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La salsiccia di Monte
San Biagio protagonista in tavola
Mancano pochi
minuti…tra poco si scende. Incredibile. In meno di un’ora, si prende il
treno a Termini o da Napoli e si arriva a Monte San Biagio nel “regno
della salsiccia”, ma non una qualsiasi, qui c’è la salsiccia
“monticelliana” quella con la “petarda” dentro, ovvero il coriandolo. Il
gusto è forte, o fortissimo, dipende se la si sceglie carica o meno
carica di peperoncino. Ma è buona, buonissima e una tira l’altra. Dal 1
al 3 marzo la salsiccia sarà la regina della tavola a Monte San Biagio,
in provincia di Latina. Dalla Porta di San Rocco, o da quella dedicata a
San Vito oppure dalla Porta del Castello, non c‘è che scegliere la
strada che si preferisce per entrare a visitare il centro storico
medievale del paese. E pensare che, alle sue spalle, tra le montagne
qualcuno ancora chi vive godendosi la natura e il suo ciclo, senza
contaminazioni alcune. La luce è quella delle candele ed è il camino a
riscaldare l’ambiente. È qui che si respira la tradizione. È qui che con
uno sforzo di immaginazione possiamo capire come vivevano i nostri
nonni.
A portare la
tradizione della salsiccia furono, secoli or sono, i Longobardi. E’ da
allora che gli abitanti del posto condiscono la carne di maiale solo con
il coriandolo, e ancora oggi non producono prosciutti, pancette,
guanciali e lonze, ma solo salsicce con l’appellativo “monticellane”.
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Da Monticelli, storico
nome di Monte San Biagio. Il coriandolo, elemento principe della
salsiccia è un potente antibatterico e per questo ne custodisce le
proprietà. E i Longobardi, che la sapevano lunga, ne facevano il giusto
utilizzo. Questo popolo nomade, inoltre, preferiva ricavare dai maiali
solo salsicce e salami, perché facilmente trasportabili e subito
commestibili.
Anche quest’anno Monte
San Biagio celebra il principale prodotto della propria tradizione
culinaria con la 9° edizione della sagra della salsiccia. Tre giorni di
festa nei quali il paese si anima grazie anche agli stand dei prodotti
tipici locali e nazionali, all’angolo dell’antiquariato, alle visite
guidate curate dall’Associazione Commercianti del centro storico e alle
band musicali che si alterneranno sul palco.
Dolcemente adagiato su
una collina a 133 metri sul livello del mare, Monte San Biagio conserva
ancora le tracce di un passato ricco di storia. La prima citazione del
castellum Monticelli risale al 1099 quando il nobile Crescenzo,
abitante nella rocca di Monticelli, vendette un appezzamento di
terreno; il castrum fece parte del ducato di Fondi fino al 1140
da allora fu incluso nella contea normanna di Fondi, inquadrata nel
regno di Napoli e concessa in feudo alla famiglia Dell’Aquila.
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Successivamente passò sotto il
dominio di sei diverse famiglie: Caetani, Colonna, Gonzaga, Carafa, Mansfeld e
di Sangro. Fino all’unità d’Italia, Monticelli fu il primo centro abitante del
Regno delle Due Sicilie in cui si imbattevano i viaggiatori che da Roma
raggiungevano Napoli mediante la Via Appia.
Per chi desidera trascorrere
qui un week end e non tornare a casa dopo la scorpacciata culinaria, perché a
Monte San Biagio l’ultimo treno e a mezzanotte e volendo si potrebbe, può
visitare l’Epitaffio che si trova al km 109,400 della Via Appia. E' una
costruzione in pietra di stile classico. La Torre: poco distante, che ha segnato
il confine dello Stato Pontificio fino al 1870, fu costruita durante il
pontificato di Sisto V, (1585-1590). Mausoleo Imperatore Galba: sulla Via Appia
, al Km 110,500. Passo di Portella: una costruzione formata da due torri in
mattoni unite da un arco a tutto sesto. Originariamente l'antica Via Appia
passava sotto di esso.
