor militare. Molte vite
trovarono salvezza nel grembo sotterraneo del Tunnel Borbonico, che raccolse e
salvò nel suo ventre occulto la vita milioni di rifugiati.
In
dettaglio, la visita sarà compiutamente incentrata sui ricoveri che ospitarono e
nascosero gli ebrei nel periodo della deportazione e darà voce a chi, tradito
dagli ideali, dall'umanità, dal tempo e dallo stato, decide di isolarsi e
rifugiarsi “nella musica del suo violino con l'intento di dimenticare e di
assegnare alla storia il ruolo di "brutto sogno" dal quale però non riesce a
svegliarsi perché la voce della Memoria continua a parlargli e ricordargli che
lui si chiama Milo Koen ed è ebreo”. Gli interpreti della teatralizzazione
saranno gli attori Roberto Albin (altresì musicista) e Serena Pisa.
Per
conoscere le altre iniziative dell’Associazione culturale NarteA, visitare il
sito
www.nartea.com
oppure contattare direttamente l’Associazione (info@nartea.com
- 339 7020849 - 334 6227785).
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