E la forma
espressiva più adatta è proprio il teatro, che da sempre rappresenta la società
in cui opera e che con leggerezza propone i grandi temi del vivere di oggi
presenti nella Costituzione: il diritto al lavoro, alla salute, alla scuola,
l’uguaglianza, l’accoglienza…”
La regia dello
spettacolo è di Gianni Bissaca, Itaca Teatro.
Collaborano allo
spettacolo la Scuola Attori del Teatro Stabile di Torino, Santi Briganti Teatro,
Eclectica Danza Pozzo di Moncalieri, Coro Polesano di Nichelino.
Gli spettatori
saranno accolti dalla Filarmonica di Moncalieri
Lo spettacolo si inserisce nel secondo festival
della scrittura di legalità C COME COSTITUZIONE ed è finanziato dalla Regione
Piemonte attraverso i contributi per lo SBAM Sud Ovest.
Enti coinvolti: BIMED, BIENNALE DEMOCRAZIA, ITIS
Pininfarina Moncalieri, ICS Nasi Moncalieri, Libera, Avviso Pubblico, Presidio
Peppino Impastato.
Ha il Patrocinio del Ministero dell’Istruzione
dell’Università e della Ricerca, della Regione Piemonte e della Provincia di
Torino; in collaborazione con il Teatro Stabile di Torino, l’Istituzione
Musicateatro di Moncalieri, Il Circolo dei lettori di Torino, la Fondazione
Città della Scienza di Napoli, CGIL, CISL, UIL, CGIL-CISL-UIL Pensionati. Media
partner IL MERCOLEDI’ e Radio Flash Torino.
Oltre ai Comuni prima elencati perché coinvolti
direttamente nello spettacolo aderiscono al festival della legalità i Comuni di
None e Candiolo.
SCHEDA DELLO SPETTACOLO A CURA DEL REGISTA, GIANNI
BISSACA
La letteratura ci aiuta a comprendere, ci aiuta a
crescere, a elaborare: ci aiuta a vivere meglio.
Ci sono libri che meglio di altri raccontano la
nostra convivenza, le contraddizioni della nostra società, il desiderio di
giustizia, di uguaglianza, di libertà a cui tende ogni essere umano.
A partire da Dante Alighieri, la nostra
letteratura è ricca di testi “civili”: testi che raccontano come siamo fatti,
come vorremmo diventare, le difficoltà che incontriamo in questo cammino
continuo verso il futuro. Primo Levi, Pier Paolo Pasolini, don Lorenzo Milani,
Ennio Flaiano, Leonardo Sciascia Roberto Saviano…una piccola schiera tra i tanti
autori “maestri di civiltà” che ieri e oggi ci hanno accompagnato e ci
accompagnano nel nostro tentativo di diventare “cittadini italiani.
C’è un testo che, se pur non letterario,
rappresenta “il grande racconto” dell’Italia di oggi: è la Costituzione della
Repubblica. Nel testo della nostra Costituzione troviamo le regole fondamentali,
chi le stabilisce e chi le fa rispettare, la relazione tra libertà e necessità,
tra individuo e gruppo, tra sentimenti primari e comportamenti sociali. Troviamo
la relazione tra cittadini, bambini con adulti, figli con genitori, dipendenti
con datori di lavoro, cittadini con governanti; le differenze e le pari
opportunità culturali, etniche, religiose. Troviamo la risposta alle nostre
domande di giustizia e di libertà, e una base comune di pensiero e di accordo al
di là di ogni divisione”
Ogni articolo della nostra Costituzione infatti
riguarda tutti indistintamente.
Ma vi sono cittadini che, in base alla loro
funzione sul territorio, alla loro specializzazione professionale, o
semplicemente a partire dalla loro vita quotidiana, rappresentano più di altri i
temi regolati da questo o quell’articolo.
Questi cittadini possono diventare testimoni di
quei temi, a dimostrazione di quanto il dettato della nostra Costituzione sia
calato nella vita reale del Paese.
A quei cittadini è stato chiesto di leggere
ciascuno un articolo della Costituzione, il più aderente alla realtà che essi
rappresentano. In numero di cinquanta, essi si alterneranno nella lettura.
A far loro da contrappunto altri cittadini,
organizzati in quattro gruppi omogenei, si alterneranno a raccontare alcuni
aspetti focali della nostra storia recente e della nostra realtà quotidiana: la
necessità della democrazia, le contraddizione del vivere comune, i sentimenti di
comunità che ci legano e ci permettono, o dovrebbero permetterci, di vivere
insieme pacificamente.
Lo faranno con le parole dei grandi autori che
abbiamo citato, in un gioco “teatrale” semplice ed efficace.
Infine, un piccolo gruppo di attori professionisti
avrà il compito di trasformare la letteratura civile in momenti teatrali veri e
propri: attraverso i loro dialoghi prenderanno vita alcune situazioni
paradigmatiche della realtà non sempre felice del nostro Paese.
La Costituzione è un pezzo di carta: la lascio
cadere e non si muove. Perché si muova bisogna ogni giorno rimetterci dentro il
combustibile, bisogna metterci dentro l’impegno, lo spirito, la volontà di
mantenere queste promesse, la propria responsabilità…
Piero Calamandrei
La letteratura civile è un fragile equilibrio fra
epica, analisi e critica sociale.
Leonardo Sciascia |