Il Castello costruito sui
ruderi di una fortezza o di un tempio romano, la sua pianta è trapezoidale e
domina il bacino Fondi-Monte san Biagio. Sughereta San Vito che è stata
classificata come area di interesse naturalistico ed è l'unica esistente in
Italia con alberi di alto fusto. Si espande su una zona di circa 300 ettari;
possiede sughere e lecci di oltre cent'anni e un sottobosco di flora
mediterranea. |
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Nelle giornate della sagra saranno presenti stand di prodotti
tipici locali e nazionali, l’ angolo dell’ antiquariato e artigianato locale,
mercatini presenti anche all’ interno del centro storico con servizi navetta
dalla sagra al paese, visite guidate curate dall’ associazione commercianti del
centro storico.
Curiosità, come si prepara la
salsiccia
Ma la vera protagonista sarà
la salsiccia “monticellana” - così chiamata perché Monte San Biagio si chiamava,
fino al 1863, Monticelli - preparata secondo un’antichissima e meticolosa
ricetta. I semi di coriandolo (detto localmente “petarda”) vengono fatti
essiccare o vengono abbrustoliti prima di aggiungerli alle salsicce, il cui
retrogusto di fumo, dovuto al fatto che vengono fatte “maturare” per due o tre
di giorni in un locale con un camino acceso con legna di lentisco, rappresenta
un’altra loro caratteristica peculiare. Prima di essere insaccata in budelli
naturali, inoltre, la carne viene bagnata con il vino Moscato di Terracina,
mentre la conservazione sott'olio avviene preferibilmente con olio extravergine
di oliva della cultivar Itrana.
I numeri della salsiccia di
Monte San Biagio
Oggi a far parte del Consorzio
Salsiccia di Monte San Biagio sono ben 12 produttori artigianali, che in pochi
anni hanno portato la produzione da 1.000 a ben 3.500 quintali l’anno, ai quali
si devono aggiungere almeno altri 3.000 quintali di salsiccia che derivano
esclusivamente dalla lavorazione casalinga. Gli elementi tradizionali nel
processo produttivo si ritrovano nell’utilizzo rigoroso di suini locali (anche
allevati al pascolo) per le produzioni artigianali di salsiccia secca, mentre
per la salsiccia fresca si predilige la carne di suino nazionale. A far crescere
la produzione della Salsiccia di Monte San Biagio hanno contribuito negli anni
professionisti del settore insieme Vittorio Iacovacci, presidente del Consorzio
che da sempre opera nel settore.
Info
Data:
1-2-3 marzo
Località:
Monte San Biagio subito fuori
dalla stazione
Telefono:
3408505381
Facebook: Fuoriporta comunica le tradizioni
Raggiungibile: da Roma e da
Napoli e da tutti i paesi che sono sulla linea Roma Napoli via Formia
Programma
venerdì 01 marzo 2013
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ore 18:00 apertura stand enogastronomici
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ore 18:30 inaugurazione con la partecipazione del gruppo folk di Ferentino e
associazione Anziani di Monte San Biagio con canti e cori della tradizione
Monticellana, alla Presenza delle AutoritA’ Locali
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ore 20:30 Apertura Spettacoli con Enrico Capuano e la Tamurriata Rock.
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ore 20:45 Proiezione Su Mega Schermo della Partita Napoli-Juventus in
collaborazione con “Juventus club Monte san Biagio”
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ore 22:30 Proseguimento serata musicale
Sabato 02 marzo 2013
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ore 10:00 apertura stand enogastronomici
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ore 15:00 raduno delle moto d’ epoca
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ore 16:30 esibizione di danza con spettacolo “Salsero”
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ore 18:00 spettacoli di artisti vari in costume con canti e balli della
tradizione popolare Monticellana
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ore 20:30 Spettacolo del Comico Enzo Salvi e Mariano D’ Angelo,
“Er Cipolla”
Domenica 03 marzo 2013
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ore 10:00 apertura stand enogastronomici
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ore 10:30 raduno delle moto d’ epoca
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ore 15:30 spettacolo per bambini da 1 a 99 anni con artisti di strada,
giocolieri, sputafuoco, trampolieri, Super Eroi, Baby Dance, sculture di
palloncini,
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ore 18:00 Spettacolo di ballerine brasiliane
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ore 19:00 Spettacolo dei so 70’s
Monte san Biagio è facilmente
raggiungibile in treno con la linea Roma-Napoli via Formia con treni ogni ora
fino a tarda notte.
N.B. il programma potrebbe
subire variazioni o integrazioni.
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