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“Oggi – continua l'autrice – ci
ammalia quel carrubo nuovo di blu e di verdi. Ci contagia malinconie
quel vuoto della città. Ci strega il monologo del carrubo, che campeggia
solitario, ci incanta la tramatura fitta della spiga incatenata
all’altra spiga, senza spazio per una pausa al vigore, per un
abbassamento al volume della musica della spiga abbracciata alla spiga.
E cerchiamo il segreto di questa
fascinazione, che va al di là della pregevole esecuzione. Poiché risiede
nell’invenzione delle atmosfere, la maestria di La Cognata, che fa
coagulare ogni presenza di realtà, di concretezza, di pathos”.
Giovanni La Cognata si è formato artisticamente tra Milano e la natia
Comiso, dove è tornato a vivere negli anni Novanta. Se alla metropoli
lombarda deve un decennio di crescita stilistica e maggiori opportunità
nel far conoscere il suo lavoro ai critici e alle gallerie, è la sua
terra natale a fornirgli la principale fonte di ispirazione. La Cognata
ha svolto un'intensa e prestigiosa attività espositiva sia in Italia che
all'estero. |